Fiume ha bisogno di un terminal bus moderno

Gli architetti rivendicano all’unisono la realizzazione del progetto

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Fiume ha bisogno di un terminal bus moderno
Marko Filipović, Srđan Škunca e Silvije Novak. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

La tavola rotonda inerente un’eventuale prossima ricostruzione dell’autostazione Žabica, tenutasi negli spazi dell’Associazione degli architetti alla presenza del primo cittadino del capoluogo quarnerino, Marko Filipović, del capodipartimento per l’urbanistica, Srđan Škunca e dell’architetto Silvije Novak, in rappresentanza dello studio di progettazione 3LHD ha sollevato, tra il pubblico presente in sala, costituito per lo più da addetti ai lavori, una serie di questioni relative al progetto e agli investimenti (e investitori) che lo riguardano. Da rilevare che il pannello di discussione è stato organizzato dalla Società di cui sopra a seguito del grande interesse del pubblico per il progetto, sollecitato dalla pubblicazione, apparsa recentemente sulle pagine web della Città di Fiume, del concorso relativo alla vendita di un terreno sul quale dovrebbe venire costruito il futuro terminal degli autobus, con tutti i contenuti relativi allo stesso, la cui scadenza è prevista per il 6 giugno.

Un progetto ambizioso
Nella sua dettagliata ed esaustiva presentazione, rafforzata in seguito anche dalle considerazioni del capodipartimento, Novak si è soffermato soprattutto sui vantaggi infrastrutturali che il progetto apporterebbe alla rete urbana cittadina, nello specifico di quella del centro di Fiume, come pure sulle strategie di sviluppo del traffico rilevando che “innanzitutto il progetto, realizzato dieci anni fa, deve essere modernizzato. Lo stesso, che prevede anche la costruzione di un garage con 800 posteggi, alleggerirebbe tutta la zona della riva dai veicoli, il cui numero ammonta a circa 400, aprendo nuovi spazi e possibilità. Si tratterebbe, effettivamente, di uno dei primi passi alla “conquista” dell’area portuale, che lentamente inizia ad aprirsi alla città. Essendo circondato da tutti i possibili tipi di traffico, da quello ferroviario a quello stradale e pedonale, la nuova infrastruttura dell’edificio diventerebbe una vera e propria strategia urbana, oltreché un’efficace soluzione architettonica. Al suo interno, inoltre, conterrebbe le necessarie aree commerciali, un terminal degli autobus con 18 binari (o, nel caso si decida di moderare lo stesso, 14), un capiente garage pubblico, gli uffici e le altre strutture necessarie ai piani superiori e una grande sala polifunzionale in luogo del neostrutturato magazzino”, ha spiegato, soffermandosi sui particolari inerenti alla solidità e alla sicurezza della visionaria costruzione”, ha spiegato l’architetto, il cui studio architettonico si è aggiudicato il concorso.
Incalzati dai presenti, non convinti della reale necessità di vendita della zona, Filipović e l’ex sindaco del capoluogo quarnerino, Vojko Obersnel, presente in sala, hanno spiegato che la scelta, seriamente ponderata, è inerente soprattutto all’impossibilità legale di trovare altre efficaci soluzioni legali e alla mancanza di mezzi, da parte della Città, di poterla acquistare. “Abbiamo preso tutte le precauzioni necessarie per assicurare una trattativa valida e utile per Fiume. Non ci resta che attendere il 6 giugno e vedere che cosa succede”, ha affermato in conclusione Filipović.

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