La Casa dell’infanzia ha accolto ieri mattina gli alunni delle SE Nikola Tesla, Pećine, Podmurvice, Centar, Fran Franković, Dolac e del Centro per l’istruzione e l’educazione, i quali hanno presentato le attività extrascolastiche che vengono offerte ai ragazzi delle superiori, ovvero i programmi “La mia Fiume” ed educazione civica. Programmi, come detto dal sindaco Marko Filipović, che sono innovativi e che sono stati introdotti nelle scuole per la prima volta proprio a Fiume. “Tante le città a livello nazionale che hanno deciso di clonare il nostro programma di educazione civica, con il quale viene insegnato agli alunni a diventare dei cittadini attivi nelle loro comunità, a trovare delle soluzioni a dei problemi, a essere democratici nelle loro scelte. Il programma ‘La mia Fiume’, invece, ha il compito di presentare nel migliore dei modi il luogo natio e salvaguardare l’amore verso di esso, tenendo conto dell’identità, della storia e del patrimonio. La Casa dell’infanzia è un esempio di come possiamo rivitalizzare il nostro patrimonio storico a favore di tutti i nostri cittadini, in particolar modo di quelli più piccoli”, ha detto il sindaco.
Lezioni divertenti
Tante le esperienze presentate dagli alunni e gli esempi di buona prassi che sono stati condivisi in un atmosfera allegra. Tra coloro che hanno parlato delle attività nel campo dell’educazione civica, c’erano Tiara e Albert della VI classe della SEI Dolac. “Abbiamo voluto mostrare solo una piccola parte delle cose che abbiamo acquisito durante questi due anni. Tante le visite fatte fuori dalla scuola, come quella dal sindaco, dal veterinario, all’asilo dei cani di Viškovo, dove abbiamo adottato a distanza due cagnolini. La più interessante è stata quella al Sabor, dove abbiamo avuto l’occasione di parlare dei conflitti, ovvero di come evitarli. I temi trattati di solito vengono proposti dalla nostra insegnante Barbara Fatur Juretić e poi noi scegliamo quali seguire”, hanno spiegato i due ragazzi. Anche se le lezioni si svolgono fuori dall’orario scolastico, per loro questo non è un problema. Tiara le frequenta dalla V, mentre Albert si è unito quest’anno. “Mi piace tantissimo perché vedo che posso imparare parecchie cose in modo divertente”, dice Tiara. Albert invece ha deciso di iniziare quest’anno dopo aver sentito dai suoi compagni che le lezioni sono diverse da quelle classiche. “Divertentissimo! Impariamo tante di quelle cose che ci serviranno nella vita di ogni giorno. Il tema più interessante era quello riguardante l’ailanto, una pianta invasiva, che presenteremo alla CI di Fiume il mese prossimo”, ci spiega Albert.
L’intento principale delle lezioni di educazione civica, come detto da Barbara Fatur Juretić, è quello di dare la parola ai ragazzi, di scoprire le loro idee, ma anche farli ragionare, vedere cosa vogliono cambiare e aiutarli a trovare delle soluzioni. “Non sono lezioni statiche fatte solo in classe, ma svolgiamo laboratori, incontri, uscite. I ragazzi sono entusiasti. Ora stanno preparando per l’appunto il progetto per sensibilizzare i nostri connazionali sul problema delle piante invasive”, ha concluso Barbara Fatur Juretić.
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