Fiume. Il nuovo anno scolastico non è più un’incognita

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Fiume. Il nuovo anno scolastico non è più un’incognita

Misurare la febbre prima dell’ingresso a scuola, evitare rigorosamente ogni contatto fisico tra gli alunni e l’insegnante di altre classi, rendere minimo il movimento negli spazi comuni, non toccare superfici e oggetti presenti nei corridoi. Anche se a primo acchito può sembrare lo scenario di un film apocalittico, uno di quelli che predicono un ipotetico futuro, purtroppo non è altro che il kit di indicazioni che genitori e alunni stanno ricevendo dalle scuole in riguardo all’inizio del nuovo anno scolastico che avrà inizio lunedì, 7 settembre. Disposizioni ricevute dalla Città di Fiume in qualità di fondatore delle scuole elementari. Una nuova normalità quindi, seppur di normale c’è ben poco, ma volta a scongiurare la diffusione del Covid-19, soprattutto ora che le cose si stanno mettendo un po’ maluccio anche per la Regione litoraneo-montana, finora ritenuta essere una delle zone meno a rischio. Tante le novità, dunque, che certamente non rallegreranno i diretti interessati – alunni, insegnanti e genitori –, ma che al momento si presentano necessarie. Come si stanno preparando le scuole della CNI in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico? Lo abbiamo scoperto interpellando i direttori delle quattro ottennali in lingua italiana che operano a Fiume. “In tutto questo ‘caos’ siamo riusciti a far sì che le lezioni si svolgano soltanto nel turno mattutino – ha spiegato Denis Stefan, direttore della SEI Belvedere –. Abbiamo calcolato lo spazio tra i ragazzi, recuperato dei vecchi banchi dal solaio e predisposto la riconversione della palestra in aula. Il tutto per evitare i doppi turni. L’ora di educazione fisica si svolgerà all’esterno, quando ciò sarà possibile”. I ragazzi dovranno indossare le mascherine negli spazi comuni. “Niente mascherine invece in classe, dove sarà possibile osservare il distanziamento sociale, però nei corridoi e negli altri spazi comuni il dispositivo sarà obbligatorio. Situazione un po’ più complicata per quanto riguarda il doposcuola, che è stato posticipato di una settimana in quanto non abbiamo ancora individuato una soluzione, poiché le direttive richiedono la divisione delle classi con plexiglass”, ha concluso Stefan.
Alla SEI San Nicolò le lezioni si svolgeranno invece in due turni. “Purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di fare diversamente – ha spiegato la direttrice Iva Bradaschia Kožul –. Per le classi inferiori l’ora durerà 40 minuti, e per le superiori probabilmente 35. Per quest’ultima proposta stiamo aspettando la conferma della Città, visto che in caso contrario non riusciremmo ad armonizzare l’orario e le misure epidemiologiche. Al mattino inizieremo alle ore 8, mentre al pomeriggio alle 14. I genitori hanno ricevuto tutte le direttive anche per quanto riguarda l’orario d’arrivo a scuola, che dovrà essere rispettato al minuto. Non sarà facile, ma ce la faremo. Le disposizioni sono arrivate all’ultimo minuto e abbiamo dovuto adeguarci in collaborazione con i genitori”, ha detto infine la preside Iva Bradaschia Kožul.
Sono stati predisposti due turni anche per la SEI Gelsi. “Purtroppo non c’è stato nulla da fare – ci ha spiega la direttrice Gloria Tijan – in quanto la scuola dispone di una sola entrata e di una rampa di scale che porta ai piani superiori. Si lavorerà con la massima cautela, nel rispetto delle norme epidemiologiche e delle indicazioni ricevute dal Ministero e dalla Città. In teoria è tutto pronto per l’inizio di questo atipico anno scolastico ed eventuali accorgimenti li faremo strada facendo. Le lezioni si svolgeranno dunque in due turni a settimane alterne, l’entrata e l’uscita delle classi si svolgerà a scaglioni ogni dieci minuti. Per attenersi a queste semplici regole, sarà richiesta la massima puntualità da parte degli alunni. Essendo la Gelsi un edificio con classi piuttosto piccole – solo quattro soddisfano del tutto gli standard richiesti – siamo riusciti ugualmente a garantire una distanza minima di 1,5 metri tra gli alunni. Le ore dureranno 35 minuti, per cui il turno pomeridiano terminerà al più tardi alle 18. Il doposcuola verrà organizzato in due gruppi per le prime e seconde classi, e vedremo se sarà possibile organizzarlo poi anche per le terze e quarte, essendo richiesta la presenza di pareti in plexiglass, che dovremo acquistare. Speriamo che il tutto funzioni al meglio e che si riesca a superare le difficoltà già nella prima settimana di lezioni”.
Alla SEI Dolac le lezioni si svolgeranno soltanto al mattino, ci ha comunicato infine la direttrice Dunja Kučan Nikolić, che assieme al corpo docenti è riuscita a organizzare tutto rispettando le richieste indicazioni. “Il lavoro è stato suddiviso in tre gruppi, sezioni, croate, italiane inferiori e italiane superiori, e l’entrata e l’uscita di ogni gruppo avverrà ogni venti minuti. Verrà messo in funzione anche il cortile esterno come seconda entrata. I genitori hanno ricevuto le indicazioni su quando accompagnare e venire a prendere i propri bimbi. Per ora ci sarà il doposcuola per le prime, seconde e terze classi mentre per le quarte ci adegueremo a breve. Quest’anno sarà per tutti una grande sfida, ma con un po’ di buonsenso riusciremo a superare anche questa sfida”.

SMSI, è rientro in classe. Etica e religione online

Alla SMSI di Fiume tutto è pronto per l’inizio delle lezioni. Anche la segnaletica per alunni e docenti

Preparativi in corso per l’inizio di questo nuovo anno scolastico colmo di dubbi e incertezze, anche nella Scuola media superiore italiana di Fiume. Il preside, Michele Scalembra ha illustrato in che modo verranno organizzate le lezioni, tenendo conto delle misure epidemiologiche e delle indicazioni fornite dal del Ministero della scienza e dell’istruzione e dell’Istituto nazionale di salute pubblica, con l’obiettivo di tutelare al meglio alunni e insegnanti.
“Di regola, ed eccezion fatta per le lezioni di informatica e gli opzionali di lingua francese e tedesca dell’indirizzo generale, le lezioni saranno organizzate in maniera tale da mantenere gli alunni nella medesima classe al fine di ridurre i contatti fisici ed evitare gli assembramenti nei corridoi. Le lezioni manterranno la durata di 45 minuti. Gli intervalli di riposo per gli alunni saranno predisposti e adeguati con una durata di 10 minuti dopo il blocco di ore di lezione ovvero per la durata di 5 minuti dopo ogni singola ora di lezione. Quando ciò sarà possibile, le lezioni di cultura fisica e sanitaria si svolgeranno all’aperto. Le lezioni o le attività che includono alunni di classi diverse, nel concreto etica e religione, si terranno online. I dettagli saranno resi noti agli alunni il primo giorno di scuola, mentre ho già avuto modo di parlare con i genitori nel corso di questa settimana”, ha spiegato il preside.
Le aule sono state preparate predisponendo i banchi a dovuta distanza l’uno dall’altro. Motivo per cui gli alunni e gli insegnanti non dovranno indossare la mascherina durante le lezioni. Inoltre, la scuola ha abbastanza spazio per ospitare in un solo turno tutte le classi. Per gli spostamenti, gli alunni dovranno seguire la segnaletica sui muri e sulle porte delle aule. Lunedì, 7 settembre, non ci sarà la tradizionale cerimonia di benvenuto per gli alunni delle prime classi, bensì l’ora del capoclassato. Gli alunni non entreranno a scuola tutti assieme, bensì a gruppetti a distanza di mezz’ora, evitando l’assembramento. Anche in seguito le lezioni avranno inizio in tre orari diversi, mentre tre docenti saranno chiamati a sorveglierare la situazione. L’ingresso a scuola sarà severamente vietato a persone esterne.
«Ci siamo preparati bene»
“L’importante è rientrare in classe. Questa nuova normalità è un esperimento per tutti. Svolgere le lezioni in aula, a queste condizioni, è una sfida per tutti, alunni e insegnanti. Io sono ottimista. Ci siamo preparati molto bene e se tutti si comporteranno in maniera responsabile e con il massimo impegno, sono certo che non ci saranno problemi. L’importante è creare comunque un’atmosfera serena e fare in modo che gli alunni non si sentano oberati dalla situazione. Ci sono tanti fattori che potrebbero incidere negativamente su tutto, ma è difficile in questo momento prevedere come si evolveranno le cose. Lo sapremo meglio fra qualche settimana”, ha affermato Scalembra.
“Nel caso in cui un alunno presentasse sintomi da coronavirus, dovrà rimanere a casa, mentre i genitori saranno tenuti a contattare immediatamente il medico di famiglia e la scuola. Inoltre, se un membro del nucleo familiare dell’alunno presentasse sintomi, anche in quel caso sarà necessario contattare il medico e seguire le indicazioni previste. Se l’allievo dovesse lamentare sintomi mentre si trova a scuola, si agirà secondo protocollo contattando i genitori e il medico scolastico. Qualora l’alunno o i membri del suo nucleo familiare avessero soggiornato nelle zone geografiche a rischio o avessero assistito a grossi assembramenti, avranno l’obbligo di contattare il medico”, ha spiegato infine il preside della SMSI.
Inoltre, alunni e insegnanti dovranno attenersi alle seguenti regole: misurare la temperatura corporea prima di recarsi a scuola, indossare la mascherina negli spazi chiusi, disinfettare mani e calzature all’ingresso della scuola, mantenere una distanza superiore a 1.5 metri, evitare di trattenersi nei corridoi e seguire negli spostamenti la segnaletica affissa sui muri e sulle porte delle aule, disinfettare, o meglio, lavarsi le mani all’ingresso in aula (il disinfettante sarà a disposizione in ogni classe), e infine arieggiare spesso e regolarmente le aule scolastiche.

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