Fiume. Semplici cantastorie? No, molto di più…

Le volontarie dell’associazione Portić accolte ieri all’Ospedale pediatrico di Costabella, dove ormai sono di casa

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Fiume. Semplici cantastorie? No, molto di più…

Non e mai troppo tardi per offrire il proprio aiuto a chi ne ha bisogno. A esclamarlo ieri, all’unisono, le volontarie del progetto dei Cantastorie (Tete i barbe pričalice) – messo in piedi dall’associazione per il benessere dei bambini Portić –, nel corso di un incontro all’Ospedale pediatrico di Costabella in cui è stato consegnato loro un attestato di rigraziamento per il supporto prestato. A consegnare i ringraziamenti, la direttrice Jelena Roganović, per la donazione da loro raccolta durante il concerto umanitario “Anche tu puoi rendere belli i sogni di qualcuno”.

“Il tutto, purtroppo, è stato posticipato a causa dell’epidemia – ha detto Maja Opašić, presidente dell’associazione –, ma alla fine siamo riusciti a concludere l’azione. Precisamente un anno fa, il 24 ottobre, si è tenuto il grande concerto umanitario per celebrare il 10º anniversario dei Cantastorie. La vendita dei biglietti ha fruttato un importo pari a 132mila kune. Nei mesi a venire, in accordo con la Direzione dell’ospedale, si è deciso di devolverle, sotto forma di materiale, ai Reparti di oncologia ed ematologia, neurologia e psichiatria infantile. Sono stati acquistati letti per i genitori dei piccoli degenti, giochi e materiale didattico, televisori e programmi per le riprese online, una ludoteca per l’atrio del policlinico e delle gigantografie adesive per abbellire le vetrate del pianterreno della struttura rendendo così più sereno l’ambiente ospedaliero. E poi, siamo ritornate a intrattenere i nostri piccoli amici, proprio grazie ai nuovi impianti di telecomunicazione. Ogni sera tramite i vari canali digitali, ci occupiamo di quello che sappiamo fare meglio, ovvero raccontare storie per una buonanotte più calma e tranquilla”.
“Sono stata coinvolta nel progetto sin dalla sua nascita. Quanta dedizione, amore, comprensione, serenità, amicizia, ma soprattutto quanti sorrisi rivolti ai nostri piccoli pazienti – ha affermato la dott.ssa Roganović –. Sono persone che hanno festeggiato pure l’anniversario dell’associazione in compagnia dei bimbi da noi degenti e dei loro genitori, per ricordare loro che non sono mai soli. Un grazie a tutte voi per esserci sempre state”. Presente all’incontro anche il direttore del Centro clinico-ospedaliero di Fiume, Alan Ružić, che ha voluto ringraziare personalmente i volontari dell’associazione Portić. “Nei tempi che corrono, ogni azione positiva porta speranza in un futuro migliore. Auspico che la vostra missione non venga a meno. Il sorriso dei piccoli pazienti è uno dei tanti passi nel processo di guarigione”.

L’associazione Portić, tramite il suo programma dei Cantastorie, conta una novantina di volontari attivi. Nel corso di dieci anni, sono stati oltre 700 i volontari che hanno aderito all’iniziativa. L’anno scorso il progetto è stato insignito del premio “Ponos Hrvatske” (Orgoglio della Croazia).

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