Elementare di Hreljin. Una giornata storica

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Elementare di Hreljin. Una giornata storica

A una quarantina d’anni dal primo progetto, mai realizzato, è stata inaugurata ieri la palestra della Scuola elementare di Hreljin, la cui opera di edificazione è stata finanziata con 18,5 milioni di kune dalla Città di Buccari e con 1,5 milioni dalla Regione litoraneo-montana. Il progetto ha incluso pure la realizzazione di tre aule, di un campo sportivo esterno e di una piazza.
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“Questa è una giornata storica per Hreljin, la Città di Buccari, la Regione, la Croazia e il sistema scolastico croato – ha dichiarato il direttore della scuola, Zoran Pavletić, durante la cerimonia d’apertura della struttura –. Si tratta di un edificio che avrà un impatto favorevole sui cambiamenti positivi nelle interazioni umane. L’istruzione scolastica sul territorio di Hreljin risale al 1853, anno in cui nella casa del sarto Franjo Vidas venne aperta una scuola popolare. Nel 1863, l’istituto scolastico venne trasferito nella casa dell’imprenditore Galović, più benestante di Vidas. Con l’aumento del numero di bambini nella zona, venne avviata l’opera di edificazione di una sede scolastica, finanziata grazie ai contributi degli abitanti, che venne inaugurata nel 1874. Nel 1964 venne completato l’intervento di ampliamento dell’antica sede scolastica“, ha ricordato Pavletić, il quale ha voluto ringraziare il sindaco di Buccari, Tomislav Klarić, e i suoi collaboratori per avere realizzato il progetto che per decenni se ne stava chiuso in un cassetto.
Lavori completati in tempo record
“I lavori sono stati avviati il 15 febbraio 2017 e sono stati completati in tempo record dall’impresa GP Krk e dai suoi validi operai che hanno lavorato sodo senza badare alla bora, alla pioggia, al freddo e al caldo – ha rilevato il direttore –. Voglio esprimere la mia gratitudine anche alla Regione litoraneo-montana che ha messo a disposizione 1,5 milioni di kune per l’attrezzatura della palestra e delle tre nuove aule ed elogiare i dipendenti della scuola che si sono impegnati affinché le lezioni andassero avanti anche in condizioni difficili, durante l’opera di edificazione della palestra”, ha puntualizzato Pavletić, aggiungendo che la scuola conta 232 alunni suddivisi in 13 classi e 37 dipendenti, di cui 26 insegnanti.
Oltre alla sede di Hreljin, la scuola opera pure in due sedi dislocate, a Praputnjak e Zlobin. “Proprio grazie alla nuova palestra, negli ultimi dieci giorni il numero di alunni nella nostra scuola è aumentato di 16. Serve anche aggiungere che, grazie al supporto della Città di Buccari, quest’anno abbiamo potuto introdurre pure il doposcuola. Inoltre, grazie alle tre nuove aule, la scuola lavora soltanto nel turno mattutino, per cui abbiamo raggiunto un importante standard pedagogico. Questa palestra non sarà utile soltanto agli alunni, bensì deve essere un luogo di promozione di uno stile di vita sano”, ha osservato Pavletić, concludendo che il futuro della Croazia sta nella politica che investe nell’educazione e nell’istruzione.
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I bambini la motivazione primaria

Il sindaco di Buccari e deputato al Sabor, Tomislav Klarić, si è detto onorato di avere potuto realizzare un progetto che Hreljin attendeva da quarant’anni. “I bambini erano la nostra motivazione primaria quando ci siamo imbarcati in questo progetto – ha osservato –. Tutto è stato fatto in tempi brevi, dalla stesura del progetto architettonico, all’espletamento delle pratiche giuridiche e burocratiche, fino alla scelta dell’esecutore dei lavori. Sono molto legato a questa palestra, per cui vorrei ringraziare i miei collaboratori per il lavoro svolto. Sono convinto che ogni soldo investito nei nostri bambini è un investimento nel futuro”, ha dichiarato Klarić, il quale ha voluto pure ringraziare la Regione per il contributo fornito.
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Il presidente della Regione, Zlatko Komadina, ha ricordato che nel 2002 è stata varata la legge in seguito alla quale tutte le Case dello studente e le scuole in Regione, salvo quelle elementari nelle Città più grandi, sono diventate di competenza dell’amministrazione regionale. “Si tratta di più di 70 scuole che abbiamo l’obbligo di ristrutturare e attrezzare – ha rilevato Komadina –. Al fine di offrire a tutti i nostri bambini e ragazzi delle condizioni di studio adeguate, portiamo avanti da diversi anni un programma di rinnovo, costruzione e ampliamento delle sedi scolastiche in tutta la Regione. Tra pochi giorni è in programma l’apertura di una nuova scuola a Veglia, come pure a Čavle e a Marinići, mentre a Buccari è stata avviata la costruzione della palestra dell’Istituto nautico. Tra poco inizieranno pure i lavori di ricostruzione delle Scuole elementari di Jelenje e Dražice. Finora abbiamo costruito o appoggiato finanziariamente la costruzione di dieci palestre“, ha concluso Komadina.
Dopo la benedizione del parroco Marko Šarić, la cerimonia è proseguita con il taglio del nastro, che è stato affidato all’alunno della generazione 2017/2018, Mario Ružić, alla presenza di Komadina, del sindaco Klarić e del direttore della scuola Pavletić. L’evento si è concluso con uno spettacolo che ha visto in veste di protagonisti gli alunni della scuola.
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