Eventi meteo estremi: è bene poterli prevedere

Assicurati fondi per i sistemi di monitoraggio e allertamento

0
Eventi meteo estremi: è bene poterli prevedere
I cambiamenti climatici dettano le regole. Foto: RONI BRMALJ

Nemmeno un mese fa siamo stati costretti a rendercene conto. Dopo un’estate segnata da una lunga siccità, tutta l’acqua che mancava da mesi si è rovesciata su Fiume in due giorni. Ci sono stati danni materiali, non ancora quantificati, ma anche una vittima, una persona annegata in pieno centro. È soltanto un esempio, un indizio ben documentato, che i cambiamenti climatici sono una realtà e che dobbiamo saperne affrontare le conseguenze o, se non altro, farci trovare pronti nei momenti in cui veniamo a trovarci in situazioni emergenziali. Ieri si è svolta nella sala delle riunioni dell’edificio che si trova nel complesso della sorgente Zvir, in via dell’Acquedotto, la 2ª Conferenza sull’attuazione del programma attuato in funzione della prevenzione e riduzione dei rischi determinati da situazioni estreme, sempre più frequenti. Per la realizzazione del programma sono stati stanziati 250 milioni di kune, di cui l’85 p.c. erogato dai fondi dell’Unione europea. Non vi sono comprese opere di costruzione, bensì le infrastrutture tecniche, le attrezzature, per monitorare e prevedere le emergenze con un approccio più completo.

Alla Conferenza è intervenuto per primo Andrej Marochini, direttore dell’azienda VIK, nelle vesti di padrone di casa: “Ci troviamo qui, a pochi passi dalla sorgente Zvir, la più importante per la rete idrica locale, con una capacità costante di 1.500 litri al secondo, anche nei periodi di siccità come quello che c’è stato quest’anno. Nonostante ciò, siamo riusciti a garantire il servizio ininterrottamente per tutti gli utenti fiumani, per quelli di otto amministrazioni locali del circondario, nonché per Abbazia e l’isola di Veglia, senza alcuna restrizione”.
Il sindaco Marko FIlipović ha accennato, nel suo intervento, al mega progetto dell’Agglomerazione fiumana, concepito in primo luogo per tutelare le acque sotterranee e il bacino che alimenta le sorgenti da cui attingiamo l’acqua potabile.
Il vicedirettore dell’azienda Hrvatske vode, Valentin Dujmović, ha illustrato il programma che si basa soprattuto sui sistemi di allertamento, con l’installazione di 600 stazioni di rilevamento del livello dei fiumi per disporre in tempo reale di tutti gli elementi per potere agire preventivamente con delle misure di difesa contro eventuali alluvioni.

Attività di prevenzione
Allo stesso tempo, è indispensabile disporre di previsioni attendibili su possibili eventi meteo estremi. Lo ha sottolineato Branka Ivančan Picek, direttrice del DHMZ, Istituto nazionale di meteorologia, che a sua volta ha ribadito la serietà del problema rappresentato dai cambiamenti climatici, riferendosi proprio a ciò che è avvenuto a Fiume, il 28 settembre scorso, con 390 litri di pioggia per m2 in due soli giorni, 288 litri in 24 ore. “Il 2023 è stato, e ne avremo la conferma quando sarà terminato, l’anno con meno pioggia in Croazia da quando vengono effettuati i rilevamenti. A lunghi periodi di siccità succedono eventi meteo estremi. Per questo motivo, con l’installazione di stazioni di rilevamento aggiuntive potremo poterli prevedere e mettere in allarme il sistema di prevenzione”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display