Filipović: «Fiume pronta per l’emergenza profughi»

Situazione delicata per l’Energo, che ha bisogno dell’approvazione del Consiglio cittadino per la concessione della garanzia per un credito di 24 milioni di kune

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Filipović: «Fiume pronta per l’emergenza profughi»

L’ondata di profughi provenienti dall’Ucraina sta investendo l’Europa. La Croazia non è in prima linea, ma di giorno in giorno sale il numero di rifugiati. La parola d’ordine è solidarietà e in questo senso anche Fiume cerca di fare la sua parte. Il Collegio del sindaco Marko Filipović ha approvato ieri una serie di misure a sostegno dei profughi ucraini, in gran parte donne e bambini. Al momento ci sono un’ottantina di persone registrate e assistite dalla Croce rossa, ma in effetti, il numero di rifugiati è decisamente superiore. Si tratta di dati disponibili soltanto alla Questura, mentre gli ottanta a cui si fa riferimento sono quelli che richiedono delle forme di sostegno. Dall’altra parte, in molti si sono arrangiati, disponendo di risorse economiche, affittando appartamenti o trovando delle sistemazioni per conto proprio.

Le misure proposte

L’assessore agli affari sociali, Karla Mušković ha fatto il quadro della situazione e proposito le misure con cui affrontare un’emergenza che, probabilmente, non si esaurirà in tempi brevi: “Si va ben oltre gli ottanta assistiti dalla Croce rossa. Il 7 marzo scorso sono state stabilite a livello nazionale delle misure per tutelare i profughi dall’Ucraina con tutti i diritti che ne conseguono. C’è la tutela sociale, sanitaria, il diritto all’istruzione e altro. Tra i profughi giunti a Fiume ci sono soprattutto donne con bambini piccoli, alcuni anziani e disabili. Ciò che proponiamo è l’accesso gratuito all’alimentazione per i bambini entro un anno d’età attraverso il Consultorio della Casa della salute della Regione litoraneo-montana, la copertura delle rette negli asili e nidi d’infanzia, la merenda, il pranzo, il soggiorno prolungato nelle scuole elementari e il materiale didattico, libri di testo, quaderni e tutto il resto. Infine, proponiamo l’uso gratuito dei mezzi pubblici per tutti i profughi che soggiornano nella nostra Città. Per viaggiare sugli autobus dell’Autotrolej basterà il tesserino che viene rilasciato dalla Questura per i profughi provenienti dall’Ucraina. La proposta è stata accettata dal Collegio e dal sindaco Filipović che ha ribadito la disponibilità nel venire incontro alle esigenze delle persone fuggite dagli orrori della guerra.

Ai più disagiati 200 kune a Pasqua

A Fiume ci sono 420 cittadini che fruiscono dell’assegno mensile destinato a chi percepisce un reddito inferiore a 1.700 kune mensili. Ve ne sono altre 80 che non hanno alcun reddito. Per tutti loro la Città di Fiume introdurrà un assegno di 200 kune. Quest’intervento a favore di chi è, obiettivamente, sotto la soglia di povertà, peserà sul Bilancio con 100.000 kune. “Per queste categorie – ha spiegato Karla Mušković –, nel Bilancio ci sono circa 2 milioni di kune, compresa l’integrazione per Natale”.

Energo, passo delicato

Alla prossima riunione del Consiglio cittadino si discuterà di una questione delicata, cioè della garanzia che la Città dovrebbe approvare all’azienda “Energo” per una serie di interventi per migliorare la qualità del servizio di distribuzione di energia. Il progetto a cui si fa riferimento è stato approvato a livello europeo e dovrebbe venire realizzato entro settembre del 2023. Il progetto ha ottenuto il consenso a livello europeo e comprende la ricostruzione di 7,39 chilometri di condutture per il riscaldamento centralizzato, la costruzione di nuove condutture a Vežica, Vojak, Gornja Vežica, Zamet e Krnjevo e interventi a quattro centrali. L’intero progetto costerebbe 112 milioni di kune. Del totale, poco meno di 84 milioni sono a fondo perduto, erogati dall’Unione europea. L’”Energo” dovrebbe impegnarsi con un credito di 30 milioni. Per 24 milioni la Città si assumerebbe il ruolo di garante, per i rimanenti 6 ci ci penserebbe l’azienda distributrice di gas e riscaldamento. Il credito, ammesso che il Consiglio cittadino lo approvi, verrebbe accordato con l’Erste bank che ha offerto le condizioni migliori. “Spero che nel Consiglio cittadino possa prevalere la ragione e che questa proposta venga accolta. In caso contrario si rischia la revoca dei finanziamenti europei”, ha concluso ieri il sindaco Filipović, che lancia un messaggio ai consiglieri che, in tempi recenti, avevano bocciato un’altra proposta strategica legata al sistema di smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Tassa sui monumenti

”Si prosegue con un buon programma, sospeso a causa della pandemia in cui sono venute meno le entrate che derivano dalla tassa sui monumenti. Abbiamo rinnovato 59 facciate in città – ha spiegato l’assessore alla cultura Ivan Šarar –, e i cittadini devono sapere che ci sono dei limiti. Possiamo finanziare i restauri al massimo con il 50 per cento, con un tetto di 500mila kune, cercando comunque di distribuire le risorse su più edifici, evitando che per uno solo vengano spese tutte le risorse. Nei prossimi due anni disporremo di 5,6 milioni di kune e siamo certi di poter restaurare 10-12 facciate tenendo conto della lista prioritaria. Negli ultimi anni diversi edifici storici hanno riottenuto l’antico splendore.”

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