Fiume. Tassa cimiteriale: aumento del 30%

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Fiume. Tassa cimiteriale: aumento del 30%
Il cimitero di Cosala. Foto Željko Jerneić

La tassa cimiteriale a Fiume aumenta dal 29,38 al 31,45 per cento. La municipalizzata “Kozala” lo ha reso noto attraverso un lungo comunicato stampa in cui vengono elencati tutti i motivi che hanno determinato la correzione dell’importo annuale. Per il 2023, quindi, la tassa da pagare entro l’1 dicembre sarà di 52 euro per chi è proprietario di una tomba, di 34 euro per chi ha una nicchia, di 26 euro per un loculo e di 76 per chi è titolare di una cappella o un mausoleo. Si tratta di importi stabiliti per i cittadini croati. Per i cittadini di altri Paesi dell’Unione europea gli importi sono leggermente più alti, cioè di 57 euro per una tomba, 39 euro per una nicchia, 31 euro per un loculo e 81 euro per mausoleo o cappella. Per chi non è cittadino dell’Ue, le tasse ammontano rispettivamente a 83, 65, 57 e 160 euro. L’azienda comunale fiumana gestisce i cimiteri di Cosala, Tersatto, Zamet, i due vecchi cimiteri di Drenova e quello centrale nello stesso rione e quindi quelli di Draga e San Cosimo. Infine, c’è quello di Lukovići, a Cosala, riservato agli animali domestici.
Il comunicato recita, tra l’altro: “L’azienda comunale svolge un servizio d’interesse pubblico, attività in cui è necessario venire incontro alle esigenze degli utenti nei momenti più difficili nel corso della vita, quando vengono a mancare i familiari. Lo svolgimento dei servizi assicura il rispetto del principio di solidarietà, della tutela delle categorie meno agiate, la tutela dei beni culturali, lo stesso approccio nei confronti di tutti, la continuità e qualità dei servizi, l’assenza di profitto, l’economicità e prezzi accettabili. La tassa cimiteriale rappresenta un elemento fondamentale per il mantenimento del livello dei servizi”. Attraverso l’imposta l’azienda “Kozala” provvede alla pulizia delle aree comuni, assicurando la rimozione e lo smaltimento dei fiori, delle ghirlande, dei lampioncini consumati e di varie tipologie di detriti. C’è la cura delle vie d’accesso, il trattamento delle aiuole e degli alberi e tante attività collaterali.
Inflazione, pandemia, crisi energetica e aumento del prezzo dei materiali sono il motivo per il quale la municipalizzata ha deciso queste correzioni senza le quali, come viene sottolineato, verrebbero messi in discussione la qualità dei servizi e il funzionamento stesso dell’azienda, che non ha ritoccato l’importo della tassa cimiteriale, come viene inoltre precisato, dal 2016. Per quanto possa essere giustificato, l’aumento non rallegra nessuno, anche perché segue a una lunga serie di rincari di ogni sorta di prodotti e servizi. Non sono di conforto nemmeno i numeri estratti dai bollettini dell’Istituto nazionale di statistica secondo cui, tutto sommato, sarebbe anche potuta andare peggio.

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