Gong: «Il modello fiumano un esempio di buona prassi»

L’Associazione ha appurato che il Consiglio dei cittadini ha sortito ottimi risultati e ha invitato anche altre Città e Comuni a seguire l’esempio del capoluogo quarnerino

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Gong: «Il modello fiumano un esempio di buona prassi»
Una delle riunioni del Consiglio dei cittadini. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Il Consiglio dei cittadini di Fiume è un progetto che ha preso il via un anno fa con lo scopo di includere gli stessi nelle decisioni a livello locale. Dell’organismo fanno parte 33 membri (16 uomini e 17 donne) che provengono da 33 vie diverse per un totale di 24 Comitati di quartiere. Il lavoro del Consiglio ha raggiunto dei risultati molto importanti, come dimostrato da un’analisi effettuata dall’Associazione Gong, che ora propone ad altre Città e Comuni di applicare questo modello anche nelle proprie comunità.

I nuovi approcci di coinvolgimento dei cittadini sono estremamente importanti per la democrazia locale, che si trova ad affrontare un interesse molto basso da parte dei cittadini nelle elezioni e nella partecipazione in generale, una scarsa fiducia nelle istituzioni e nelle politiche che non sono sempre focalizzate sui bisogni e sugli interessi dei cittadini.
Nell’ambito del primo Consiglio dei cittadini, i 33 membri hanno studiati i problemi, si sono consultati e hanno discusso di temi locali, dopo di che hanno elaborato 90 proposte per lo sviluppo delle unità di autogestione locale, consegnandole poi al sindaco Marko Filipović. Dopo tre mesi di consultazioni con i collaboratori, il sindaco ha deciso di applicare 48 di queste proposte.
“Questa forma di democrazia innovativa, a differenza di quella tradizionale che vede la partecipazione di grandi masse di cittadini, permette di capire in modo più approfondito i temi più complessi e un’inclusione più dettagliata di diverse prospettive”, ha dichiarato Ivan Cerovac, autore del lavoro della Gong “Il consiglio dei cittadini nella prassi: l’esempio di Fiume nell’inclusione dei cittadini nel processo decisionale politico”.
Il modello del Consiglio dei cittadini, secondo Cerovac, dovrebbe venire applicato anche in altre Città perché è un valido mezzo che porta trasparenza, fiducia dei cittadini e legittimità politica nelle decisioni. Il Consiglio è già attivo in Germania, Belgio, Irlanda e in molte altre Città e Stati anche a livello di Unione europea.
“Il Governo deve impegnarsi affinché ciò che i cittadini producono influenzi in qualche modo la politica. Questo è ciò che motiva i cittadini ed è una delle chiavi essenziali per il successo di tali progetti con assemblee di cittadini selezionati a caso. Deve esistere la disponibilità, la volontà politica del Governo di ascoltare i cittadini”, ha detto il presidente del Consiglio della Gong e prof. presso la Facoltà di scienze politiche di Zagabria, Berto Šalaj.
La SMART, organizzatrice del progetto, ha assicurato a tutti i membri una tantum di 140 euro, il trasporto cittadino gratuito e la possibilità di avere una babysitter gratuita. Quasi un terzo dei partecipanti ha dichiarato che la possibilità di avere qualcuno che si prenda cura dei bambini durante gli incontri ha influenzato positivamente la loro decisione di far parte del Consiglio.

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