Enea Dessardo, nato a Fiume, ma figlio di un’Europa unita

A colloquio con Enea Dessardo, uno dei partecipanti al convegno sull'esodo dedicato a Sergio Sablich

0
Enea Dessardo, nato a Fiume, ma figlio di un’Europa unita
Enea Dessardo. Foto: RONI BRMALJ

“È stato molto bello vedere l’interesse da parte dei partecipanti, tra i quali anche i ragazzi di un Liceo di Firenze, sul tema dell’esodo”. Ha esordito così, Enea Dessardo, vicepresidente dell’Assemblea della Comunità degli Italiani di Palazzo Modello, da noi interpellato al riguardo della sua partecipazione al convegno intitolato “Celebrazione del Giorno del ricordo 2023” – omaggio a Sergio Sablich”, tenutosi lo scorso 9 marzo a Firenze, grazie all’organizzazione dell’Associazione Fiumani Italiani nel Mondo (AFIM-LCFE). L’evento lo ha visto nella veste di relatore, in rappresentanza, appunto del sodalizio fiumano, sul tema “La minoranza italiana di Fiume: progetti e rapporto con i giovani”.

«Esperienza indimenticabile»
“Un’esperienza bellissima e indimenticabile – ha proseguito –. L’idea principale era quella di partire da Sergio Sablich, figlio di fiumani esuli prima a Bolzano e poi a Firenze, per spiegare meglio il significato dell’esodo. Mi è piaciuto tantissimo il fatto che nel corso del convegno, anche se non era previsto, ci sia stato spesso l’intervento del pubblico, che ha voluto partecipare con le proprie testimonianze. Momenti belli e spontanei, che hanno aiutato sicuramente i più giovani a capire il tema. È stato molto toccante sentire anche esperienze brutte in prima persona da parte di due signore del pubblico originarie di Parenzo. Io, dal mio punto di vista, ho voluto raccontare la mia esperienza visto che ho parenti esuli e che ho avuto modo di sentire tante storie da parte di mio nonno. I ragazzi del Liceo sono stati molto presenti e interessati all’argomento. Franco Papetti, presidente dell’AFIM, ha chiesto loro se conoscono Fiume e la sua storia. Tra il pubblico c’è stata una sola persona a rispondere affermativamente. Dato che si trattava di un tema nuovo per loro, hanno posto tantissime domande. Alcuni dei quesiti hanno riguardato il motivo per cui alcune persone, durante l’esodo, avessero deciso di rimanere e altre di andarsene, ma anche questioni più attuali come ad esempio il modo in cui funzionano le scuole italiane in Croazia e la CNI in generale, come pure qual è il sito della Voce del popolo. Inoltre, li ho visti molto contenti di avere di fronte una persona giovane, di 25 anni, che racconta loro gli eventi dal suo punto di vista. Io non sono uno storico e quindi mi sono concentrato su quello che fa la nostra CI al giorno d’oggi anche per i giovani. Ho parlato delle nostre istituzioni, degli asili, delle scuole, della Casa editrice, dei sodalizi del Quarnero e dell’Istria, dell’Unione Italiana e delle attività dedicate ai ragazzi. Ho accennato quindi ai balli di maturità, quelli in maschera che hanno ripreso dopo la pandemia, al Carnevale assieme agli ospiti di Este e a tutti gli eventi che si svolgono in seno al nostro sodalizio. Parte del mio intervento era legato alla mia vita privata, al fatto di essere figlio di fiumani, ma nato da un matrimonio misto, ma anche a Fiume che ho descritto per quella che è: una città multiculturale e multietnica. Infine, ho raccontato loro il mio impegno nel ruolo di vice delegato dei giovani della Croazia in seno all’ONU. Quando mi è stato chiesto quale sia per me la mia Patria, l’Italia o la Croazia, ho risposto l’Europa unita, perché la penso così. Una risposta che ha suscitato grande approvazione da parte dei presenti. È stata davvero una bella esperienza. Reputo che il Convegno sia riuscito appieno dandoci l’opportunità di condividere tante esperienze e far capire ai giovani l’importanza e il significato dell’esodo. È stato innanzitutto un incontro interattivo, in cui ognuno è potuto intervenire liberamente. Sono molto onorato di avere rappresentato la nostra CI e devo dire che l’accoglienza da parte dell’AFIM è stata molto calorosa. Spero di potere dare un seguito a questa collaborazione e di avviarne altre”, ha concluso Enea Dessardo.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display