Gli odonimi storici saranno permanenti

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Gli odonimi storici saranno permanenti

Dopo la sosta invernale, ieri è tornato a riunirsi il Consiglio cittadino. La seduta si è aperta con un minuto di raccoglimento in memoria della consigliera Mirjana Jukić (Barriera umana), scomparsa lo scorso 11 febbraio. Quindi è seguito il question time che è stato il piatto forte di giornata, con gli odonimi storici in primo piano. E non poteva essere altrimenti visto che dieci giorni fa il sindaco Vojko Obersnel aveva annunciato che le prime insegne sarebbero state collocate nel corso del mese di marzo. A chiedere maggiori delucidazioni sul progetto, in particolare sul costo e se gli odonimi saranno permanenti, è stata Ivona Milinović (HDZ).

“Le tabelle saranno permanenti perché attraverso loro vogliamo presentare l’articolata storia di Fiume – ha risposto il primo cittadino –. Per quanto riguarda quelle informative e promozionali bilingui Rijeka-Fiume all’entrata in città, queste saranno invece temporanee e legate esclusivamente al progetto CEC 2020. La prima tranche prevede 12/15 insegne sistemate in centro e in Cittavecchia. Non sono a conoscenza del costo esatto del progetto, ma posso comunque dire che la posa di ogni singola tabella è di poche migliaia di kune”.

L’attacco di Popov

A differenza della Milinović, che non ha polemizzato sulla questione, il suo collega di partito Damir Popov ha attaccato Obersnel accusandolo di aver imposto gli odonimi storici per fini politici, assicurandosi così l’appoggio di alcuni membri all’interno del Consiglio. Il riferimento è ovviamente alla Lista per Fiume.
“Mi sembra evidente che lei non voglia accettare la storia della città – ha replicato il sindaco –. Secondo lei dovremmo quindi ignorare tutto ciò che successe prima del 1990. Lei vorrebbe vivere in una nuova epoca nella quale non esiste un altro popolo al di fuori di quello croato, negando così la presenza di altre popolazioni e culture che hanno vissuto in queste terre. Ripeto per l’ennesima volta che le insegne non presenteranno esclusivamente nomi in italiano, ma anche in altre lingue. Non stiamo imponendo nulla a nessuno”.

3. maj alla deriva

Scontata poi una domanda sulla crisi del 3. maj, dopo che tre giorni fa era stata prorogata al 12 marzo la decisione sull’avvio del processo fallimentare.
“Sono in costante contatto sia con il curatore fallimentare, che con la giudice del Tribunale commerciale e con i Sindacati, ma anche così è impossibile prevedere cosa succederà il 12 marzo – ammette il sindaco –. La Città e alcuni creditori e fornitori hanno ritirato la richiesta di pagamento dei debiti e mi auguro che a breve anche lo Stato faccia altrettanto. Se fino al 12 marzo il conto non verrà sbloccato e se gli stipendi non verranno versati ai dipendenti, allora il fallimento sarà inevitabile”.

Confermata la «squalifica» a Burić

Prima di passare all’ordine del giorno, il Consiglio ha votato sul ricorso presentato dal consigliere indipendente Hrvoje Burić, il quale era stato allontanato dall’aula durante la seduta precedente perché con il suo comportamento aveva ostacolo il normale svolgimento della sessione, dopodiché gli era stata inflitta una “squalifica” che gli avrebbe fatto saltare le due riunioni successive. Il ricorso però è stato bocciato e a Burić quindi confermata la sanzione.

Aumenta l’imposta comunale

Tra i punti più attesi quello relativo all’aumento dell’imposta comunale (rimasta invariata dal 2001). Dopo una lunga e accesa discussione, il blocco di opposizione ha abbandonato l’aula in segno di protesta. La proposta è stata comunque approvata con 15 voti a favore. L’importo della tassa varia in base al Comitato di quartiere di appartenenza.

«Non possiamo negare l’esistenza di D’Annunzio»

Il consigliere Ivan Mencer (HDZ) ha puntato il dito contro il programma “L’epoca del potere”, che rientra nell’ambito di Fiume CEC 2020. In particolare, a suscitare il suo malcontento è la parte legata alla figura di Gabriele D’Annunzio, un personaggio “giunto in città in qualità di militante fascista e non certamente di letterato o poeta”.
Puntuale è arrivata la risposta del sindaco Vojko Obersnel. “La finalità del programma è quella di rappresentare tutta una serie di eventi che hanno contrassegnato il passato della città. Non vogliamo in alcun modo glorificare o riabilitare questo personaggio, però è chiaro che non possiamo ignorare la sua esistenza, nonché – ha sostenuto il sindaco – il fatto che sia stato uno degli ideatori di un regime e di un’ideologia folle che hanno portato morte e distruzione, ma che questo programma avrà il compito di raccontare”.

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