Fiume. Presentato il Centro per l’educazione genetica

Istituito presso la Facoltà di Medicina con lo scopo di migliorare l’alfabetizzazione del personale medico, dei pazienti e delle loro famiglie

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Fiume. Presentato il Centro per l’educazione genetica

Presso la Facoltà di medicina di Fiume, è stato recentemente inaugurato il Centro per l’educazione genetica (GENRi) con lo scopo di elevare il livello di alfabetizzazione genetica sia del personale medico non specializzato in questo campo, sia di tutti gli altri operatori sanitari, della popolazione, in particolar modo dei pazienti e delle loro famiglie. La presentazione del nuovo Centro si è svolta nell’Aula consiliare con l’intervento di vari ospiti. Il sindaco Vojko Obersnel ha dichiarato di essere particolarmente fiero di questo nuovo Centro, anche da ex docente dell’Istituto di genetica medica e biologia. “Mi fa piacere che sia stata scelta proprio la città di Fiume per ospitare quest’importantissimo Centro in Croazia. Ciò dimostra che oltre al lavoro scientifico, i responsabili si daranno da fare per educare non soltanto il personale medico, ma anche tutta la popolazione interessata, a partire dai bambini negli asili. La Città offrirà in questo senso il massimo supporto non solo come fondatore degli asili, ma anche come la prima città che ha dato il via al programma di educazione civica, nel quale si parlerà appunto anche di genetica, non solo nello specifico, ma pure anche su come evitare eventuali manipolazioni”, ha detto Vojko Obersnel.

 

Nina Pereza, responsabile del Centro, ha affermato che questo sarà di grande aiuto in particolar modo per l’educazione di tutti i medici che si prendono cura dei pazienti con problemi genetici, ma anche delle loro famiglie. “Questo Centro lo vedo come un fulcro dal quale condividere tutto il sapere legato alla genetica, che si sviluppa in modo molto veloce. Ci occuperemo di educazione mediante incontri e laboratori dedicati a tutti. L’alfabetizzazione genetica è un nuovo tipo di alfabetizzazione medica con la quale riusciremo a capire meglio cos’è la genetica e come funziona. Con i pazienti inizieremo a lavorare nel corso del 2021, mentre per il momento stiamo preparando un progetto dedicato ai prescolari e ai futuri medici che si prenderanno cura di questi pazienti”, ha detto Nina Pereza.

Il sindaco, Vojko Obersnel

Il primo Centro in questa parte d’Europa
Goran Hauser, preside della Facoltà di medicina si è detto a sua volta particolarmente lieto del fatto che ci siano persone pronte a organizzare programmi del genere che sono volti al futuro della medicina. “Grazie a questo Centro riusciremo a capire meglio i nostri pazienti, ovvero per quale motivo sono affetti da determinate malattie. Siamo i primi in questa parte d’Europa e questo ci permetterà di offrire una cura migliore a chi ne ha bisogno”, ha detto il preside.

La responsabile del Centro, Nina Pereza

Un contenuto per il nuovo ospedale
Soddisfatto anche il direttore del CCO, Alen Ružić, il quale ha dichiarato che il team che ha lavorato per inaugurare questo Centro è formato da persone che sono riuscite a fare un grandissimo passo avanti nel campo della medicina. “L’educazione, la scienza e il lavoro professionale che verrà svolto sono tre campi dei quali abbiamo bisogno in questo momento. Posso dire che questo sarà sicuramente uno dei contenuti del nuovo ospedale per le madri e i bambini. La genetica è una parte inseparabile sia della diagnostica che della terapia del mondo contemporaneo. Il nuovo ospedale ha bisogno di contenuti del genere e sono fiero che ci siano state persone, dei visionari, che hanno saputo realizzare un progetto del genere. La specializzazione nella genetica è uno studio che è stato avviato recentemente in Croazia e quindi abbiamo preso spunto dalle Facoltà di Lubiana. Continueremo a collaborare anche con Trieste e Udine come fatto finora, per ottenere sempre più sapere ed essere efficienti al massimo”, ha concluso Alen Ružić.

Goran Hauser, preside della Facoltà di Medicina

Pazienti stigmatizzati
Ai presenti si è rivolto, in video chiamata, anche il ministro della Sanità, Vili Beroš, il quale ha dichiarato che un Centro del genere seguirà le scoperte nel campo della genetica. “Si tratta di un tema che va trattato con la giusta metodologia e mi fa piacere sapere che ci sarà un team che si prenderà cura d’ora in poi dei pazienti che hanno disturbi di questo tipo. In Croazia ci sono ben 10mila persone che a causa dell’ignoranza sul tema della genetica vengono stigmatizzate e questo è inaccettabile. Ora invece tutto questo cambierà. Complimenti a tutti”, ha detto il ministro.

Sempre in video chiamata, i complimenti sono giunti anche da Snježana Prijić Samaržija, rettrice dell’Università di Fiume, la quale ha sottolineato che grazie a questo Centro si potrà studiare non solo la genetica come tale ma anche scoprire che cos’è l’ingegneria genetica, un campo interessante e di grande importanza.

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