
Che la si interpreti in chiave religiosa o laica, ognuno di noi può giungere alle stesse conclusioni. In un mondo in cui il ciclo della vita e della morte rappresenta una delle esperienze più universali e condivise, la Giornata dei Defunti emerge come un momento di riflessione profonda e di connessione con le nostre radici. Questa ricorrenza, Ognissanti, pur affondando le sue origini in tradizioni religiose, offre oggi un’opportunità per celebrare la memoria di coloro che ci hanno preceduto, onorare le loro vite e considerare il significato della nostra esistenza. In un contesto laico, possiamo avvicinarci a queste celebrazioni con uno spirito di inclusione e di condivisione, stimolando il dialogo tra le generazioni e promuovendo una maggiore comprensione delle esperienze umane comuni. Attraverso la memoria e il ricordo, possiamo trovare un senso di appartenenza e di gratitudine, uniti nella nostra fragilità e nella bellezza della vita stessa.

Ognissanti ha portato con sé, in una giornata quasi estiva, un’atmosfera particolare nei cimiteri fiumani, trasformati in spazi di incontro oltre che di riflessione e ricordo. Le famiglie si riuniscono per onorare i propri cari, portando fiori, soprattutto crisantemi, e accendendo candele e lumini che poi illuminano il crepuscolo e la notte, creando giochi di luci e ombre. A momenti l’aria è pervasa da un silenzio reverente, interrotto dai richiami delle voci familiari e dalle preghiere. C’è un senso di rinnovamento anche nel contesto della perdita. I cimiteri, normalmente luoghi di tristezza, si animano di vita attraverso i racconti di memorie condivise, risate soffocate e lacrime di nostalgia.
Le visitazioni si trasformano in momenti di celebrazione della vita, dove le storie di chi non c’è più vengono rievocate con affetto. La luce delle candele, che brilla intensamente nella penombra, simboleggia non solo la memoria, ma anche la speranza e la connessione tra il mondo dei vivi e quello dei morti. I cimiteri, quindi, si vestono di un’atmosfera carica di emozioni, dove il dolore si intreccia con l’amore e la celebrazione della vita.


Nel primo pomeriggio a Cosala, di fronte all’Ossario, ha reso omaggio ai defunti anche il coro misto della Comunità degli Italiani di Fiume. Domani, 2 novembre, alle 15.00, è in programma la messa in suffragio per i Defunti, nella cripta della chiesa di San Romualdo e Ognissanti con la partecipazione del Coro dei Fedeli fiumani.
Ci si confronta, prima e dopo aver reso omaggio ai nostri cari, con la quotidianità, con la disperata ricerca di un posto in cui parcheggiare. Il caos in prossimità degli ingressi dei cimiteri, soprattutto a Cosala e Tersatto, si ripete puntualmente. Non sappiamo quanto siano serviti gli appelli a utilizzare i mezzi pubblici. Su tutte le linee che conducono ai cimiteri cittadini ieri si è potuto viaggiare gratis, come tutto gli anni, ma, come tutti gli anni, si ripete la stessa situazione caotica.












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