Elezioni. «Non spezzettare le Regioni»

Il presidente della Regione, Zlatko Komadina, con i consiglieri Damir Pilepić e Leo Pavela, ha ribadito l’idea di fondo

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Elezioni. «Non spezzettare le Regioni»
Leo Pavela, Damir Pilepić e Zlatko Komadina. Foto: RONI BRMALJ

L’anno prossimo i cittadini verranno chiamati alle urne per eleggere i deputati al Sabor, gli europarlamentari e il Presidente della Repubblica. Per quanto riguarda le elezioni politiche, quelle per il rinnovo del Sabor, la questione si fa complicata. Anzi, lo è già con il sistema adottato finora, con dieci circoscrizioni che non garantiscono più la rappresentatività territoriale in modo proporzionale. L’Assemblea della Regione litoraneo-montana ha espresso il proprio parere sulle ipotesi legate alle proposte della nuova Legge elettorale, senza voti contrari e con i soli consiglieri HDZ astenuti. Ieri si sono rivolti ai media il presidente della Regione Zlatko Komadina e i consiglieri Damir Pilepić del PGS e Leo Pavela eletto nella lista del MOST. Le conclusioni dell’Assemblea verrano inoltrate al governo, come tentativo di prendere parte a un dibattito pubblico sulla materia. “Già lo scorso anno il Partito socialdemocratico aveva inviato una proposta della Legge elettorale che non è ancora stata presa in considerazione e non è stata inserita nel procedimento parlamentare”, ha commentato Komadina. Ci sono delle differenze, delle sfumature, tra le proposte che si sono sentite all’Assemblea regionale, ma l’idea di fondo è quella di non spezzettare la Regione in più circoscrizioni, cioè di inserirla integralmente, da sola o con altre Regioni, in una circoscrizione elettorale. “La proposta dell’SDP, finora ignorata – ha aggiunto Komadina –, prevede sei circoscrizioni e non dieci. C’è un gruppo di lavoro che invita tutti a partecipare al dibattito pubblico, per cui non dovrebbe stupire il fatto che l’Assemblea della nostra Regione sia uscita con delle proprie proposte”.

Il quadro demografico è cambiato e l’attuale assetto premia certe e penalizza altre aree del Paese, motivo per il quale la Corte costituzionale lo scorso febbraio ha abolito la Legge sulle circoscrizioni elettorali. La Corte aveva indicato la necessità di cambiarla già nel 2010. A Komadina è stata posta la domanda sui motivi per i quali il governo a guida SDP non aveva reagito allora. “Sono d’accordo su queste constatazioni. Avremmo dovuto farlo, ma non l’abbiamo fatto”.
Damir Pilepić ha precisato che il PGS ha presentato un emendamento alla sessione dell’Assemblea regionale che prevederebbe, tra l’altro, la riduzione dagli attuali 151 a 131 il numero dei deputati in Parlamento: “Ciò fa riferimento all’andamento demografico e la Costituzione a sua volta consente di avere un numero di deputati tra 100 e 160. Qui siamo a metà strada”. Pavela ha ripresentato una cartina con la propria idea di quelle che dovrebbero essere le nuove circoscrizioni, ma si è consapevoli che, alla fine, passerà la proposta delle strutture al potere a cui basterà la maggioranza assoluta, 50 per cento più un voto, e non quella di due terzi per varare una nuova Legge.

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