Fiume. Odonimi storici: un grazie alla CI

Nel consueto incontro di fine anno con i giornalisti, il sindaco Vojko Obersnel ha fatto il punto su numerosi argomenti che hanno contrassegnato il 2019

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Fiume. Odonimi storici: un grazie alla CI

Con il 2019 che sta volgendo al termine, è tempo di bilanci per il sindaco Vojko Obersnel, il quale nel corso del consueto incontro di fine anno con i giornalisti ha fatto il punto della situazione, oltre naturalmente a proiettarsi al 2020 che si preannuncia ricco di sfide. Su tutte, l’attesissimo appuntamento di Fiume Capitale europea della Cultura.
“Nel corso di quest’anno è iniziata la realizzazione della Casa dell’infanzia, della Biblioteca civica e della piazza che collegherà le varie strutture all’interno dell’ex complesso Benčić, mentre i lavori sull’ex Zuccherificio avevano preso il via già nel 2018 – ha ricordato Obersnel –. Il valore dell’intero progetto è di circa 220 milioni di kune, di cui 100 sono stati assicurati attraverso i fondi europei e altri 10 sono stati invece concessi dallo Stato. Si tratta di un progetto estremamente importante che andrà a rivitalizzare una parte della città un po’ trascurata, dando vita a una sorta di rione artistico”. Scontata una battuta sulla Galeb. “Un progetto del quale vado orgoglioso – dice –. Dopo infinite peripezie è finalmente iniziata la sua trasformazione. La nave sarà pronta all’inizio del 2021 quando tornerà nel nostro porto dove costituirà una grande attrazione”.
Iniziativa molto sentita
Doverosa anche una nota in merito al ripristino degli odonimi storici in Cittavecchia, un’iniziativa particolarmente sentita dalla Comunità nazionale italiana. “La collocazione delle tabelle plurilingui è mirata a raccontare il turbolento passato della città. Finora sono state montate una decina di tabelle e a breve sarà il turno di altrettante. A questo proposito voglio ringraziare chi ha lavorato alla realizzazione del progetto, in particolare la Comunità degli Italiani di Fiume”.
Prosegue intanto “la spesa” tra i fondi europei che vede il capoluogo quarnerino al top.
“In occasione del quinto anniversario dell’ingresso della Croazia nell’Unione europea, era stata effettuata un’analisi dalla quale emerse come Fiume sia stata la città con il maggior numero di progetti candidati, nonché ad aver assicurato i mezzi finanziari maggiori. Infatti, nel periodo preso in esame abbiamo ‘richiamato’ 204 milioni di euro, ai quali nel frattempo abbiamo aggiunto altri 45 milioni”.
L’investimento più significativo ricade sul piano di miglioramento e ampliamento del sistema idrico e fognario nel territorio di Fiume e nei comuni limitrofi di Castua, Viškovo, Čavle e Jelenje.
“Un progetto da 1,7 miliardi di kune, di cui 1,2 assicurati dai fondi europei, nell’ambito del quale rientrano i lavori in via Krešimir, un tema che ogni tanto trova spazio nei media in seguito a qualche difficoltà nella viabilità. Ad ogni modo, i lavori procedono spediti e verranno ultimati nelle modalità e nei tempi prestabiliti”.
Scongiurato il peggio
Un altro dei temi che ha contrassegnato il 2019 è stata la crisi del cantiere navale 3. maj, che fino a qualche mese fa era sull’orlo del fallimento.
“Per gran parte dell’anno c’erano forti perplessità circa il suo destino, ma grazie alla sinergia tra tutte le parti chiamate in causa, operai, sindacati, amministrazioni locali e governo croato, è stato scongiurato il peggio. La produzione è ripartita e pochi giorni fa, dopo tantissimo tempo, è stata anche commissionata una nave. Tuttavia, per assicurare un futuro al cantiere è necessario nei prossimi due anni individuare un partner strategico perché questo è l’unico modo per preservare la cantieristica a Fiume“.
Spazio anche al nuovo ospedale di Sušak, e più precisamente alla futura struttura che ospiterà la Clinica pediatrica, nonché quella di ginecologia e ostetrica, del valore di 750 milioni di kune.
“Anche in questo ci è voluto un po’, ma alla fine i lavori sono iniziati. Tra due anni e mezzo la città potrà finalmente contare su una struttura moderna e funzionale. Nel frattempo mi auguro che verranno anche assicurati i mezzi necessari per la costruzione dei restanti reparti del Centro clinico-ospedaliero”.
Inaugurazione spettacolare
Tra gli altri argomenti trattati, hanno trovato spazio anche il premio Melina Merkouri, le mostre “L’olocausta di D’Annunzio” e “Con il violino oltre i confini/ Stradivari a Fiume – Kresnik e Cremona”, il rinnovo del parco automezzi dell’Autotrolej e il modello fiumano dell’educazione civica, introdotta in tre Regioni e nove città della Croazia.
Il sindaco ha infine ricordato che la cerimonia di inaugurazione del progetto CEC 2020 è fissata il 1º febbraio nel porto. Al momento ha preferito non anticipare nulla, assicurando solo che l’apertura sarà spettacolare.

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