È stata un’altra Notte della grande lettura (Noć velikog čitanja) di successo quella proposta l’altra sera dal gruppo letterario informale Ri Lit, ideatore dell’originale evento. Il sempre gettonatissimo appuntamento con gli scrittori fiumani si è tenuto, per la prima volta, nella bellissima cornice del Castello di Tersatto, sotto un cielo stellato e, come sempre, dinanzi a un folto pubblico, nell’ambito del programma “Estate al Castello”.
Anche questa volta, il pubblico ha potuto godersi storie di ogni genere, riflettere su quelle serie, oppure ridere a crepapelle ascoltando quelle umoristiche. A intrattenere il pubblico sono stati sette scrittori fiumani. Com’è stato il caso lo scorso inverno, la Notte della grande lettura è stata ripresa sotto la direzione del regista Anđelo Jurkas e farà parte del documentario sperimentale sul gruppo Ri Lit la cui realizzazione sta per concludersi.
Racconti variegati
Gli scrittori hanno proposto nuovamente racconti variegati, che spaziavano da storie scaturite dall’osservazione di fenomeni quotidiani ai quali ciascun autore ha dato un suo significato, optando in alcuni casi di rappresentarli in maniera umoristica e ironica, mentre altri hanno delineato eventi surreali e un futuro tutt’altro che roseo. Ad annunciare ciascun autore, com’è stato il caso anche all’ultimo appuntamento, è stata la voce della giornalista fiumana Lena Stojiljković, mentre l’ingresso di ciascun autore era accompagnato da una colonna sonora selezionata con cura.
A inaugurare la serata è stato Davor Mandić, ex giornalista del quotidiano “Novi List” e scrittore, nato a Pola, che finora ha pubblicato due raccolte di poesie, una raccolta di racconti e un romanzo. Mandić ha proposto il racconto “Shit happens”, nel quale ha descritto con minuziosi particolari le varie tipologie di deiezioni umane, suscitando notevole ilarità nel pubblico. Nel suo racconto è stato assistito da Zoran Krušvar, un altro membro del gruppo Ri Lit, il quale era istruito a interrompere la lettura con commenti provocatori indirizzati a Mandić.
Una riflessione sul passare del tempo
Gordana Brkić Žagar, ex giornalista radiofonica, ora responsabile delle relazioni pubbliche nella Città di Fiume, che l’anno scorso ha pubblicato il suo primo romanzo, ha proposto una riflessione sul passare del tempo, sui cambiamenti che il suo corpo e la sua mente hanno subito negli ultimi trent’anni, creando immagini in cui ogni persona adulta si può immedesimare.
Zoran Žmirić, scrittore pluripremiato, che ha al suo attivo numerosi romanzi, di cui diversi sono stati tradotti e pubblicati all’estero, ha deciso di proporre tre racconti pubblicati nel suo libro “Kaleidoskop”, il quale è stato recentemente pubblicato anche in versione di fumetto e verrà presentato in settembre alla nuova edizione del Festival del libro e dell’autore “Vrisak”. Žmirić ha letto il suo “Trittico sui piccoli mondi”, composto dai racconti “Djevojčica” (Bambina), “Sudar svjetova” (Lo scontro di mondi) e “Rasporeni svjetovi” (Mondi strappati), delle miniature nelle quali l’autore riflette su temi profondi e con le quali è riuscito a commuovere il pubblico.
Milan Zagorac, nel suo stile ironico, ha proposto il racconto “Istinita priča”, in cui ha dato la sua visione, emulando lo stile giornalistico, dell’incredibile fuga di un gruppo di detenuti dal carcere fiumano di “via Roma” durante l’ultima sfilata di Carnevale.
Una visione apocalittica del futuro
Doris Pandžić, scrittrice, traduttrice e poetessa pluripremiata che ha finora pubblicato un romanzo, una raccolta di poesie, una di racconti e una raccolta di status della sua pagina Facebook, ha proposto il racconto “Udahni”, una visione apocalittica del futuro delle isole del Mare Adriatico in seguito ai cambiamenti climatici che fanno aumentare le temperature dell’aria in modo da renderle sempre meno vivibili e delineando un futuro inquietante.
Sempre spassoso Enver Krivac, scrittore, illustratore, autore di fumetti, compositore, produttore musicale e artista multimediale nato a Ravna Gora, il quale ha letto il racconto “Trebam reći”, che illustra in maniera estremamente accurata il comportamento di molti di noi di fronte a questioni che richiedono una nostra reazione anche brusca per far valere le nostre ragioni, ma in cui invece rinunciamo di reagire per paura di entrare in conflitto con le persone.
Umoristico il racconto di Zoran Krušvar, scrittore e giornalista, che ha letto il racconto “Joh kuće va ku niki neće” (Povera la casa che nessuno vuole abitare). Se nella scorsa edizione della Notte della grande lettura lo scrittore ha parlato di zombie, questa volta al centro dell’attenzione sono stati gli spiriti dei defunti.
Copiosi applausi hanno accompagnato l’esibizione di ciascun autore, il che è ancora una conferma del valore e dell’attrattiva di questa singolare iniziativa culturale.
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