Con il Natale alle porte, la vendita di abeti freschi è iniziata non solo ai Mercati cittadini, ma anche nei centri commerciali e nelle piazze dei vari rioni della città. Soffermandoci sul punto vendita più gettonato, quello di via Verdi, l’offerta di alberi di Natale è abbondante. I vivaisti del Gorski kotar, ma anche quelli dei dintorni di Koprivnica sono a disposizione degli acquirenti per le necessarie informazioni al riguardo. La scelta è ardua e spesso comporta una mezz’ora di tempo per scegliere l’albero giusto. I prezzi sono suppergiù identici a quelli d’anno scorso: si va dai 15 euro in su, precisamente l’abete rosso viene a costare dai 10 ai 15 euro al metro a seconda dell’abbondanza dei rami. Medesimo principio per l’abete del Caucaso, molto simile all’abete bianco, ma a un costo più elevato, si va dai 30 ai 35 euro per un metro, l’abete argentato costa invece 20 euro per metro. In vendita anche alberelli di un metro circa, venduti in vaso, dunque molto ecologici e che potranno essere adoperati negli anni a venire. Il prezzo si aggira tra i 60 e i 70 euro. Gli alberi freschi si potranno acquistare fino al 23 dicembre dalle ore 7 alle 19 e il 24 dicembre dalle ore 7 alle 15.
Oggettistica natalizia sempreverde
Ottima l’offerta di oggettistica natalizia sempreverde. I rami di abete si trovano già a 2 euro. Stesso prezzo per un mazzo di vischio, per il muschio (circa 1 metro quadrato) e i vasetti con il grano verde. Mazzi di grano maturo, simbolo di abbondanza e ricchezza, si trovano a 3 euro. I mazzi di fiori secchi, sapientemente decorati con i colori del Natale, vanno dai 4 ai 17 euro, i centrotavola si trovano dai 15 ai 50 euro, mentre le stelle di Natale vanno dai 4 agli 8 euro. Per quanto riguarda l’offerta standard dei Mercati, tanti gli agrumi in vendita sui banconi, con i mandarini a 2 euro, le clementine a 2,30 euro, le arance a 2-2,50, i limoni, i kiwi e i cachi a 4 euro al chilogrammo. Le mele vengono a costare 2-3 euro, le pere 3,50-5 euro e l’uva 6 euro al chilo. Ci sono poi le zucche, buone per farci delle gustose zuppe, al prezzo di 2 euro, troviamo anche la bietola a 2,50-3 euro, gli spinaci e la bietola rossa a 3 euro, il radicchio rosso e i broccoli a 4 euro, la barbabietola e la cicoria a 4 euro. I crauti si trovano a 3 e la barbabietola a 4 euro.
In Pescheria abbondanza di sardelle vendute a 3 euro mentre il prezzo delle alici è salito a 5 euro, le pataracie si trovano a 7 euro, la razza a 9, i naselli, i moscardini, i moli, le orate e le spigole a 10. Poi i prezzi salgono. Così, i gamberetti sono venduti a 12-15 euro, le orate di mare aperto a 15, le seppie a 16, i rombi a 20, le triglie a 24, i polipi, i calamari e gli scampi a 25, la coda di rospo a 26, il pagro a 35, lo scorfano e il pesce San Pietro a 40 euro. Tra i molluschi troviamo le cozze a 7 euro, le vongole a 12, le capesante e le ostriche a 20 euro al chilo. Per quanto riguarda lo stoccafisso essiccato, comunemente conosciuto come baccalà, il prezzo di questa prelibatezza da gustare alla Vigilia di Natale è salito notevolmente in rapporto all’anno scorso. Il costo di un chilo va dai 37 ai 50 euro, mentre il baccalà già mantecato si aggira sui 25-28 euro per un chilogrammo.
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