Fiume. Il palazzo del porto si rifà il look in vista di CEC 2020

La spesa del progetto di restyling ammonta a 7 milioni di kune (poco meno di un milione di euro)

0
Fiume. Il palazzo del porto si rifà il look in vista di CEC 2020

Era il giugno del lontano 1883 quando a Fiume, in piazza Cesare Battisti, iniziarono i lavori di costruzione del palazzo del Regio governo marittimo ungherese, oggi sede della società Luka Rijeka e dell’Autorità portuale. Il progetto venne affidato all’ingegnere Jozsef Hubert, mentre i lavori di edificazione spettarono all’impresa Ambrosini-Conighi, che nell’arco di due anni, precisamente fino al febbraio 1885, li portarono a termine.
Il palazzo combina elementi storicisti e tardo-rinascimentali. A quell’epoca al mezzanino dello stabile si trovava un acquario con addirittura 36 vasche che ospitavano diverse specie di animali marini. All’inizio del XX secolo, dunque, Fiume aveva il proprio del Museo del mare. Tuttavia, nel 1928 l’acquario venne ristrutturato e purtroppo riconvertito in un appartamento. Successivamente nello stabile presero posto gli uffici portuali, mentre il primo piano ospitava le aule della Scuola di marineria. Al secondo piano, infine, c’era la residenza del Regio governo marittimo. Da segnalare che da allora ad oggi l’edificio non venne mai sottoposto a ristrutturazione e quello iniziato il 15 ottobre scorso è, di fatto, il primo restauro dell’antico palazzo, inserito peraltro nel Registro dei beni culturali sotto tutela della Repubblica di Croazia.
Via i condizionatori
Finora sono state “ingabbiate” le facciate orientale e meridionale. Se non ci saranno intoppi nella tabella di marcia, l’opera di restyling dovrebbe essere portata a termine nell’arco di otto mesi dalle maestranze della cooperativa Gradin di Fiume. Il valore complessivo dei lavori ammonta a 6,9 milioni di kune (IVA esclusa) e sono stati assicurati dall’Autorità portuale e dalla Città di Fiume. Ma cosa esattamente comprenderanno i lavori? L’impresa Gradin sarà impegnata nel rifacimento della facciata del palazzo, dalla quale dovranno essere rimosse le unità esterne dei condizionatori. Si procederà, pertanto, alla progettazione del sistema interno di aria condizionata, una soluzione decisamente meno impattante dal punto di visto visivo.
Per la sua realizzazione sono stati messi a disposizione 2,4 milioni di kune (IVA esclusa). La ditta, che si aggiudicherà l’appalto dei lavori, dovrà ultimarli nell’arco di 150 giorni. Attualmente, come fattoci sapere dall’Autorità portuale fiumana, sono in corso i preparativi per la firma del contratto con l’impresa appaltatrice. Il palazzo, che ospita l’organo portuale, ritroverà dunque il suo antico splendore nel 2020, anno in cui Fiume indosserà i panni di Capitale europea della Cultura.

La targa con il numero civico e il nome di piazza Cesare Battisti

Piazza Cesare Battisti
Sulla facciata occidentale del palazzo abbiamo individuato un pezzo della “Fiume che fu”. Si tratta della targa recante il numero civico 3 e il nome di piazza Cesare Battisti (già piazza Zichy e oggi piazza Žabica). L’edificio, dunque, era sorto nel piazzale intestato al patriota, giornalista, geografo, politico socialista e irredentista italiano. Chissà se la targa con il numero civico e il nome dell’antica via rimarrà sulla facciata dell’edificio anche dopo la sua ristrutturazione…

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display