Un grande “SÌ allo sport” è rimbombato ieri nel palasport Marino Cvetković di Abbazia dove centinaia di giovani hanno celebrato la Giornata olimpica. Per l’11º anno consecutivo la Perla del Quarnero ha ospitato la presentazione dello sport e delle attività libere che vengono praticate con successo sul territorio. Una trentina le associazioni e i club che si sono presentati e che hanno dimostrato con la pratica quanto uno sport sia interessante, competitivo e appagante offrendo pure collegialità e amicizia tra i suoi praticanti.
La giornata olimpica è iniziata con l’alzabandiera, atto svolto dal giovane sportivo Petar Pobar e dal paralimpico e campione mondiale di tennis da tavolo Vjekoslav Gregorović. Presenti anche il presidente dell’associazione sportiva locale Dragutin Galina, il sindaco Ferdinando Kirigin, la vicesindaca Kristina Đukić, la sindaca dei bambini Lana Golubović e la direttrice della scuola elementare “Rikard Katalinić Jeretov”, Milana Međimorec.
Non serve essere campioni
Tanti i bambini dell’asilo, accompagnati dalle educatrici e gli alunni delle scuole elementari di Abbazia, “Rikard Katalinić Jeretov” e “Adria international school”, nonché gli sportivi che militano nelle varie associazioni sportive. Dopo un breve saggio offerto dalle majorette di Abbazia, il presidente Galina ha voluto sottolineare l’importanza di praticare un’attività sportiva poiché fa bene alla salute sia fisica che mentale. Il sindaco Kirigin ha invitato tutti i bambini a cimentarsi in un qualche sport in quanto fulcro di benessere ma pure di amicizia. “Non è detto che tutti diventerete dei campioni, ma vi manterrete sani e attivi, perciò questo è il vostro giorno per poter scegliere quello che più vicino a voi”, ha dichiarato.
I bambini e gli alunni hanno avuto modo di vedere ma pure di cimentarsi in tanti sport interessanti, dalla pallacanestro alle arti marziali, dal tennis da tavolo agli scacchi, oppure chiedere informazioni su come aggregarsi ai Vigili del fuoco volontari, in questo caso accompagnati dal simpatico cane da ricerca Sparky, oppure come diventare membri della Croce rossa locale. Tutti hanno potuto partecipare ad una lezione di educazione fisica guidata dal preparatore atletico Mario Mlinarić coadiuvato dai giovani pugili Nikolina Ćaćić e Patrik Plantić.
Collegialità al primo posto
Lea e Gracija, due giovani pallavoliste facenti parte del club di Abbazia, hanno presentato questo sport a squadre. “Mi alleno già da 3 anni, mentre la mia amica da cinque e militiamo nella sezione regionale. Questo sport significa molto per noi, non è solo un passatempo ma qualcosa di più, poiché si lavora di squadra, siamo in tante e la collegialità è al primo posto. Gli allenamenti ci portano via parecchio tempo libero ma ne vale la pena”, ci ha detto Lea.
Dall’altra parte erano presenti i ragazzi che praticano pallanuoto. “Facciamo tutto in comune, ed è molto importante parlare e mettersi d’accordo tra di noi – illustra Bruno, uno degli allievi presenti –. Gli allenamenti sono importanti e qui vale la regola di non essere in conflitto ma di collaborare ed essere amici. La pallanuoto è uno sport molto pesante anche se non si direbbe. Quando inizi a praticarlo ti accorgi che un buon lavoro di gruppo è importante per arrivare alla vittoria. Purtroppo, non abbiamo ancora una nostra piscina perciò gli allenamenti si svolgono d’estate in mare e d’inverno al polo natatorio di Costabella”.
Gli alunni delle settime e ottave classi, invece, hanno partecipato ad una salutare camminata ricreativa sul Lungomare e lungo la passeggiata Carmen Sylva, accompagnati dalle guide dell’associazione “Gorovo”.
A tutti i partecipanti e visitatori è stata regalato il volume “Dire SÌ allo sport ad Abbazia” che contiene tutte le informazioni necessarie sulle varie associazioni sportivi o club che operano sul territorio e con consigli utili ai genitori dei giovani sportivi e l’elenco dei migliori sportivi abbaziani.
La Giornata olimpica è stata organizzata dalla città di Abbazia, dall’Assosport locale, dall’associazione sportivo-ricreativa “Gorovo”, dalla scuola elementare “Rikard Katalinić Jeretov” e dalla Società “Nostra infanzia”.
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