Euro e rincaro dei prezzi: cittadini tra dubbi e incertezze

Gran parte delle persone da noi intervistate in Corso si è detta non favorevole all’introduzione della moneta unica. Con il carovita in molti arrivano a malapena a fine mese

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Euro e rincaro dei prezzi: cittadini tra dubbi e incertezze

Con il 1º gennaio 2023, l’euro diventerà la moneta ufficiale anche in Croazia. Un primo “assaggio” di questo cambiamento è già visibile in alcuni negozi, in particolar modo in quelli d’abbigliamento, che espongono in primo piano il prezzo in euro, mentre l’importo in kune risulta aggiunto in seguito. Un tanto, per abituare sin d’ora i cittadini a pensare in modo diverso e a iniziare a calcolare tutti i prezzi nella nuova valuta. Sarà un cambiamento positivo? Oppure il divario tra le persone agiate e quelle meno abbienti sarà ancora più percepibile? Abbiamo chiesto ai nostri concittadini: euro sì o no? La risposta è ni. Per quanto riguarda, invece, il galoppante aumento dei prezzi, sono tutti d’accordo: si arriva a malapena a fine mese. C’è stato anche chi, volendo mantenere l’anonimato, è risultato piuttosto ironico. “Sinceramente non m’interessa il tema. I prezzi sono aumentati? Non mi riguarda. Perché? Perché ogni mattina il premier Andrej Plenković, una carissima persona, lascia davanti casa mia una cesta piena di generi alimentari, per cui non devo spendere una lipa. Ci pensa lui a noi pensionati. Bravo lui”, ci ha detto il signore in questione, visibilmente divertito. “Non vedo l’ora – ha detto Milivoj, anch’egli con tono sarcastico –. Finalmente avrò una pensione che corrisponderà a 99,99 euro. Non so dove e come arriverò a spendere tutti questi soldi. Scherzi a parte, penso che sarà grave e dovremo contare ogni centesimo. Per quanto riguarda la spesa, compro solo i generi alimentari di base, senza spendere in cose inutili. C’è stato un aumento esagerato di tutti i prodotti e con la mia pensione riesco a malapena a sbarcare il lunario. Sono costretto a trovarmi dei lavoretti per arrotondare”. Dello stesso parere Giuliano: “Per fortuna non devo lavorare come il mio amico, perché ho delle piccole riserve che ho risparmiato. Ora le sto consumando e non dureranno a lungo. Con l’arrivo dell’euro avremo i prezzi uguali a quelli all’estero. Stipendi e pensioni? Forse aumenteranno quando verrà ridotto il numero degli abitanti in un modo o nell’altro, perché il ‘bottino’ verrà diviso tra meno persone”, ha concluso.

Cittadini europei a tutti gli effetti
C’è chi invece non vede l’ora che subentri la moneta unica. “Adesso la situazione è catastrofica. La tassa di soggiorno per i piccoli affittacamere a Veglia è aumentata del 300 per cento. I prezzi sono saliti alle stelle. L’olio ha subito un aumento di oltre il 100 p.c. Per quale motivo? Si tratta di prodotti dello scorso anno, realizzati con le provviste di semi dello scorso anno. Non c’entra niente con la situazione attuale. Un atto criminale. Sono contenta, però, dell’arrivo dell’euro perché finalmente in questo modo potremo dire di essere cittadini europei a tutti gli effetti. Con l’entrata nella Zona euro forse le cose cambieranno in meglio, perché fino ad ora avevamo sempre la scusa di non essere del tutto nell’Unione europea, mentre abbiamo spese e prezzi che superano di gran lunga quelle all’estero. Siamo una delle nazioni più costose e me lo confermano anche i miei ospiti stranieri per i quali, pur avendo dei salari molto più alti dei nostri, hanno dichiarato che la Croazia è molto costosa, anche se i prodotti offerti non sono di prima qualità”, ha detto Anđelka. “Sono pensionata e purtroppo ho dovuto rinunciare a tantissime cose che non sono di prima necessità – ha affermato invece Vladimira –. Per quanto riguarda l’euro sono del parere che la Croazia non sia ancora pronta. Ci vorrebbe un periodo di tre-cinque anni di ‘adeguamento’. Parlando invece dei prezzi in euro nei nostri negozi, non ho notato questo cambiamento, anche perché raramente acquisto prodotti, a parte quelli alimentari”.

Niente lussi
Majda si è detta, invece, abbastanza scettica per quanto riguarda l’introduzione dell’euro. “Non mi rallegra assolutamente l’introduzione delle nuova valuta. Ho paura che in questo modo i prezzi saliranno ulteriormente, mentre le paghe rimarranno uguali o forse scenderanno ulteriormente, dipenderà dal cambio. Non sono sicura del fatto che la popolazione sia entusiasta di quest’evento. Percepisco eccome l’aumento dei prezzi sullo stipendio e tutto sta diventando molto difficile. Visto, però, che nemmeno finora ho potuto permettermi dei lussi o delle spese extra, in questo senso per me non cambierà nulla. Almeno non avrò rimpianti”, ha concluso sorridendo la nostra interlocutrice.

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