
Ce ne sono sempre di più: avere un cane oggi, più che mai, è diventato normale, frequente, abituale. I trend cambiano e i nostri adorati quadrupedi, capaci di regalarci tanto amore (forse più di chiunque altro) vivono nelle case e negli appartamenti come veri membri della famiglia. Possono entrare in ristoranti e negozi, e anche da noi stanno comparendo sempre più hotel che puntano sull’accoglienza degli animali, dichiarandosi pet-friendly, come già accade nel resto del mondo.
Ed è giusto che sia così, perché senza questa possibilità, molti turisti rinuncerebbero a viaggiare per non dover lasciare il proprio cane a casa. Per questo, una vera meta turistica che ama definirsi tale deve includere non solo alloggi, ma anche ogni forma di libertà di movimento per i cani. Da anni, a Fiume e nei dintorni, sono nate anche le spiagge per cani, aree dedicate per soddisfare sia i nostri amici a quattro zampe sia i loro proprietari. Con l’arrivo di una bella giornata di sole, siamo andati a Cantrida, nei pressi del vecchio (e storico) stadio di calcio, perché proprio sotto di esso si trova una spiaggia per cani. Il nostro obiettivo? Chiedere ai proprietari cosa ne pensano dell’impegno della città nel prendersi cura dei loro animali e del loro benessere.
Il primo incontro è stato con Vanesa e Arnold, accompagnati dal loro bellissimo pastore tedesco di otto mesi, Tenk. Per lui, il primo bagno del 2025: fradicio e scodinzolante, correva attorno a noi rincorrendo il pezzo di legno che i suoi padroni continuavano a lanciargli. “Salta subito in acqua, ma non ci sta a lungo, quindi non credo che possa ammalarsi. Poi, una volta in spiaggia, ci impegniamo ad asciugarlo immediatamente”, racconta Vanesa.
Abbiamo poi chiesto com’è la situazione nei parchi e se ci sono sacchetti per gli escrementi. La risposta, purtroppo, è negativa: “Di solito è tutta buona volontà del padrone, che si porta il sacchetto da casa e pulisce dietro il proprio cane… e a volte anche dietro a quelli degli altri”, aggiunge Vanesa. “Per esempio, noi abbiamo pulito qui la spiaggia perché abbiamo trovato vari rifiuti. Forse li hanno lasciati i gabbiani, o magari i ragazzi che fanno festa nei weekend”.
Alla domanda sulla pulizia dei parchi, dicono di essere abbastanza soddisfatti e che la situazione non è disastrosa. Nel rione di Podmurvice, da cui provengono, esiste un parco dedicato ai cani con percorsi a ostacoli, dietro la chiesa dei Salesiani. Tuttavia, il loro posto preferito resta il mare. E lodano anche il parco di Petrci, vicino a Viškovo, immerso in un grande bosco e ben strutturato: un vero spazio per la ricreazione e le passeggiate con i cani. “Ci vanno poche persone, forse perché ancora non è molto conosciuto”. Secondo loro, la gente reagisce positivamente verso chi possiede un cane. “Alla fine, incuriosiscono tutti e quasi nessuno ha paura. Il nostro cane va d’accordo con tutti, persino con i gatti del nostro condominio”.
Abbiamo poi incontrato Sanja, mentre passeggiava con la sua cagnolina Daisy. “Adora venire in riva al mare e immergersi in acqua anche quando fa freddo. Da un anno a questa parte, è molto incuriosita dai pesci: li osserva dalla riva. Per lei, estate o inverno non fa differenza, entrerà sempre almeno con le zampine”.
Per quanto riguarda i parchi, Sanja non è molto soddisfatta dell’approccio della città. “Non c’è abbastanza verde, di solito si tratta solo di ghiaia. Non c’è nemmeno molta ombra. Se ci spostiamo, ad esempio, a Zagabria, vediamo come dovrebbe essere un parco. E anche se ci sono bidoni per la spazzatura, spesso sono senza sacchetti. Per non parlare di quelli per le deiezioni… Un miraggio!”.
Sanja ha anche lamentato la mancanza di cestini per i rifiuti in generale. “Ora che in alcuni quartieri ci sono i nuovi cassonetti con la chiave, la sporcizia in strada è aumentata. C’è sempre più disordine, e credo che stia diventando un problema. Noi non giriamo molto in città, preferiamo andare a Veglia o qui vicino al mare, dove c’è meno gente. Ho notato che la maggior parte dei proprietari raccoglie gli escrementi, ma i più anziani lo fanno meno, forse perché una volta c’era meno consapevolezza. Però non capisco come mai ci siano ancora così tante ‘bombe’ per terra, soprattutto nelle periferie e nei quartieri lontani dal centro”.
Infine, abbiamo parlato con la signora Mirjana e il suo bassotto Pajki (o Pikey), che ci ha dato un’opinione piuttosto drastica: “Un disastro! Guardate che bel punto: siamo vicino allo stadio, il mare è a due passi, c’è la spiaggia, la possibilità per tutti di fare una passeggiata. Non siamo lontani dal centro, ci sono parcheggi gratuiti e la possibilità di rilassarsi vicino al mare. Ma guardate come è tenuta questa zona! Sembra il Bangladesh! Sacchetti per la spazzatura? O non ci sono o sono di pessima qualità! Appena arriva una bella giornata, qui si riversa tutta la città e i dintorni. E le pattumiere non hanno nemmeno i coperchi, quindi in estate con il caldo… Potete immaginare la puzza! Ci sono tantissimi ratti, enormi, degni di National Geographic! E in piena estate li vedete sdraiati al sole! E poi, sotto il campo da beach volley, ci sono le docce, ma non sappiamo nemmeno se sotto la sabbia ci siano pietre taglienti. Non c’è neanche una ringhiera a cui aggrapparsi… l’ideale per rompersi la testa! E i cestini per la spazzatura? Mancano dappertutto! Spesso raccolgo gli escrementi, miei e degli altri cani, ma poi non so dove buttarli… A volte, dipende dal percorso che scelgo, devo portarmeli fino a casa”.

Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

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