“Un tram che si chiama desiderio” è il titolo di un film drammatico del 1951. A Fiume il tram non c’è più dal primo dopoguerra e il filobus dalla fine degli Anni Sessanta. Quello che si fa desiderare oggi è l’autobus. Entro qualche mese, se non altro, avremo l’opportunità di sapere quanto ci toccherà aspettare. Sono in arrivo i display, che gradualmente verranno installati alle fermate degli autobus urbani e suburbani con le indicazioni dei tempi d’arrivo. In questo senso si sta già lavorando in diversi punti della città, quasi senza essere osservati, nella miriade di cantieri aperti un po’ ovunque. È nato prima l’uovo o la gallina? Possiamo porre lo stesso quesito universale per tante altre situazioni. Una domanda simile può essere, per esempio: il servizio dei trasporti pubblici è carente perché ci sono pochi utenti oppure i passeggeri sono pochi perché il servizio è carente? Per migliorare le cose e per dare una risposta al quesito è necessario compiere il primo passo. Siccome è improbabile che si possa convincere un grande numero di cittadini a utilizzare l’autobus con la promessa che, un giorno, non dovrà aspettarlo a lungo come deve fare ora, è chiaro a chi tocca. L’“Autotrolej”, in tempi brevi, è improbabile che possa offrire un servizio migliore, in quanto sta facendo i conti con un’ormai cronica carenza di organico, nel caso specifico di autisti. Quelli che ci sono sono chiamati a fare gli straordinari e sono numerosi coloro che hanno ormai raggiunto la quota consentita dalla legge che è di 250 ore di lavoro complessive in un mese. Si stanno perfezionando le app per gli smartphone e per il computer che già oggi danno dei punti di riferimento sul movimento degli autobus, ma gli schermi luminosi alle fermate andranno ad aiutare gli utenti più anziani che hanno meno dimestichezza con i dispositivi elettronici. L’appalto era stato affidato all’azienda “Penta” che provvede a implementare il sistema, fornendo dei dispositivi necessari alle corriere, che potranno essere geolocalizzate con la possibilità di effettuare un calcolo sui tempi d’attesa, quelli che vedremo sul display per ogni linea.
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