Fiume. Ospedale pediatrico: si chiede trasparenza

Gli esponenti di Možemo! Rijeka propongono delle consultazioni multidisciplinari

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Fiume. Ospedale pediatrico: si chiede trasparenza
L’Ospedale pediatrico di Costabella. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

“Non vogliamo che il destino dell’Ospedale pediatrico di Costabella sia uguale a quello del lotto in zona Žabica”. Con queste parole i membri del Možemo! Rijeka, Nebojša Zelič, Hana Paleka e Iva Davorija, hanno spiegato in breve le loro richieste. “Tra non molto l’Ospedale pediatrico di Costabella dovrebbe venir trasferito a Sušak e quindi ci saranno tutte le condizioni necessarie per mettere l’edificio in vendita, probabilmente a un investitore privato che lo userà poi a scopo commerciale. Cogliamo l’occasione quindi per invitare la Città, ma anche tutti i cittadini, a prendere parte alla discussione in riguardo, affinché non avvenga la stessa cosa come nel caso Žabica, quando la vendita del lotto si è svolta in modo veloce e senza dare il tempo per reagire. Vogliamo capire se la vendita sia l’unica soluzione. Non siamo d’accordo sul fatto che questi 32mila quadrati vengano dati in mano a chiunque, senza che la cittadinanza abbia diritto di parola. Se la struttura venisse venduta, chiediamo che il denaro venga speso per cose utili”, ha detto Zelič. “Siamo consapevoli del fatto che la ristrutturazione costerebbe tantissimo, per questo motivo reputiamo che sia il caso di prendere in considerazione tutte le possibilità esistenti una volta che l’ospedale verrà trasferito. Proponiamo delle consultazioni multidisciplinari per decidere, in caso di vendita, come spendere il ricavato. Abbiamo tanti esempi nel campo del sociale e della sanità dove questi mezzi verrebbero usati per scopi utili”, ha detto Hana Paleka. Zelič ha colto l’occasione per ricordare che le consultazioni multidisciplinari sono state molto utili quando c’è stato il problema della ristrutturazione dell’Ospedale psichiatrico di Lopača. La consigliera cittadina Iva Davorija ha infine ribadito l’importanza del dialogo affinché questa valida risorsa cittadina non venga venduta. “Se non ci saranno altre soluzioni oltre alla vendita, chiediamo che il denaro venga speso per venire incontro ai bisogni socio-sanitari dei nostri cittadini”, ha concluso Davorija.

Iva Davorija, Hana Paleka e Nebojša Zelič.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

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