Esperienze da vivere e da condividere

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Esperienze da vivere e da condividere

È terminato venerdì scorso il progetto “Open windows of Europe” che ha visto la partecipazione anche della Scuola media superiore italiana di Fiume. Infatti, l’ex Liceo ha ospitato due allievi dell’Educandato statale “Collegio Uccellis” di Udine, che per tre settimane hanno soggiornato presso due famiglie e hanno preso parte a tutte le lezioni e attività assieme ai loro coetanei fiumani. “Il nostro istituto è stato scelto dalla Regione Friuli-Venezia Giulia quale scuola titolare del progetto, assieme ad altre scuole della Regione, come Tolmezzo e Codroipo, e poi abbiamo coinvolto anche quattro scuole straniere: una in Albania, una in Croazia, ovvero Fiume, e due in Austria, mentre sono sei gli istituti coinvolti nel Friuli. La finalità del progetto, giunto alla terza edizione, è quella di unire le scuole europee per implementare l’idea che oltre alla singola scuola in Europa, ci sono anche altre realtà non solo scolastiche, ma anche culturali. Dopo la prima edizione, noi abbiamo voluto continuare questa preziosa collaborazione e abbiamo organizzato lo scambio con un allievo dell’Albania. Poi la Regione, vedendo la nostra determinazione e vocazione internazionale, ha deciso di sovvenzionare il progetto e di cercare altre scuole che potevano essere interessate. Quest’anno abbiamo avuto la fortuna di trovare la SMSI di Fiume che ha aderito con piacere. Il tutto grazie a un nostro ex allievo originario proprio di Fiume. Il preside Michele Scalembra ha subito accolto la proposta e da qui è partito il tutto”, spiega Maddalena Ferraro, coordinatrice del progetto, accompagnata da Zanor Galdino, a nome della dirigente Roberta Bellina.

Un grazie alle famiglie ospitanti

Gli allievi di Udine, ovvero Irene Catalan Nastati e Fabio Chiapolino, sono stati ospiti rispettivamente di Dora Živadinov (IIIm) e Gianluca Carletto (IIIt). “Devo ringraziare le due famiglie per la disponibilità perché non è mai semplice né scontato avere ospiti dei ragazzi per tre settimane. Un grazie anche ai nostri allievi e alle capoclassi, in quanto gli studenti hanno fatto effettivamente parte della classe per tutto questo periodo. Un ringraziamento infine anche alla tutor, la psicologa Tijana Debelić, che li ha seguiti per tutto questo tempo”, ha dichiarato Michele Scalembra, sottolineando che tutti i docenti della SMSI hanno lodato tantissimo gli ospiti.

I fiumani sono aperti e disponibili

Un’esperienza che i ragazzi ricorderanno per sempre. “Vedere e vivere una realtà diversa dalla nostra è stato sicuramente molto interessante ed educativo – spiega Fabio –. Scoprire cosa succede oltre il confine è molto intrigante. Il fatto di essere ospitati dalle famiglie del luogo ci ha permesso di essere ancora più a contatto con la quotidianità dei ragazzi di Fiume. Abbiamo tuttavia saltato le lezioni di lingua croata in quanto impossibilitati a seguirle. Però in compenso abbiamo preparato la nostra presentazione del progetto che verrà illustrata a fine maggio assieme agli allievi di Austria e Albania. Sono stato molto colpito dalla disponibilità e apertura degli abitanti di Fiume”.

Amicizia duratura

Soddisfatta anche Irene. “Una bellissima esperienza grazie alla quale ho potuto conoscere persone nuove e integrarmi in una famiglia che non era la mia. A casa sai che c’è la mamma che prepara tutto. Qua invece dovevo fare io un passo in più. Ma mi sono trovata benissimo nella mia famiglia ‘adottiva’ e abbiamo già accordato di ritrovarci la prossima estate”, ci svela Irene.
Molto contenti anche i padroni di casa che hanno descritto tutto il progetto come un rapporto molto naturale e singolare da vari punti di vista. Non ci sono stati problemi di alcun tipo e l’amicizia nata tra i ragazzi sarà sicuramente duratura. “Siamo diventati grandi amici e durante l’estate ci rivedremo sicuramente”, hanno detto in coro Dora e Gianluca.
I ragazzi hanno infine avuto l’occasione di vedere Kostrena, Abbazia e Tersatto, nonché Pola e le isole Brioni. A fine maggio ci sarà invece lo scambio della visita, quando assieme a tutti gli altri allievi che partecipano al progetto, albanesi e austriaci, si daranno appuntamento a Udine per presentare la loro esperienza e il lavoro svolto.

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