«Fiume ha già intrapreso un nuovo ritmo»

A tutto tondo sui piani per il 2022 con il sindaco Marko Filipović, insediato sei mesi fa dopo 21 anni all’insegna di Vojko Obersnel

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«Fiume ha già intrapreso un nuovo ritmo»

Superato con una certa tranquillità il primo esame con l’approvazione del Bilancio di previsione per il 2022, il sindaco Marko Filipović può pensare alle prossime sfide. Quello del Bilancio è sempre un passaggio delicato nel calendario e di questi tempi l’esito del voto non è mai scontato. Sono passati i tempi in cui l’SDP con gli alleati deteneva una maggioranza schiacciante. Avveniva, per esempio, in quel lontano 2000 in cui l’allora sindaco in carica Slavko Linić lasciò l’incarico per assumerne un altro nel governo di Ivica Račan. Il successore designato, quando non c’era il voto diretto per eleggere il primo cittadino, fu Vojko Obersnel, che occupò il posto fino a pochi mesi fa, fino alle amministrative del maggio scorso. Le elezioni a Fiume sono state le più incerte dall’indipendenza della Croazia e dall’introduzione del sistema pluripartitico.

 

L’erede Marko Filipović, vincitore al ballottaggio con uno scarto sensibile, ha quindi trovato un’intesa con quelli che poi avrebbero eletto la presidente del Consiglio cittadino, Ana Trošelj, e che oggi costituiscono la maggioranza, o presunta tale, che ha votato compatta la proposta del Bilancio. Come inizio non è male. Il primo Bilancio promosso dal Consiglio è un successo. Primo e ultimo, espresso nella valuta nazionale. “È stato il primo, è vero, ma anche l’ultimo calcolato in kune. Il prossimo e quelli successivi saranno in euro e con cifre di circa 7,5 volte inferiori. Scherzi a parte – commenta Filipović –, il Bilancio di previsione è stato approvato dopo una serie di emendamenti e di accordi che hanno preceduto la stesura del documento. La direzione che abbiamo deciso d’intraprendere è chiara. Siamo partiti con la riduzione dell’aliquota dell’addizionale sulla tassa sul reddito dal 15 al 14 per cento. Si tratta di un primo passo che entro la fine del mandato ci porterà ad arrivare al 10 per cento. In media, se le condizioni macroeconomiche ci consentiranno di ridurre l’aliquota, avremo 500 kune all’anno circa in più in tasca”.

Anche se l’allentamento della pressione fiscale in campagna elettorale è stato una delle promesse di tutte le correnti politiche, è mancato un consenso plebiscitario che, in effetti, si manifesta raramente. Anzi, oggi possono venire meno i voti degli alleati.

Dopo sei mesi e dopo avere incassato i voti per il documento di programmazione finanziaria, Filipović può annunciare ciò che succederà l’anno prossimo senza dovere ricorrere al condizionale. È anche consapevole del fatto che l’opposizione, come ha già fatto, non mancherà di utilizzare con ironia o parafrasare il suo slogan elettorale, quello di voler dare alla città un nuovo ritmo. Dove e in che modo lo avvertiremo?

”Il nostro orientamento – spiega Filipović –, ha come obiettivo dare una spinta all’istruzione. Partiamo dagli asili, più precisamente dai nidi d’infanzia. Da 300 bambini non iscritti siamo riusciti a ridurre il loro numero a 120, mentre dall’1 gennaio s’introducono le baby sitter. La Città sovvenzionerà in parte il servizio delle balie, che viene regolato, a sua volta discusso e approvato dal Consiglio cittadino”.

Bodulovo e impianto in Delta

In tema di economia, il sindaco annuncia entro la fine dell’anno prossimo l’inaugurazione della Zona imprenditoriale Bodulovo con l’impianto per la produzione di energia. Tra i progetti più grandi, comunque, ci sono quelli che si ricollegano a Fiume Capitale europea della Cultura 2020. “Gli investimenti nella cultura da terminare sono quello della Biblioteca civica nel complesso dell’ex Benčić con la sistemazione delle aree pubbliche, e quello della nave Galeb, tutto inserito nel Bilancio 2022”.

A Martinkovac cresce a vista d’occhio il nuovo insediamento che viene costruito con il modello POS di edilizia residenziale agevolata. Il Natale 2022 una novantina di famiglie potrebbero trascorrerlo nei nuovi condomini con una vista straordinaria sul Quarnero. Non se lo potranno godere tutti poiché, per quanto vi siano delle agevolazioni, occorre avere delle disponibilità finanziarie importanti per accedervi. “Per far fronte a questo problema, abbiamo individuato nel rione di Krnjevo un’area edificabile per la quale sono in corso le trattative per riscattare una parte del terreno da un privato. Prevediamo 30-40 abitazioni. Successivamente, a febbraio, intendiamo organizzare una riunione in cui capire quali siano le possibilità per costruire alloggi da potere dare in affitto a chi non può permettersi di acquistare un immobile”, annuncia il sindaco pochi giorni dopo l’inizio dei lavori a un altro progetto, imponente da tutti i punti di vista, quello dell’Agglomerazione di Fiume, che prevede lo sviluppo del sistema di smaltimento delle acque reflue con l’ampliamento e la ricostruzione della rete fognaria e la realizzazione del nuovo impianto di depurazione in Delta. Oltre a Fiume, sono coinvolte le amministrazioni locali del circondario. Per un po’ dovremo fare i conti con gli scavi, qualche coda in più nel traffico cittadino, ma si tratta di un’opera destinata alla nostra e alle prossime generazioni. “Si è iniziato, finalmente, dopo tante peripezie dovute alle questioni riguardanti le forniture pubbliche. Stiamo parlando di circa 2 miliardi di kune, IVA inclusa”. Per oggi è prevista, tra l’altro, la firma del contratto con i costruttori cinesi.

Rete ferroviaria

Un altro progetto destinato a risolvere molti problemi, è quello relativo al secondo binario della ferrovia. Sarà indispensabile per le crescenti esigenze nel settore del traffico container, con la costruzione del nuovo terminal in Molo Zagabria, inserendosi allo stesso tempo nel sistema dei trasporti pubblici urbani. Dei permessi e delle licenze si occupa l’HŽ Infrastruktura che, tra l’altro, deve affrontare anche la questione della salvaguardia dei beni culturali, operando assieme al Ministero della Cultura: “La ferrovia attraversa il cuore della città e lungo il suo percorso, oltre 20 chilometri, attraverserà molti rioni. Anche in questo caso si tratterà di lavori molto impegnativi. Al momento ci sono due situazioni da definire lungo il percorso, cioè la stazione di Scoglietto e il passaggio a livello in via Krešimir. Una volta risolti i problemi, l’HŽ Infrastruktura potrà candidare il progetto per attingere i mezzi dai fondi dell’Unione europea. Seguiranno i concorsi. La Città provvede alla pianificazione delle stazioni. Oltre alla Stazione ferroviaria centrale, è praticamente pronta quella in zona Zagrad, all’altezza del Teatro Fenice. Seguiranno le stazioni di Scoglietto, Pećine e Vežica, mentre sul lato opposto c’è già la fermata in prossimità del nuovo centro commerciale Interspar. Seguiranno le stazioni all’altezza del cantiere ‘3. maj’ e del nuovo complesso residenziale nell’area dell’ex fabbrica tessile RIO”.

Strada D403 e terminal bus

La D403, strada in costruzione, è stata concepita principalmente per consentire un collegamento veloce tra il futuro terminal container e la rete autostradale. Ne trarranno dei vantaggi anche i cittadini, soprattutto se si concretizzerà un’altra idea, quella di collegare la D403 al centro, a piazza Žabica. “Alla Rijekaprojekt è stato affidato il compito di studiare il modo per realizzare questo collegamento. Il progetto sarà pronto l’anno prossimo e i mezzi per la sua realizzazione li stanzierà la Port Authority. Si tratta di circa 10 milioni di euro per 1,2 chilometri circa. È un piccolo segmento che porterà grandi benefici nel traffico cittadino. A proposito di strade, siamo in trattativa con l’HAC, l’azienda delle autostrade, affinché si possa procedere con il progetto dell’allacciamento alla tangenziale nel rione di Cosala e con il completamento del nodo di Orehovica. Vorrei che questi due progetti venissero conclusi”.

Due mesi fa circa, al termine di un incontro tra il sindaco e il ministro del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture, Oleg Butković, era stato comunicato che entro la fine dell’anno si sarebbe provveduto a risolvere un problema, un progetto che non ha un’importanza epocale, ma che a qualcuno interessa eccome. Ci riferiamo a via della XIII divisione istriana nel rione di Pećine, dove è particolarmente accentuato il tema del parcheggio. La soluzione consiste nel riservare una delle due corsie per parcheggiare a 45°. Questa strada statale a senso unico ha perso la sua importanza con la costruzione della D404 e quindi una corsia dovrebbe bastare. “Ci sono due soluzioni in questo senso e siamo vicini a quella finale. Occorre tenere conto di vari fattori, in primo luogo della sicurezza e in particolare di quella dei pedoni. Non siamo riusciti ad accordare tutto quest’anno, ma lo faremo all’inizio del prossimo”, ha concluso il sindaco, con il quale riparleremo presto di un altro argomento, proposto e riproposto dall’opposizione, in campagna elettorale e nel Consiglio cittadino. L’autostazione in Žabica? “All’inizio dell’anno apriremo una gara per trovare un partner con cui finanziare l’opera che costerà circa 50 milioni di euro. L’interesse c’è. Ora non anticiperei nulla e nel frattempo prepariamo il concorso per l’assegnazione del progetto”.

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