
“Trasformiamo il parcheggio in Delta in un parco”, è la proposta del PGS in riferimento alla Strategia approvata dal Consiglio cittadino che è sottoposta a dibattito pubblico. Ne hanno parlato ieri Nasrin Štrljić, presidente della sezione fiumana del partito, Ana Trošelj, presidente del Consiglio cittadino e potenziale candidata per il posto di sindaco alle amministrative di maggio e Edvin Liverić-Bassani che si era già espresso in merito alle politiche legate al verde pubblico a Fiume. Il Delta, in particolare il parcheggio, rappresenta un’“isola del caldo”. Vengono chiamate così le aree che tendono a essere caratterizzate da temperature più elevate rispetto alle zone circostanti, principalmente a causa della densità di costruzioni, dell’asfalto e della scarsa vegetazione, che riducono l’effetto di raffreddamento naturale fornito dal verde pubblico. La mancanza di spazi verdi contribuisce a questo fenomeno, poiché le piante e gli alberi aiutano a moderare la temperatura attraverso l’ombreggiamento e la traspirazione.
Il motivo per cui sono stati invitati i media, come ha spiegato Ana Trošelj, è la fase delle consultazioni online tramite le quali i cittadini possono esprimere il loro parere, proprio in questi giorni, sul modo in cui affrontare la carenza di aree verdi in città. Nasrin Štrljić ha aggiunto: “Le politiche verdi ci stanno sempre a cuore e talvolta appaiono come un tema scontato. Attraverso dei sondaggi si è compreso che la mancanza di verde pubblico e la manutenzione insufficiente di quello esistente sono tra le prime osservazioni fatte dai cittadini, oltre, naturalmente, ai servizi comunali. Per questo motivo, noi ci torniamo spesso. Mancano interventi concreti, in primo luogo per la creazione di nuove aree verdi in città. Possiamo intravedere delle soluzioni. Si sta costruendo, per esempio, la nuova autostazione che avrà 800 posti che si aggiungono ai 600 disponibili nell’area centrale del Delta. Questo parcheggio, tra l’altro, è quasi sempre semivuoto. Quindi, il parcheggio esistente in Delta potrebbe venire trasformato in un’oasi verde, tra il Canal morto e la Fiumara. Credo che sia il momento giusto per affrontare la tematica puntando a creare un parco”.
Edvin Liverić-Bassani ha precisato che negli ultimi quindici anni quest’ipotesi veniva già presa in considerazione: “Ci sono stati dei progetti che già nel 2020 avrebbero dovuto venire avviati. A parte 8-9 aceri piantati ungo il Canal morto non è successo nulla. La nascita di un parco potrebbe, in qualche modo, favorire anche la rivitalizzazione di Sušak. Oggi in via Strossmayer, è rimasto aperto un solo negozio. È un’area tagliata fuori dal resto dalla città che potrebbe integrarsi con un parco che vi si troverebbe in mezzo”.
Si è accennato anche alla manutenzione delle aree verdi, affidata alla municipalizzata “Čistoća”, di cui i cittadini si lamentano già da anni. Il PGS propone di istituire un’azienda comunale che si occupi soltanto di questo. Nonostante i mezzi significativi stanziati, che aumentano di anno in anno, le condizioni dei parchi e delle aiuole in città non sono delle migliori”, ha concluso Trošelj.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.