Fiori e preghiere in memoria dei defunti

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Fiori e preghiere in memoria dei defunti

A differenza dello scorso anno quando un tiepido sole autunnale accompagnò migliaia di cittadini riversatisi nei cimiteri, questa volta il meteo non è stato per nulla clemente. Tuttavia, malgrado le abbondanti e incessanti piogge, tantissimi fiumani hanno portato ieri il loro omaggio a parenti e amici defunti, celebrando così la festività di Ognissanti. Sin dalle prime ore del mattino c’è stato un lungo e silenzioso pellegrinaggio in tutti i campisanti per raggiungere i sepolcri dei propri cari e ricordarli con un fiore o semplicemente accendendo un cero, e sentirsi così un po’ più vicini a chi non c’è più. Il tutto in rigoroso silenzio, quasi a non volere disturbare il loro eterno riposo. Una tradizione che affonda le sue radici in secoli di storia, ma che ogni anno si rinnova come se fosse la prima volta.

Per rendere più decorose le strutture cimiteriali, nei giorni precedenti gli operatori della municipalizzata Kozala avevano effettuato interventi di manutenzione straordinaria potando le aree verdi, tinteggiando e tirando a lucido i vialetti, oltre che rimuovere rami e altri detriti lasciati dal maltempo degli ultimi giorni.

Sono invece sempre più numerosi coloro che scelgono di recarsi nei cimiteri con un giorno d’anticipo. Un po’ per evitare gli ingorghi e la frenetica ricerca di un parcheggio, un po’ per anticipare l’arrivo della pioggia. Alla vigilia della festa anche le delegazioni delle autorità cittadine e regionali hanno reso omaggio ai defunti deponendo corone di fiori nei cimiteri di Zamet, Tersatto, San Cosimo, Draga, nel Viale dei difensori caduti e dinanzi alla Croce centrale del cimitero di Drenova, nonché ai piedi del monumento in memoria dei combattenti antifascisti e nell’Ossario del cimitero di Cosala.

L’omaggio della SAC «Fratellanza»

Per i connazionali fiumani, un appuntamento ormai divenuto irrinunciabile è quello del concerto del coro della SAC Fratellanza, tradizionalmente impegnata a esibirsi per Ognissanti nel camposanto di Cosala. Il coro misto della Comunità degli Italiani di Fiume, ha reso omaggio ai defunti impreziosendo così una giornata particolarmente sentita, nonostante la pioggia battente. Alcuni membri del gruppo hanno poi acceso dei ceri in ricordo di tutti i fiumani scomparsi, dovunque essi siano sepolti, deponendoli dinanzi l’Ossario centrale. Un’usanza alla quale si attengono in tanti, memori dell’esodo e consci del fatto che ognuno di noi ha qualche parente o amico in giro per il mondo che merita di essere ricordato in questa importante ricorrenza. Sempre nella giornata di ieri, sono state numerose le messe officiate in tutte le parrocchie della città. L’arcivescovo di Fiume, mons. Ivan Devčić, ha celebrato la funzione religiosa nella Chiesa di San Romualdo e Ognissanti, a Cosala, al termine della quale ha guidato la processione verso l’Ossario del cimitero, dove ha celebrato la preghiera di assoluzione impartendo la benedizione delle tombe. Oggi invece, in occasione della commemorazione dei defunti, il console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, prenderà parte alla Santa messa in lingua italiana nella Chiesa di San Romualdo e Ognissanti. Il rito avrà inizio alle ore 15 e vedrà la partecipazione del Coro Fedeli Fiumani.

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