Fiume. Per Cantrida un referendum? Il sindaco dice sì

0
Fiume. Per Cantrida un referendum? Il sindaco dice sì
Il progetto del nuovo stadio Cantrida e del complesso residenziale. Foto Città di Fiume

Dibattito acceso al Consiglio municipale di Fiume sul futuro stadio di Cantrida e sui grattacieli che dovrebbero sorgere nelle vicinanze. Lo stadio di Cantrida, come sostiene Vedran Vivoda di Azione dei giovani, sarebbe ingiustamente messo in disparte dalle strutture dello Stato: “Lo Stato stanzierà 90 milioni per ricostruire il Maksimir di Zagabria e prevede ingenti somme anche per il Poljud di Spalato. Sono ritenuti due impianti di interesse nazionale. Perché non Cantrida? Ci era stato presentato un progetto, con tanto di grattacieli e complesso alberghiero, che a qualcuno piace e ad altri no. Comunque, tutto è fermo. Perché non si muove nessuno, sindaco, SDP, l’HDZ locale, i deputati fiumani al Sabor, i ministri della nostra regione? Nessuno ha mai chiesto che anche Cantrida abbia lo stesso status conferito a Maksimir e Poljud”.

Ecco cosa ha detto Filipović: “Nel 1998 la Croazia arrivò terza ai Mondiali di calcio in Francia e al ritorno dalla spedizione trionfale della nazionale si disse che il Maksimir sarebbe stato ricostruito. Sono passati 27 anni da allora. Anche per il Poljud se ne parla da tanto…”

Robert Salečić, Unione del Quarnero: “Per quanto riguarda Cantrida, siete favorevoli a un referendum? Ci sono tanti contrari, 3-300 firme raccolte dall’Iniziativa civica Cantrida, ma ce ne possono essere 10.000 a favore”. Questa volta il sindaco è stato chiarissimo, senza perifrasi: “Per quel che mi riguarda, il referendum si può fare domani. Lo decide il Consiglio cittadino e ognuno ha il diritto di proporlo, così come i cittadini hanno diritto a raccogliere le firme attraverso la petizione. I cittadini possono decidere affidandosi al voto dei consiglieri che hanno eletto oppure attraverso il referendum. Per me va benissimo il referendum”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display