Fiume. Assestamento di Bilancio: timori per la riforma fiscale

Il Collegio del sindaco Marko Filipović annuncia la manovra correttiva da approvare giovedì prossimo al Consiglio cittadino

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Fiume. Assestamento di Bilancio: timori per la riforma fiscale
Il Collegio del sindaco. Foto: RONI BRMALJ

Per ora è ordinaria amministrazione, una serie di manovre “tecniche”, ma tra una settimana si tratterà di una questione politica. Ieri il sindaco Marko Filipović ha proposto l’assestamento del Bilancio di previsione per il 2023, una manovra che di per sé non offre spunti per esprimere delle valutazioni, positive o negative, ma che all’esame di giovedì prossimo, al Consiglio municipale, potrebbe incontrare delle interpretazioni poco favorevoli al primo cittadino. “Ci occupiamo del Bilancio 2023, ma anche delle proiezioni, ancora incerte, per il 2024 e 2025. L’incertezza è dovuta all’annuncio della riforma fiscale che prevede l’abolizione dell’addizionale alla tassa sul reddito, una misura che andrebbe a ridurre di 9 milioni di euro le entrate. Se non vi dovessero essere delle misure per compensare questa cifra, ci troveremo costretti a pianificare dei tagli. Si parla di riforme, ma noi come amministrazione locale non ne siamo informati. In ogni caso, ritengo che il governo abbia degli altri strumenti per attuare degli sgravi fiscali che, in questo caso, andrebbero a penalizzare soprattutto le amministrazioni locali. Noi siamo in prima linea, vicini ai cittadini e ai loro bisogni, mentre il premier sembra avere meno difficoltà a limitare le entrate degli enti locali. Spero che vi siano degli incontri con i rappresentanti del governo per stabilire quelle che saranno le misure di compensazione. I sindaci, non solo quelli SDP, ma anche quelli dell’HDZ, attualmente al potere, si trovano d’accordo sull’idea di trasferire allo Stato le paghe per quanto riguarda gli asili, le unità professionali dei Vigili del fuoco e quelle degli assistenti scolastici. Si tratta di dipendenti che svolgono lo stesso lavoro in tutte le Città della Croazia. In questo modo si eviterebbero anche le “micro migrazioni” dei lavoratori da una Città o Comune all’altro per avere uno stipendio un po’ più alto. Naturalmente, non abbiamo nulla in contrario all’idea di dare più soldi ai cittadini in busta paga. Abbiamo sentito che vi sono delle proposte per quanto riguarda la possibilità da parte egli enti locali di aumentare la tassa sul reddito, ma non ci sono ancora dei punti di riferimento certi. C’è poca chiarezza. Il processo che porta alle riforme fiscali dovrebbe coinvolgere maggiormente gli interessati, in questo caso chi è stato eletto a livello locale. Abbiamo avviato un’iniziativa che va oltre le appartenenze partitiche e all’inizio di giugno ospiteremo a Fiume un incontro con i sindaci delle maggiori Città croate”.

Filipović ha accennato alla gara per la vendita dei punti di commercio al minuto nei mercati cittadini, assegnata alla municipalizzata “Rijeka plus”. La gara riguarda il mercato a Zamet, quello centrale con la pescheria e diversi spazi nei padiglioni.

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