Energo. Aspettando la liberalizzazione

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Energo. Aspettando la liberalizzazione

“Siamo tutti contro una Energo cara”. No, stavolta non si tratta di una nuova campagna rivolta all’ennesimo rincaro della società distributrice dell’energia termica, bensì il nome dell’incontro informale con i giornalisti organizzato ieri dai vertici della stessa Energo. Un’occasione per tracciare un primo bilancio dell’anno che sta volgendo al termine, ma anche per fare il punto sulle attività future. Qualche anno fa scoppiarono diverse manifestazioni di protesta contro i rincari, con la società che finì nell’occhio del ciclone. E anche nell’ultimo periodo è balzata agli onori della cronaca in seguito ai recenti aumenti dei prezzi del gas (1º aprile 2019) e dell’energia (1º novembre 2019), nonché per un nuovo aumento del gas previsto a partire dal prossimo 1º aprile.
“Contrariamente alla percezione dell’opinione pubblica, noi siamo i primi a essere contrari ai rincari – chiarisce il vicedirettore Marko Križanec –. Quello che la gente non sa è che non siamo noi a determinare il prezzo del gas, bensì la Hera (Agenzia regolatrice energetica croata, nda), in base all’andamento del mercato, il che spesso si ripercuote anche su quello dell’energia termica. Tuttavia, a partire dal 1º aprile 2021 verrà completato il processo di liberalizzazione del mercato in Croazia per ciò che riguarda le abitazioni, e a quel punto la Hera non avrà più voce in capitolo. Le polemiche di quel periodo? Evidentemente anche noi abbiamo commesso degli errori nella comunicazione con gli utenti”.
Križanec ha quindi voluto chiarire un altro concetto.
Società commerciale
“La Energo non è una municipalizzata come molti erroneamente pensano, ma una società commerciale. In altre parole, la Città di Fiume, sebbene sia il proprietario di maggioranza, non ci dà un centesimo. Infatti, tutte le nostre spese, come gli stipendi dei dipendenti o la manutenzione dell’infrastruttura, vengono coperte attraverso i nostri ricavi. L’obiettivo è tenere bassi i costi dei servizi che eroghiamo. Perché? Semplicemente perché in caso contrario, una volta attuata la liberalizzazione, rischiamo di non essere più competitivi e quindi di sparire dal mercato”.
Il mantra che ripetono alla Energo è “più siamo e più tutti ci guadagnano”.
“A questo proposito c’è un esempio molto emblematico. Prendiamo il caso degli ‘eševi’ (i cinque grattacieli di Rastočine, nda). Nel febbraio 2018, il mese più freddo dell’anno, la bolletta per i condomini dello Š4 ammontava a 1.783 kune, mentre per i vicini dello Š5 a 1.136. Perché tutta questa differenza? Nel primo soltanto 93 abitazioni erano allacciate alla nostra rete, mentre nel secondo ben 157, ecco perché questi si sono ritrovati con bollette decisamente meno care. Ma è proprio questo il passaggio più difficile, ossia riuscire a spiegare agli amministratori di condominio che conviene a tutti avere quanti più utenti che usufruiscono del nostro servizio”, ha concluso Marko Križanec.

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