Fiume: E.T. stasera arriva in Corso

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Fiume: E.T. stasera arriva in Corso

Uno dei film più amati nella storia del cinema del genere fantasy, verrà trasmesso stasera in Corso, davanti a Palazzo municipale (in caso di pioggia la proiezione si sposterà al Cinema Art), a partire dalle 21.30. Si tratta di E.T – L’extraterrestre, diretto da Steven Spielberg. All’inizio sembrava un movie senza pretese, dal sapore dolciastro, ma con il tempo è diventato un cult e rivederlo fa sempre piacere. È interessante sapere che Spielberg ha girato la gran parte del film tenendo la telecamera ad altezza di bambino per rendere meglio il punto di vista di Elliot. C’è molta Italia in questo film perché il vero papà del simpativo alieno è il suo creatore Carlo Rambaldi (scomparso nel 2012), vincitore di ben tre Oscar per i migliori effetti speciali ideatore anche di altri “mostri” come King Kong e Alien.

E.T. in realtà è un pupazzo meccanizzato con 87 punti di movimento di cui 10 sul volto. In alcune scene fu sostituito da due attori nani. Rambaldi, per il viso di E.T., si è ispirato al muso di un carlino, ai lineamenti di Albert Einstein e a quelli del poeta Carl Sandburg. Per Spielberg E.T. rappresenta una forma di vita a base vegetale e che non ha sesso.

L’infanzia è spesso un fil rouge dei film di Spielberg. In E.T. in particolare, il regista rivive a modo suo il difficile periodo del divorzio dei suoi genitori che affrontò inventandosi un amico alieno immaginario. Nel film E.T. è un “diverso” che, piano piano, si fa voler bene da chi si è dimostrato così curioso e innocente da volerlo conoscere. Questa sensibilità che cresce e lievita nel corso del film fece totalizzare alla pellicola i maggiori incassi della storia fino a quel momento.

In una foresta della California, un gruppo di botanici alieni preleva campioni di vegetazione. Appaiono degli agenti del governo e gli alieni fuggono a bordo della loro nave spaziale, ma involontariamente lasciano indietro uno di loro, abbandonandolo.

Nel frattempo, in una villetta suburbana di Los Angeles, un bambino di nome Elliot (Henry Thomas) t, nove anni, che ha il misterioso padre lontano in Messico per lavoro, trascorre la serata con suo fratello maggiore Michael (Robert MacNaughton) e gli amici di questo, impegnati in una partita a Dungeons & Dragons. Quando esce a ritirare una pizza, Elliott scopre l’alieno, il quale prontamente fugge. Nonostante la famiglia non gli creda, il ragazzo lascia dei dolcetti nella foresta per condurre l’alieno da lui. Una sera l’extraterrestre fa visita a Elliott, consegnandogli i dolcetti, e questo, entusiasta, nasconde l’alieno per non farlo vedere alla famiglia.

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