
Ogni volta che si mette piede in un luogo sconosciuto, la mente elabora automaticamente una prima impressione. Questa sensazione iniziale, spesso inconscia, nasce da ciò che ci colpisce per primo: un dettaglio architettonico, un odore nell’aria, l’atmosfera di una piazza. Può essere positiva, come una ventata di bellezza e accoglienza, oppure negativa, se qualcosa appare trascurato o fuori posto. Con l’arrivo dell’estate e dei primi turisti, ci siamo chiesti quale immagine possa trasmettere Fiume di primo acchito. Ed è proprio da qui che parte la nostra riflessione: che volto mostra davvero la città a chi la visita per la prima volta?
Riconoscere un turista non è difficile: fotocamera a tracolla, spesso zaino in spalla, passo rilassato e sguardo curioso e all’insù, che si perde tra vicoli e palazzi. Ci siamo spostati in diverse parti della città e tutti si sono mostrati disponibili a raccontarci la loro esperienza. Del resto in vacanza, si sa, ci si lascia andare con più facilità.
Nel rione di Pecine, sopra la spiaggia di Sablićevo, abbiamo incontrato Gian Maria Mura, originario di Alghero, ma residente da oltre quarant’anni a Milano. È venuto a Fiume per un intervento odontoiatrico ed è alla sua seconda visita in città. “Mi piace il mare,” ci racconta, e infatti lo abbiamo trovato seduto su una panchina con vista sul golfo, intento a scrutare l’orizzonte proprio sopra una delle spiagge più belle della parte orientale della città.
“Il primo impatto non è stato male. Quello che mi piace di più è la gente, molto cordiale. L’anno scorso, durante la mia prima visita, incontrai un signore del posto: parlammo subito di tante cose, dal calcio alla storia della città, che ho trovato davvero interessante. Stavolta, però, noto con dispiacere l’aumento dei prezzi: è inevitabile, da quando è entrato in vigore l’euro. Un taxi che l’anno scorso pagai sei euro, oggi ne costa il doppio. Secondo me, accogliere l’euro è stata una scelta sbagliata. La Croazia, Fiume compresa, ha un enorme potenziale turistico, ma servirebbe valorizzarlo meglio, costruire un marchio forte e promuoverlo con più decisione. A me, comunque, piace molto questo mare: l’Adriatico qui è più bello rispetto alla costa italiana. Mi piace anche l’aria che si respira. Appena arrivato, ho trovato Fiume una città accogliente e le persone molto gentili.”
Sempre a Pećine, abbiamo sorpreso Jarek mentre si stava allacciando le scarpe. È arrivato dalla lontana Polonia, da Stettino, in macchina. Ha detto che la loro vacanza consiste soprattutto in puro relax e giornate di mare. “Infatti ora, dopo la spiaggia, andiamo a mangiare qualcosa al ristorante, poi si torna al mare”. Jarek è in Croazia per la prima volta, ma ha già deciso che non sarà l’ultima. “Abbiamo alloggio a dieci minuti da qui, in direzione del centro. E tutto ci sembra vicino e facile da raggiungere”.
Ci siamo poi spostati nei pressi del Molo Longo, nel punto in cui sono ormeggiati i catamarani per Cherso, Lussino e l’isola di Arbe, sul versante opposto. Lì abbiamo incontrato Judith e Olga, arrivate dalla città tedesca di Stoccarda per frequentare una scuola di diving a Draga di Moschiena, con qualche momento di pausa per visitare i centri vicini.
“Oggi tocca a Fiume – ci dice Judith –, ma abbiamo visitato anche Abbazia, che ci è piaciuta moltissimo per il suo stile asburgico. A Fiume mi affascina il respiro industriale che la attraversa. Mi piace molto come la presenza del porto, evidente in ogni sfumatura architettonica, si leghi profondamente all’identità della città. Ci sono già stata spesso proprio per motivi legati al diving e ricordo quando, nel 2020, Fiume è stata Capitale europea della cultura: questo le dà un fascino tutto suo. Mi è piaciuto molto visitare il Museo della Marineria, nel Palazzo del Governo. E anche i piccoli negozi, che trovo molto interessanti per i turisti. Conosco anche la storia della città, che trovo davvero coinvolgente”.
Olga, invece, è qui per la prima volta. “Per ora – dice – mi piace molto l’atmosfera, anche se non ho ancora avuto tempo di passeggiare per il centro. Ma non mi lascerò sfuggire l’occasione. Il tempo è caldo e soleggiato, ed era proprio quello che cercavo”.
Infine abbiamo incontrato David e Kay, arrivati dalla regione inglese del Midlands, nei pressi di Nottingham. Sono giunti a Fiume il giorno prima, provenienti da Lubiana. Ci hanno subito detto – e ammettiamo che ci ha un po’ sorpreso – di essere rimasti colpiti dalla pulizia della città. Eravamo nei pressi del Canal Morto, vicino all’ex zona Exportdrvo, e ci hanno detto: “Guardate, non ci sono rifiuti in giro attorno a noi”. Guardandoci intorno, dobbiamo ammettere che avevano ragione. Noi che solitamente critichiamo Fiume per la sua difficoltà cronica nel gestire sporcizia e rifiuti, è stato curioso constatare come, da una prospettiva esterna, ad esempio inglese, la situazione qui appaia persino migliore. Una riflessione da tenere a mente, quando si è troppo severi con la propria città.
David e Kay hanno anche elogiato la disponibilità della gente, anche se hanno notato che alcuni venditori sembravano un po’ freddi, forse stanchi dei turisti.
Per loro è la prima volta a Fiume, e hanno apprezzato molto il mercato cittadino, ricco di frutta, verdura, pesce e carne fresca. Dopo il soggiorno a Fiume, si sposteranno in Istria per una decina di giorni di vacanza.

Foto: GORAN ŽIKOVIĆ
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