Fiume. Rapporto semestrale del sindaco: un altro NO del Consiglio cittadino

Dopo oltre otto ore di dibattito, molti interrogativi (e dubbi) sulla gestione di Marko Filipović

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Fiume. Rapporto semestrale del sindaco: un altro NO del Consiglio cittadino
Ennesima bocciatura del Consiglio cittadino per l’operato del sindaco Marko Filipović. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Rigettati, tanto per cambiare, i resoconti semestrali del sindaco Marko Filipović, il primo relativo alla realizzazione del Bilancio da gennaio a giugno e il secondo sulle attività del sindaco stesso. Medesima sorte per il rapporto semestrale delle aziende municipalizzate, quasi tutte bocciate. Dopo la sosta estiva, torna la solita solfa nel Consiglio cittadino. Aspre critiche nei confronti del primo cittadino e dei suoi collaboratori, rapporti respinti e, alla fine, non cambia nulla. Infatti, c’è difficoltà nel comprendere perché si debbano votare delle relazioni. Semmai, se ne dovrebbe prendere atto e quindi votare quando ciò può determinare dei cambiamenti. In questi tre anni, o poco più, di questo primo mandato, Filipović è sempre riuscito a ottenere i voti necessari nei momenti cruciali, uno tra tutti, quello per il Bilancio di previsione per l’anno successivo e per i vari assestamenti. Il fatto che non ci sia una maggioranza in momenti come quello di ieri, conta poco o nulla. A dicembre, quando verrà proposto il documento di pianificazione finanziaria per il 2025, si dovrà fare sul serio, anche per individuare tra chi oggi è contrario a tutto, quelli che saranno disposti a mettersi, per un giorno almeno, dalla parte del sindaco.

Delta, nuovo parcheggio vuoto
Tea Mičić Badurina (PGS) ha aperto le danze nell’ora riservata alle interrogazioni. Il tema è più attuale che mai: “È stato inaugurato il parcheggio nell’area centrale del Delta con 600 posti e chiuso quello in Riva. Nel nuovo si paga 1,30 euro, mentre in Riva un’ora costava 0,80 euro. La nuova struttura è quasi sempre semivuota. D’altro canto, i cittadini parcheggiano un po’ ovunque. Intendete ridurre il prezzo?”. Il sindaco Filipović ha ripetuto che l’area è stata data in concessione al termine di una gara. Si possono pagare 90 euro per il mese intero. Comprendo la situazione e cercherò di vedere cosa si possa fare per parificare il prezzo con quello del vecchio parcheggio in Delta. C’è un contratto di concessione che va rispettato e non spetta a noi rivederlo. Più precisamente, dobbiamo discuterne con l’azienda portuale Luka Rijeka che è il partner della Rijeka Plus”.
Secondo incendio a Pehlin
Tajana Masovčić (ODS-DDI): “Pochi giorni fa c’è stato un altro incendio a Pehlin nell’area per il riciclo dei rifiuti ingombranti. Ci sono stati episodi simili anche in altre città. Comunque, vorrei sapere cosa si può fare per limitare i rischi in futuro”. Il sindaco ha ammesso che si tratta di un problema che risale al 2007, quando è stata aperta la struttura gestita dalla municipalizzata Čistoća. I due incendi sono avvenuti a poco più di un anno di distanza. Ci sono le telecamere di sorveglianza che, forse, ci riveleranno le cause. Non è possibile realizzare nell’area una rete di idranti, ma ci sono una cisterna e diversi estintori aggiuntivi”.

Il parcheggio provvisorio in Delta, che ha sostituito i posteggi in Riva, è quasi sempre semivuoto. Qualche consigliere ne ha chiesto il motivo.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Žabica, come si spendono i soldi?
Adrijano Rogić (HDZ): “Due anni fa è stata venduta l’area in Žabica ovest dove sorgerà la nuova autostazione. Ne sono stati ricavati 11,3 milioni di euro. Vorrei chiedere al sindaco come sono stati investiti e quanto denaro è rimasto”. La realizzazione dell’opera starebbe procedendo secondo le dinamiche previste, come sostiene il sindaco, e i lavori si dovrebbero concludere entro la fine del 2025. La Rijeka Plus, con parte dell’importo ottenuto con la vendita del lotto edificabile, ha il compito di realizzare due rimesse pubbliche in salita del Pino e a Crimea. “Siamo in fase di progettazione per entrambi i progetti”, ha spiegato Filipović. Rogić ha ricordato che il sindaco, due anni fa, aveva annunciato degli interventi veloci per alcuni nuovi parcheggi: “Siamo arrivati soltanto ai permessi”.

Una delle domande poste dai consiglieri dell’opposizione ha riguardato il lotto venduto in Žabica ovest destinato alla nuova autostazione.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Via Adamich a rilento
Danijel Imgrund (HDZ): “Perché ritardano i lavori in via Adamich? Quando saranno conclusi?”. A queste due domande secche, il sindaco ha risposto ripetendo tutte le cose che abbiamo già sentito tante volte. Le operazioni sono state rallentate in buona parte dall’esistenza di infrastrutture nel sottosuolo di cui non si conosceva l’esatto posizionamento. Fine dei lavori? Entro il primo trimestre 2025.

La conclusione dei lavori in via Adamich ha subito il primo slittamento. Ce ne saranno altri?
Foto: RONI BRMALJ

Riciclo Pehlin, soluzione provvisoria
Petra Mandić (MOST) ha ripreso il discorso dell’impianto a Pehlin dove si era verificato l’incendio: “Lì vengono depositati materiali per i quali l’area non è predisposta”. Ha risposto il direttore della Čistoća, Bojan Jurdana: “È una struttura provvisoria che nei documenti di pianificazione del territorio è destinata a diventare zona residenziale. I materiali che non sono compresi nell’elenco vengono depositati in contenitori separati, nel rispetto delle leggi in vigore, sotto costante controllo dagli organi ispettivi per la tutela antincendio”.

Nemmeno il resoconto della Čistoća ha convinto i consiglieri.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Pubblicità, senza regole
Marijan Šegota (MOST), a un anno di distanza, ha ripetuto l’interrogazione sui manifesti pubblicitari affissi in zone pubbliche dove non dovrebbero apparire, mentre viene vietata la loro sistemazione su terreni privati: “Era stato detto, allora, che le irregolarità sarebbero state eliminate e che i manifesti sarebbero stati rimossi, soprattutto lì dove rappresentano un possibile pericolo per il traffico stradale. Inoltre, i manifesti illuminati e gli schermi luminosi non dovrebbero presentare canaline e altri elementi del sistema di alimentazione. In un anno non è stato rimosso nulla, anzi, ci sono nuovi casi discutibili”.
Ljiljana Buljan, capo del Dipartimento per l’Urbanistica ha assicurato che nei prossimi sei mesi si opererà in questo senso, cioè che non verranno rinnovati i contratti con quelli che hanno affisso i loro manifesti in modo non idoneo.

Piscina in Scoglietto
La piscina dismessa in Scoglietto e il suo futuro è stato il tema proposto da Nikola Ivaniš (PGS). Ha risposto Ljiljana Buljan: “In questo momento vengono realizzati i documenti per la progettazione per la quale sono stati stanziati i mezzi nel Bilancio 2024. Siamo in attesa, tra l’altro, della risposta definitiva da parte della Sovrintendenza ai beni culturali, che ha richiesto indicazioni più precise relative al piano di ristrutturazione dell’edificio. Ci sono molti aspetti che devono venire presi in considerazione, a partire dalla perizia sulla statica della struttura”.
Alla risposta Ivaniš ha reagito: “Ne parliamo da anni e lei risponde che ci si sta appena preparando a cominciare a fare qualcosa. In altre parole, non è stato fatto nulla. Sono deluso. Sindaco, faccia qualcosa”.

Alla seduta del Consiglio cittadino di ieri è tornata in auge la questione della piscina dismessa in Scoglietto.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Bilancio secondo i piani
Nei primi sei mesi sotto la voce delle entrate si è arrivati al 48 per cento circa, quindi raccogliendo la metà delle entrate previste. Per quanti riguarda le uscite, è stato speso il 40 per cento. Non andremo a spiegare le dinamiche, ma ci soffermeremo sui giudizi politici. Secondo l’HDZ, il motivo per il quale nel Bilancio ci sono più risorse del previsto è il seguente: “La riforma fiscale ha assicurato alle casse cittadine 13,5 milioni di euro in più di quanto avete previsto. Non ci avete creduto”, ha detto il capogruppo HDZ, Danijel Imgrund, attribuendo i meriti al Governo che fa capo al suo partito. Con 13 voti a favore e 14 contrari, anche quelli di parte dei tradizionali alleati, il rapporto del sindaco Marko Filipović è stato respinto.
Nebojša Zelič (Možemo!) ha fatto una considerazione che illustra lo spirito del dibattito: “Il resoconto del sindaco sembra fatto apposta per sparargli contro. In ogni caso, c’è una cosa che direi anch’io. Tra tutte le attività svolte e tutti i documenti spediti, non c’è la richiesta di preparare le basi per discutere sul progetto ‘Nuova Cantrida’, inviata, a quanto pare, soltanto ai potenziali investitori”. Per questo punto è andata anche peggio a Filipović, anche con il contributo di Zelič. Il match si è concluso con 16 no e 11 favorevoli, praticamente soltanto con i voti SDP.
Sono seguiti i rapporti delle aziende municipalizzate per il 2023, partendo dall’Autotrolej, con il direttore Robert Mrvčić, di cui parte dell’opposizione quest’anno aveva chiesto la destituzione. L’azienda preposta al trasporto pubblico sta operando in una situazione di emergenza o quasi. Ai consiglieri HDZ, i più determinati, il sindaco ha risposto: “È sotto gli occhi di tutti ciò che sta succedendo ai direttori a cui l’HDZ ha dato fiducia”. Si sottointendono gli arresti degli ultimi giorni legati a dirigenti legati all’HDZ finiti in manette, sospettati di corruzione. Il suo intervento non ha invertito l’esito, con 11 sì, 12 no e un astenuto.
Negli ultimi tre anni i rapporti della Čistoća non sono mai stati approvati e quindi anche quello di ieri del direttore Bojan Jurdana è stato bocciato.
Nemmeno l’azienda Kozala, che gestisce i cimiteri cittadini e i servizi funebri, e di cui è direttrice Nives Torbarina, ha superato l’esame. Anche qui c’è carenza di personale, come all’Autotrolej. Tra becchini e scalpellini, quest’anno se ne sono andati una decina di lavoratori e ora si cerca di sopperire alle carenze con l’assunzione di stranieri, ha spiegato Torbarina. Tanto per cambiare, anche in questo caso è venuto meno il sostegno di un numero sufficiente di consiglieri.
Andrej Marochini, direttore della ViK, l’azienda che gestisce la rete idrica e lo smaltimento delle acque reflue, ha incassato 12 voti, quanti gli sono bastati per portare a casa un giudizio positivo, con soli 4 contrari e 5 astenuti.
Marko Križanec dell’Energo, con 13 voti favorevoli e 7 astenuti, ha ottenuto a sua volta l’approvazione per il suo resoconto per il 2023.
“Poslovni sustavi” è l’azienda cittadina che si occupa del portale Rijeka City Card e delle bollette unificate per le spese abitative. Promossa anche la direttrice Silvija Lučić.
La “Rijeka Plus” è stata l’ultima delle municipalizzate a essere sottoposta all’esame, con il direttore Željko Smojver, che è stato l’ultimo a salire sul palco, per un finale in bellezza. Gli sono bastati 11 voti, anche perché molti consiglieri esausti avevano già lasciato l’aula…

No al resoconto della municipalizzata Autotrolej, che nuota da tempo in acque burrascose.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

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