La nostra presenza fisica, la vita biologica deve essere intrisa dello spirito di Dio, dello spirito del Cristo risorto. Dobbiamo guardare la realtà, tutto ciò che incontriamo e vediamo, con gli occhi del mondo divino. L’esperienza della celebrazione della Pasqua donerà a tutti voi questa luce e lo spirito del Risorto. È questo, sostanzialmente, il messaggio dell’omelia trasmesso stamattina durante la tradizionale Messa pasquale in lingua italiana, officiata nella Cattedrale di San Vito dal reverendo Mario Gerić, Rettore del Seminario. In relazione allo stesso ha altresì rilevato che “Il cammino pasquale, non più fisico ma spirituale, si compie nel gesto dello spezzare il pane nell’Eucarestia, che stiamo facendo ora. È un posto, per eccellenza, che ci apre non solo alla conoscenza mentale di Cristo, ma in cui possiamo altresì parlare della sua resurrezione e di vivere l’esperienza dell’entrare nello spirito del Risorto nella nostra vita. Facendolo ci si libera dalla paura della vita, delle croci e delle morti. Nella realtà quotidiana lo spirito del Signore è e dovrebbe diventare la luce della vita, dei nostri passi giornalieri, dei nostri rapporti, dei nostri vicini, con tutte le persone che incontriamo nella nostra quotidianità, con tutto il Creato. Con questi pensieri auguro una buona, Santa e perfetta Pasqua di resurrezione del nostro Signore Gesù Cristo a tutti voi e alla Comunità dei fedeli fiumani in lingua italiana”. Alla fine della funzione religiosa don Mario Gerić ha benedetto il cibo portato dai fedeli. I canti liturgici (di Franjo Dugan, di Georg Friedrich Händel e la Messa giubilare di Vjeko Grzinčić) sono stati eseguiti dal Coro Fedeli Fiumani, diretto dalla maestra Lucia Scrobogna Malner e accompagnato all’organo da Draško Baumgarten. Di seguito monsignor Mate Uzinić, arcivescovo metropolita dell’Arcidiocesi di Fiume, ha celebrato la messa solenne in lingua croata.