
Mercati cittadini all’insegna dell’estate con venditori al riparo sotto colorati ombrelloni che offrono merce fresca ai numerosi acquirenti. Moltissimi i turisti presenti a quelli centrali dietro le rive, che girando tra le bancarelle non smettono di ammirare l’offerta del giorno e di assaporare l’atmosfera di quello che è considerato il “ventre cittadino”. Gli abitanti di Fiume e non solo, sono legati profondamente al proprio Mercato, luogo colorato e animato che conserva ancora sempre la tradizione del vendere la marce fresca all’aperto, motivo per cui continuano a essere fedeli acquirenti dei prodotti genuini, provenienti dagli orti del circondario o da aree agricole più lontane, che presentano il meglio della terra. Sulle bancarella ortofrutticole in questi giorni si possono notare tutte le sfumature dell’estate, con un’abbondanza di frutta e verdura di stagione. Vi troviamo così le albicocche, le pesche, le nettarine, l’uva, i limoni, in vendita a 3 euro, le mele, le banane e i meloni a 2 euro, le prugne a 1,80 euro, mentre le angurie si possono acquistare a 1,20 euro. I frutti di bosco costano 4 euro per una vaschetta di due etti, 7 euro per mezzo chilo di mirtilli e 5 euro per mezzo chilo di fichi freschi. Per completare una buona macedonia di frutta non mancano le carrube a 5 euro il chilo, gli avocado a 10 euro, i datteri a 4 euro per due etti, noci e noccioline a 14 euro per un chilo.
Ricchezza di prodotti
Ricca scelta anche in quanto alla verdura con i pomodori, i cetrioli, le melanzane, il cavolo rapa, le carote, la cipolla che vengono a costare 2 euro a chilo, la barbabietola rossa a 1,50 euro, il cavolo cappuccio 1 euro, le patate 1,60 euro, le batate 3 euro, la bietola 4, gli spinaci e i gambi di sedano 5 euro e l’aglio novello 8 euro al chilo. Offerta di pannocchie: 4 pezzi per soli due euro. I misurini delle varie lattughe di primo taglio (circa 2 etti) vengono venduti a 1 euro. Per una buona insalata estiva e rinfrescante non deve mancare un ottimo lino. Quello di oliva viene venduto a 15-16 euro al litro mentre quello di zucca pure arriva ai 15 euro. Un litro di aceto di mele si trova a 5 euro.
Eccellente offerta anche in pescheria, seppure i prezzi del venduto non siano alla portata di tutti. In molti devono accontentarsi di prodotti a prezzo più accessibile. Le sardelle e le alici, pesce modesto ma gustoso, si possono trovare a 4 euro al chilo, le lanzarde a 6, le orate e le spigole di allevamento a 9,50 euro, le razze scuoiate e i latterini a 10 euro e le pataracie a 12 euro. I prezzi salgono notevolmente quando si tratta di tranci di squalo volpe (13 euro al chilo), di naselli (16 euro), di gamberetti (20 euro), di polipi (21 euro), di tranci di salmone (23 euro) e di tonno (24 euro), di calamari dell’Adriatico, rombi e code di rospo (26 euro), di scampi e dentici (30 euro), di tranci di pesce spada (36 euro), e infine di scorfani e di San Pietro (40 euro). Tra i molluschi troviamo le cozze vendute a 5 euro al chilo, le capesante a 24 euro e le ostriche a 4 euro a pezzo. Il prezzo massimo riguardava ieri una coppia di astici, venduti a 60 euro al chilo. Un record in assoluto.
Purtroppo, i tradizionali Mercati all’aperto con la vendita diretta e un contatto più che amichevole tra i commercianti e gli acquirenti sta a piano a piano scomparendo, a favore dei centri commerciali e dei grandi magazzini che offrono prezzi più convenienti. L’esempio lampante sta proprio nell’area dei Mercati cittadini con tre supermercati con i prezzi della frutta e della verdura a dir poco vantaggiosi. Dando un’occhiata il calcolo è presto fatto. Pesche e nettarine a 1,49 euro al chilo, albicocche a 2,99, 250 grammi di mirtilli a 1,59, banane a 1,49, uva a 1,59, avocado (contenitore di 2 pezzi) a 2,50. Tra la verdura, lattuga e carote a 0,89 euro al chilo, pomodori a 1,49-1,99 euro, melanzane, a 2,29, zucchine a 1,39 euro, cetrioli a 1,39. Il potere d’acquisto dei cittadini e sempre più basso e sono in tanti a optare, dunque, per la variante più economica.
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