Fiume. Fuga in massa dall’«Energo» alla «GPZ»

Il pacchetto di misure del Governo fissa il tetto al prezzo del gas, ma occorre cambiare distributore

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Fiume. Fuga in massa dall’«Energo» alla «GPZ»
Foto: ZLATKO MAJNARIĆ

Tra le misure decise dal Governo per far fronte alle conseguenze della crisi energetica che ha già fatto schizzare i prezzi di molti generi di largo consumo e servizi, una delle più importanti riguarda proprio l’energia, cioè quella elettrica e il gas naturale. La notizia che i prezzi della corrente e del gas vengano congelati fino al 1.mo aprile ha un po’ tranquillizzato la popolazione. Se per l’energia elettrica tutti gli utenti in Croazia sono nella stessa posizione, per il gas le cose vanno diversamente.

Ci sono delle specificità per quanto riguarda la struttura dei consumatori di gas nell’area distributiva di Fiume e nella Croazia continentale. Per prima cosa, occorre spiegare che c’è una compagnia che fino al 2024 ha il ruolo di distributore di gas come servizio pubblico garantito, a un prezzo stabilito che ora, con il Decreto del Governo Plenković, non potrà venire maggiorato. Accanto all’operatore che si è aggiudicato tramite un concorso questo ruolo di fornitore del servizio pubblico, esistono gli operatori locali che erogano il gas in base a prezzi di mercato. A Fiume la compagnia distributrice (commerciale) è l’”Energo” che fino alla fine di settembre venderà il gas agli utenti a prezzi inferiori a quelli degli altri operatori, compreso quello nazionale per il servizio pubblico, cioè la Gradska plinara Zagreb. Ora, però, l’”Energo” dovrà acquistare il gas sul mercato, dove i prezzi sono saliti alle stelle e per questo motivo, come aveva annunciato già qualche settimane fa il direttore dell’azienda fiumana Sanjin Kirigin, le bollette per le utenze fiumane potrebbero aumentare anche di 5-6 volte.
Nella Croazia continentale soltanto il 3 per cento circa delle utenze ha fruito finora dei servizi erogati dalle compagnie di distribuzione locali. La stragrande maggioranza, pertanto, ha acquistato il gas dalla Gradska plinara Zagreb. A Fiume, la politica dei prezzi e il fatto di avere assicurato quantità sufficienti sul mercato quando i prezzi erano più vantaggiosi, ha convinto buona parte degli utenti ad affidarsi all’”Energo”. L’80 per cento dei consumatori fiumani le bollette finora le ha pagate all’”Energo”.
Cosa succede ora? Succede che c’è una giustificata e comprensibile fuga in massa in direzione della Gradska plinara Zagreb, i cui centralini e casella di posta elettronica sono bloccati. Cambiare operatore è un diritto. Un consumatore può farlo ogni mese, a seconda dei cambiamenti delle tariffe. Anche in questo caso, il passaggio alla GPZ è consentito, come lo è sempre stato, ma tecnicamente è più complicato. L’invito è di inviare la richiesta nel modo più tradizionale, usando i servizi postali. La GPZ, in questi giorni, aveva comunicato di non potere assorbire un numero così grande di utenze, si tratta di decine di migliaia di consumatori. L’HERA, l’Agenzia regolatrice per l’energia, ribadisce che l’operatore nazionale ha l’obbligo tassativo di accogliere tutti. L’importante, a questo punto, è fare pervenire in tempo la richiesta. Ci sono le Poste croate e corrieri vari, per tornare a comunicare come una volta, per via epistolare cartacea. Il prossimo passo sarà l’utilizzo dei piccioni viaggiatori. Nei prossimi giorni scopriremo le novità per gli utenti del riscaldamento a distanza, altro servizio erogato a Fiume dall’”Energo”. L’aliquota dell’IVA, che dovrebbe venire applicata, già ridotta dal 25 al 13 per cento, è scesa al 5 per cento. Il computo dei consumi e del prezzo da pagare come verrà calcolato? Lo scopriremo in una delle prossime puntate, quando ci si sarà adeguati al Decreto del Governo e a tutte le misure che vi sono contenute.

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