Fondi Ue per l’Autostazione? Filipović: «Diffido dell’HDZ»

Riunione del Comitato per l'urbanistica e l'asseto territoriale. Domani si vota a favore o contro la vendita dell'area edificabile al Consiglio cittadino

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Fondi Ue per l’Autostazione? Filipović: «Diffido dell’HDZ»
La seduta del Comitato per l’urbanistica e l’assetto territoriale ha preceduto quella di domani del Consiglio cittadino. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

“Quando c’è di mezzo l’HDZ sono diffidente, anche quando porta doni”, è una delle frasi pronunciate dal sindaco Marko Filipović, invitato ad assistere alla riunione allargata del Comitato cittadino per l’urbanistica e l’assetto territoriale svoltasi ieri in vista della seduta del Consiglio cittadino in programma giovedì 21 luglio. Per dare un senso a quanto abbiamo avuto modo di ascoltare durante l’incontro, è necessario innanzitutto offrire un quadro della situazione. Il tema proposto dal Comitato, presieduto da Adrijano Rogić, consigliere dell’HDZ, principale forza d’opposizione nel Consiglio cittadino, era relativo ai “Modi alternativi per finanziare la nuova Autostazione nell’ambito del Progetto Žabica”. A presentarli è stato appunto il consigliere Rogić supportato da Damir Šoštarić, a capo della Direzione per i Fondi europei e la pianificazione strategica in seno al Ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture. Il tutto, come già detto prima, è avvenuto in prospettiva del Consiglio cittadino, nel corso della quale si voterà a favore o contro la vendita di 15.000 metri quadrati all’impresa con capitale austriaco “Best in parking”, che ha offerto 85 milioni di kune per l’area edificabile, impegnandosi a costruire un’Autostazione con 14 corsie, non meno di 800 posti parcheggio e dei locali commerciali. Il dibattito che ne è nato è stato soltanto un’anticipazione di ciò che sentiremo domani quando il Consiglio cittadino discuterà e deciderà, in ogni caso con una maggioranza striminzita, se vendere o meno l’area. Šoštarić, in sostanza, ha detto che per finanziare la costruzione del terminal bus è possibile accedere ai fondi dell’Unione europea, da quello per lo sviluppo regionale e quello di coesione. “L’Autostazione come tale potrebbe venire finanziata al 100 per cento, cioè con l’85 p.c. da parte dei fondi Ue e il 15 p.c. da parte dello Stato – ha spiegato –. Per il parcheggio verrebbe calcolata la percentuale in base alla valutazione dei ricavi. Il Ministero aprirà la gara all’inizio del 2023, dopo di che la Città potrà concorrere con il progetto dell’Autostazione che, in buona misura, è già stato preso in considerazione per il periodo 2021-2027”. Šoštarić ha quindi elencato progetti simili già finanziati in Croazia.

Una richiesta già inoltrata nel 2018?
La Città, nel 2018, avrebbe fatto richiesta al Ministero, come ha dichiarato recentemente anche l’attuale sindaco Marko Filipović, riferendosi al suo predecessore Vojko Obersnel. Il consigliere e capo della sezione fiumana dell’HDZ, Josip Osrogović, ha chiesto a Šoštarić se vi fosse davvero stata una richiesta in questo senso. Il responsabile dei Fondi europei presso il Ministero ha risposto che ciò non sarebbe stato possibile in quanto il Ministero stesso non aveva indetto alcuna gara per accedere ai finanziamenti. Pertanto, la richiesta non sarebbe stata respinta, come sostenuto da Filipović, bensì non sarebbe mai pervenuta secondo le necessarie modalità. Lo scorso anno, in piena campagna elettorale, come ha ricordato lo stesso sindaco, il ministro Oleg Butković aveva detto, e noi ne siamo stati testimoni, che si sarebbe impegnato per risolvere in tempi brevi la questione del finanziamento dell’Autostazione attraverso i Fondi Ue. “Da allora – ha detto Filipović –, non si è mosso nulla e noi, dopo oltre vent’anni di tentativi, abbiamo trovato il modo per realizzare l’opera, incontrando l’interesse di un investitore privato”.
Alla riunione di ieri hanno partecipato diversi consiglieri, ma non quelli di “Možemo!” che in queste ultime settimane sono stati i più rumorosi contro l’ipotesi della vendita. C’era, però, Davor Štimac, lista civica, candidato sindaco alle amministrative dell’anno scorso: “Allora la vendita non è l’unico modo per costruire l’Autostazione – ha osservato –. Oggi veniamo a scoprire che può venire realizzata con i mezzi dell’Ue”. Come membro del Comitato, non del Consiglio cittadino, Marin Barać ha affermato, senza mezzi termini, che non è stata un’operazione corretta proporre questo tema a soli due giorni dalla sessione del Consiglio: “Ci è stato recapitato soltanto l’invito con il tema, ma non siamo stati precedentemente informati dei contenuti. Perché proprio oggi? Perché non un anno o due mesi fa?”, ha chiesto.
Il sindaco ha concluso ribadendo che il modello da lui proposto e che verrà messo ai voti domani, è al momento quello migliore per realizzare l’Autostazione in tempi ragionevolmente brevi: “Se si approva la proposta, l’Autostazione sarà pronta entro il 2025. Se aspettiamo i finanziamenti europei, ammesso che arrivino, arriveremo al 2029”, ha concluso.

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