Fiume. Visite volte a riunire ciò che i confini hanno diviso

Gradita permanenza a Fiume di una comitiva dell’Istituto Superiore d’Istruzione «Sandro Pertini» di Lucca, accolta all’SMSI e nel sodalizio di Palazzo Modello

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Fiume. Visite volte a riunire ciò che i confini hanno diviso
I ragazzi con la bibliotecaria. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Un incontro per lenire il dolore in chi ha lasciato queste terre. Così Paolo Battistini, responsabile delle attività PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), ha descritto la visita a Fiume avvenuta da parte di una quarantina di allievi dell’Istituto Superiore d’Istruzione “Sandro Pertini” di Lucca, che sono stati ospitati dalla Scuola media superiore italiana. Un incontro dal quale potrebbe nascere un gemellaggio tra i due istituti, visto che i ragazzi dell’ex Liceo sono stati invitati a venire a Lucca il prossimo anno scolastico. Da dove nasce l’iniziativa? “L’idea parte dal fatto che noi abbiamo fatto per due anni un percorso d’approfondimento sul tema della frontiera orientale. L’anno scorso abbiamo realizzato un e-book e un video basati sulle memorie di mia madre, Argea Pasqualis, che era esule di Pola. Abbiamo pensato che il valore educativo di queste esperienze dovesse diventare un percorso di educazione civica permanente e di attuarlo anche annualmente. Quest’anno abbiamo avuto degli incontri pure con Marino Micich, direttore del Museo Archivio Storico di Fiume a Roma, volti ad approfondire il tema, il quale ha messo a fuoco la prospettiva europea delle cittadinanze. Penso che la storia di quest’area geografica di frontiera sia sempre stata raccontata come un’area di conflitti e di sofferenze. Noi vogliamo, invece, che diventi un’area che rappresenta un modello di convivenza e interazione per tutta l’Europa. I confini ci hanno diviso e ora l’Unione europea ci riunisce. Io ho una storia personale in quanto mia nonna era di Veglia, la bisnonna di Ulbo, mio nonno di Orsera. Mia nonna parlava l’italiano, ma pregava in croato. Il bilinguismo mi è stato quindi sempre molto vicino. La mamma, poi, ha avuto sempre un senso di colpa per la separazione della comunità italiana. Ho trovato anche alcuni suoi appunti in cui chiede perdono al Signore per questa divisione. Io, nel mio piccolo, ho voluto lenire questo suo dolore con quest’incontro. Il tutto anche grazie a Marino Micich”, ha raccontato Paolo Battistini.

Una giornata molto intensa
Ad accogliere i ragazzi all’ex Liceo sono state le professoresse Rina Brumini e Martina Ban. Dopo una breve presentazione della scuola e delle sue peculiarità, raccontate dalla bibliotecaria Dolores Močinić, i ragazzi si sono avviati verso la Comunità degli Italiani di Palazzo Modello. “La giornata è molto intensa in quanto abbiamo poche ore a disposizione – ha spiegato la prof.ssa Brumini –. Per questo motivo non faremo la solita passeggiata guidata per il centro, ma un ‘gossip tour’ durante il quale racconteremo gli aneddoti che riguardano Fiume. Mostreremo, ad esempio, la finestra colpita durante il bombardamento del Palazzo del governo dietro alla quale stava l’imperterrito D’Annunzio. Parleremo della pendenza del campanile dell’Assunta, della ricostruzione dopo il terremoto che ha reso l’odierna Cittavecchia ‘vecchia’. Tutta una serie di informazioni che superano sicuramente quella di base, molto emotiva, data dal prof. Paolo Battistini”.
Alla CI, la presidente Melita Sciucca ha accolto la comitiva raccontando un po’ la nostra storia e le sue origini. Ha ricordato che a Fiume c’è tutta la verticale scolastica in lingua italiana, una Casa editrice, il Dramma Italiano, il Dipartimento d’Italianistica, i programmi italiani di Radio Fiume, sottolineando che le istituzioni italiane nel capoluogo quarnerino sono molto forti. Ha raccontato pure che il motto dei tifosi del Rijeka calcio è ‘Forza Fiume’ e che in Cittavecchia si possono osservare alcune tabelle con gli odonimi in lingua italiana.
Oggi i ragazzi saranno a Pola, mentre domani proseguiranno per Trieste dove visiteranno la Risiera di San Sabba.

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