Un giro per la città per raccogliere le opinioni dei turisti può essere un’esperienza illuminante e informativa. I turisti, infatti, sono spesso in grado di offrire una valutazione unica e dettagliata sull’offerta turistica di una destinazione, poiché vivono l’esperienza da una prospettiva esterna e imparziale. E dove trovarli se non nelle vicinanze delle stazioni? Una strategia che spesso si rivela efficace per raccogliere impressioni e storie di viaggio. Le stazioni ferroviarie, infatti, sono luoghi di grande movimento e vi si possono incontrare persone con esperienze fresche e recenti. Alcuni turisti sono appena arrivati e sono entusiasti di esplorare la città, mentre altri stanno per partire e offrono una valutazione complessiva del loro soggiorno. Questa combinazione di punti di vista può fornire un quadro ricco e variegato della destinazione in sé. Un esempio pratico si è verificato alla stazione dei treni di Fiume, dove ci siamo avvicinati a un gruppo di giovani con valigie, in attesa sui gradini accanto all’ingresso. Abbiamo chiesto loro se fossero disposti a rispondere ad alcune nostre domande su quanto offre Fiume come destinazione turistica, e tutti hanno accettato con entusiasmo. La prima a parlare è stata Niža, una giovane di 23 anni di Lubiana. Ci ha raccontato di essere stata a trovare un’amica a Sansego (Susak), per rimanervi alcuni giorni. Ora, alla stazione di Fiume, era in attesa di un treno, ma non si è fatta problemi a condividere le sue impressioni: “L’isola di Sansego è bellissima e mi sono davvero divertita. Il tempo era splendido e c’erano molti turisti, tra cui ho notato diversi americani. Tuttavia, ho trovato i prezzi piuttosto elevati, soprattutto per quanto riguarda il cibo. In alcune occasioni mi è sembrato molto più caro rispetto a Lubiana. Lussinpiccolo mi è sembrata sproporzionatamente costosa. Tuttavia, devo ammettere che il servizio e la disponibilità della gente sono stati eccellenti, e mi sono sempre sentita a casa”, sono state le sue parole.
«Prezzi elevati»
Seduti lì vicino, un ragazzo e una ragazza svedesi, provenienti da Göteborg, Gustav, di 24 anni, ed Ellinor di 25, hanno condiviso con noi le loro impressioni sul loro soggiorno in Croazia. “Siamo stati a Novi Vinodolski per circa una settimana, dopo aver trascorso tre settimane a Lubiana. Il tempo è stato perlopiù ottimo e abbiamo approfittato del caldo per fare delle belle nuotate. Tuttavia, abbiamo trovato i prezzi piuttosto elevati. Considerando che sono praticamente comparabili a quelli in Svezia, dove i nostri salari sono almeno il doppio rispetto a quelli croati, siamo rimasti abbastanza stupiti”. Gustav ed Ellinor hanno anche notato una differenza nella socializzazione con gli abitanti locali: “Purtroppo, non abbiamo avuto molte occasioni di entrare in contatto con i residenti, dato che eravamo sempre in compagnia dell’amica da cui eravamo in visita e dei suoi amici, anch’essi croati ma residenti all’estero. Nei ristoranti abbiamo percepito una minore disponibilità rispetto alla Slovenia. Ci è sembrato che gli ospiti venissero trattati più come numeri da servire piuttosto che come persone a cui dedicare un’attenzione particolare”. Un’altra sorpresa per loro è stata la modalità di pagamento sui mezzi pubblici: “Abbiamo notato che, nonostante ci fosse il simbolo per il pagamento con carta, il conducente accettava solo contanti. In Svezia paghiamo sempre con carta, quindi questa situazione ci ha un po’ spiazzati. Comunque, lo consideriamo più una curiosità che una vera e propria critica”.
Dopo la stazione ferroviaria, ci siamo spostati a quella degli autobus in Žabica, dove abbiamo incontrato Klara, quasi 21enne, di Kranj. Era appena arrivata a Fiume e ci ha detto di essere diretta a Veglia città. “Vi rimarrò per quattro giorni e quest’anno è già la mia quarta volta in Croazia. Vengo ogni anno e finora sono stata in molti posti, come ad esempio sulle isole di Arbe e Lussino. Penso che la Croazia sia diventata molto costosa negli ultimi tre anni, ma se sono ancora qui significa che si può ancora reggere. Mi piace il cibo, soprattutto la carne alla griglia, che qui si prepara in modo un po’ diverso da quello a cui sono abituata a casa. Anche il pesce è d’obbligo quando sono qui, almeno una volta alla settimana. Per quanto riguarda il divertimento, ero troppo giovane finora per crearmi un’opinione, ma secondo me la Croazia prometta bene da questo punto di vista. Recentemente sono stata a Zrće sull’isola di Pago e lì si che si fa festa”.
«La Croazia è stata una sorpresa»
È stata poi la volta di Adrijan, un amico incontrato casualmente e quindi di Fiume. Sebbene non fosse un turista, ci è sembrato interessante sentire il suo punto di vista, dato che lavora a bordo di una nave da crociera e ha la possibilità di confrontare le diverse destinazioni con Fiume. “All’estero, nelle località turistiche, non ho notato tanti lavori in corso come da noi. Per quanto riguarda i prezzi, forse soltanto la Grecia l’ho trovata meno cara. Per il resto, siamo lì. Magari, per quanto riguarda la cortesia del personale alberghiero e della ristorazione, dovremmo migliorare un po’. All’estero, a Malta o in Grecia, si fanno in quattro per te. Da noi, ma anche in Italia, non l’ho notato tanto. La mentalità maltese mi ricorda molto quella di Fiume; sono molto aperti e tolleranti verso gli stranieri. Nonostante ciò e nonostante il caos nel traffico stradale dovuto ai lavori che, inspiegabilmente, vengono sempre realizzati durante la stagione estiva, ti dirò che possiamo essere felici di ciò che abbiamo. Dal cibo alla gente, dalla sicurezza alla pulizia, non è così male come spesso crediamo. Sono grato di essere di queste zone”.
L’ultima fermata è stato il piazzale davanti all’albergo Continental, dove tre ragazze colombiane residenti a Madrid si stavano scattando una foto accanto alla scultura di Janko Polić Kamov. Diana, 39 anni, ha deciso di rilasciare un commento: “La Croazia è stata una vera sorpresa, nel senso buono, ovviamente. Abbiamo trovato un biglietto a buon prezzo e abbiamo deciso di venire per tre giorni. Se avessimo saputo che fosse così bella, ci saremmo fermate di più. Oggi, dopo Fiume, partiamo per Zara e poi torniamo a casa”.
A differenza degli altri nostri interlocutori, sui prezzi, sorprendentemente, Diana e le sue amiche hanno avuto soltanto parole di elogio: “Paragonandoli a quelli in Spagna, qui è tutto più economico. Una colazione per due ci è costata soli 5 euro. La sera abbiamo mangiato carne mista e abbiamo pagato circa 35 euro in totale per tre persone. Anche la gente è molto aperta e la cosa bella è che tutti parlano inglese, per cui non abbiamo avuto problemi a comunicare”.
Opinioni diverse, ma che abbiamo trovato interessanti da ascoltare…
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