Fiume. «Viviamo in una città sicura»

Al Collegio del sindaco Marko Filipović, resoconto della Polizia sulla sicurezza nel 2021, senza segnali allarmanti. La situazione a Fiume definita più favorevole che in passato

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Fiume. «Viviamo in una città sicura»

“Con la Polizia abbiamo un ottimo rapporto di collaborazione e la situazione in città, a livello di sicurezza, è soddisfacente. Ci sono stati di recente degli episodi gravi che sono stati, comunque, risolti in tempi brevi”, è stata la constatazione del sindaco Marko Filipović al Collegio di ieri, al quale hanno preso parte, in rappresentanza delle foze dell’ordine, Goran Gašpert e Robert Tomac. Come di consueto in questo periodo, vengono fatti i bilanci dell’anno precedente. C’è la percezione, com’è stato detto, che il quadro generale sia molto buono e poi ci sono le statistiche che, a loro volta, lo confermerebbero. Per sicurezza s’intende sia quella nel traffico che nella sfera della criminalità e dell’ordine pubblico.

Il sindaco Marko Filipović

“In tema di criminalità, la situazione è favorevole in riferimento al 2021”, ha affermato Goran Gašpert, precisando che gli indici, in rapporto all’anno precedente, vanno comunque presi con le molle. Infatti, il 2020 è stato all’insegna del lockdown dovuto alla pandemia. Partiamo dagli episodi in cui sono stati turbati l’ordine e la quiete pubblica. Ce ne sono stati 795, con un aumento dell’8,3 p.c. rispetto al 2020. L’80 p.c. dei casi si sono verificati nelle aree pubbliche, nelle strade e nelle piazze. Gran parte delle trasgressioni riguardano la zona compresa tra la Stazione ferroviaria e l’hotel Continental, concentrati nei fine settimana. Sono state riscontrate 300 irregolarità nel segmento dei documenti d’identità, 299 legate alla droga e 271 riferite a cittadini stranieri. “Non ci sono state situazioni particolarmente gravi – ha concluso Gašpert –, tali da compromettere la percezione che viviamo in una città sicura”.

Gli atti vandalici a Fiume sembrano essere all’ordine del giorno, eppure la Polizia vigila…

Nel corso del 2021, sulle strade fiumane hanno perso la vita 6 persone, tra cui tre pedoni, due motociclisti e un conducente d’auto. Una volta ancora, i pedoni e i motociclisti si confermano come categorie a rischio. Per il resto, ci sono stati 276 incidenti in cui 6 persone hanno perso la vita e 320 sono rimaste ferite (63 in modo grave). La nostra città, com’è stato sottolineato, non ha dei “punti neri”, cioè luoghi in cui si verificano ripetutamente incidenti gravi.

Uno dei temi ricorrenti è quello degli immigrati. Ci sono stati 510 cittadini stranieri irregolari o per non avere registrato il domicilio o la residenza in Croazia. Quindi, ci sono stati 85 incendi, 9 in meno rispetto all’anno precedente. Per questo e altri problemi, la Polizia promuove una serie di attività in funzione della prevenzione. Sarebbe questo il modo migliore anche per affrontare il fenomeno dei graffiti sulle facciate, un danno diretto al patrimonio, pubblico o privato che sia. Alla Polizia sono stati denunciati 64 casi. Scopriamo, così, che per 7 di questi sono stati individuati i colpevoli consegnati alle autorità giudiziarie.

Il capo della Criminalpol, Robert Tomac, ha menzionato un caso grave, un tentato omicidio, nella sfera dei reati contro le persone, mentre nella criminalità comune non ci sono dati che indicherebbero una tendenza marcata in questa o quella direzione. Nulla di eclatante. Come nel resto del Paese ci sono stati tentativi, riusciti e non, di forzare i bancomat, o con l’esplosivo o con strumenti tecnoligici. Infine, Tomac ha messo in guardia tutti coloro che cercano un guadagno facile attraverso Internet, dove si nascondono spesso delle truffe. Qui il problema è globale, ben oltre i confini cittadini.

Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Over 65, categoria più a rischio

La capodipartimento per gli Affari sociali, Karla Mušković, ha presentato il resoconto dell’attuazione del programma che riguarda il suo Dicastero che, attraverso 22 misure diverse, cerca di venire incontro alle esigenze delle categorie disagiate. “La categoria più colpita è quella degli over 65, soprattutto se vivono da soli e se sono donne”, ha commentato, sottolineando che oltre alle misure stabilite dalla legge, la Città va oltre questi standard minimi, assistendo, per esempio, non solo i cittadini croati residenti a Fiume, ma anche gli stranieri. Nel 2021 hanno fruito delle misure 6.619 persone o nuclei familiari, in base a 13.347 decreti. Per questi programmi sono stati stanziati direttamente dal Bilancio circa 20 milioni di kune a cui si aggiungono 500mila kune pervenute dalla Regione come contributo per le spese di riscaldamento e 2,5 milioni da parte delle aziende municipalizzate.

Al Collegio del sindaco si è discusso anche di demanio marittimo

Le concessioni sul demanio marittimo sono di competenza della Regione, ma le amministrazioni locali, come la Città di Fiume, sono chiamate a occuparsi delle manutenzioni, delle riparazioni, degli allestimenti e via dicendo. Ovviamente, ricevono una quota dai concessionari, per la precisione un terzo dell’importo. La Città ha incassato 1,394 milioni, l’85 p.c. in più delle entrate previste. I mezzi sono stati impiegati in vari modi. Per rinnovare le spiagge con ghiaia e ciottoli, sono state spese lo scorso anno 286mila kune, 466mila per le strutture nelle zone balneari (bagni, docce), per la manutenzione delle piattaforme per disabili nell’ambito del Polo natatorio di Costabella 51mila kune e 173mila per l’allestimento delle spiagge nell’area dell’ex campeggio di Preluca. In breve, questo è il resoconto presentato da Maja Malnar, capodipartimento per gli Affari comunali.

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