Duomo, un’autentica perla da tutelare

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Duomo, un’autentica perla da tutelare

Si sono conclusi di recente i lavori di restauro delle ultime due cappelle della navata meridionale della chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria (Duomo), per cui sono stati finalmente tolti i ponteggi protettivi da questa parte della chiesa. È stata questa l’occasione ideale per la presentazione dell’impegnativo lavoro di restauro svolto nella prima chiesa parrocchiale di Fiume, il cui valore artistico-culturale è stato illustrato dallo storico dell’arte, Damir Tulić, a capo del Dipartimento di storia dell’arte nella Facoltà di Filosofia dell’Università degli studi di Fiume, stando al quale la chiesa dell’Assunzione è un’autentica perla non soltanto del capoluogo quarnerino, bensì di tutta la Regione litoraneo-montana e dell’Arcidiocesi di Fiume.

“Nella navata meridionale della chiesa sono stati portati a termine i lavori di restauro delle decorazioni pittoriche nelle cappelle, che sono complessivamente quattro – ha esordito lo storico dell’arte –. Vorrei innanzitutto precisare che questa chiesa vanta undici altari marmorei, per cui occupa un posto particolare nella nostra città, ma anche fuori dai suoi confini – e numerose sculture marmoree che sono state sottoposte a un intervento di pulitura. Le ultime due cappelle sottoposte a restauro sono quelle della Santa Croce e di San Giovanni Battista, mentre negli anni precedenti sono stati completati i lavori alle cappelle del Sacro Cuore di Gesù (originariamente intitolata alla Beata Vergine Maria del Carmine) e del Santissimo Sacramento. Tutti questi altari sono stati sottoposti a un intervento di pulitura e di riparazione, mentre sulle pareti sono state sottoposte a un intervento di restauro le decorazioni pittoriche. Gli altari risalgono al periodo tra gli anni 1720 e 1740 e sono stati realizzati da diversi scultori attivi a Fiume in quell’epoca, tra i quali il più importante era Antonio Michelazzi, il quale diede lustro alla città nel XVIII secolo rendendola nota e apprezzata. Infatti, a Fiume si potevano commissionare altari e sculture marmoree di alta qualità”, ha puntualizzato Tulić.

Il restauro del 1932

Facendo riferimento alle decorazioni pittoriche, Tulić ha rilevato che nel 1932 venne avviato un complesso intervento di restauro dell’intera chiesa, mentre l’allora parroco mons. Luigi Maria Torcoletti aveva concordato la realizzazione delle decorazioni pittoriche con il pittore accademico Augusto Pagliarini di Ferrara.
“Finora non erano noti molti dati relativi a queste decorazioni, ma grazie agli studenti di storia dell’arte Mario Pintarić e Marin Bolić è stata rinvenuta la completa documentazione relativa a questo intervento. È noto il suo costo, il perché della scelta di questa iconografia e dell’esecutore dei lavori – ha precisato Tulić –. L’Arcidiocesi di Fiume si prende cura di questo monumento e il restauro è essenziale per la salvaguardia del nostro patrimonio, ma bisogna ribadire che senza la sua presentazione scientifica, della quale sono incaricati gli esperti della Facoltà di Filosofia, noi otteniamo soltanto la metà della verità, per così dire. Soltanto tramite l’analisi scientifica è possibile conoscere il valore e l’importanza del patrimonio storico-culturale. Questo è un monumento di eccezionale valore, ma non tutti i cittadini sono consapevoli di questo fatto”, ha concluso lo storico dell’arte.

Servono altri interventi

Željko Bistrović dell’Istituto di conservazione dei beni storico-culturali di Fiume si è concentrato sugli interventi che dovranno essere portati avanti in futuro per portare l’edificio allo stato ottimale. “Nel 2008 è stato concluso un intervento di restauro nell’ambito del quale la struttura è stata risanata staticamente, è stato sottoposto a un’opera d’assetto il circondario della chiesa e sostituito il tetto – ha rilevato Bistrović –. L’anno scorso, invece, erano iniziati i lavori alle prime due cappelle della navata meridionale. Uno dei problemi erano le infiltrazioni d’acqua dal tetto, che dovrà essere riparato dal momento che non è stato fatto a regola d’arte. I restauratori avevano pure pulito gli altari, ma qui si tratta soltanto di un intervento in superficie. Infatti, gli altari hanno bisogno di un’opera di conservazione in quanto in diversi punti si stanno staccando pezzi e sono anche presenti problemi di statica. Credo che le 400mila kune ottenute dal Ministero della Cultura e investite nel restauro della navata meridionale (200mila kune l’anno scorso e altre 200mila quest’anno, nda), abbiano dato i loro frutti”, ha concluso Bistrović.
Bisogna ricordare che anche la Regione litoraneo-montana ha donato 100mila kune per l’opera di restauro della chiesa, mentre l’Arcidiocesi di Fiume ha assicurato i ponteggi.
Il parroco, mons. Sanjin Francetić ha dichiarato che la chiesa dell’Assunzione desidera prepararsi bene per il 2020 (anno in cui Fiume diventerà Capitale europea della cultura, nda), per potere presentare degnamente il ricco patrimonio storico-culturale della città.

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Un museo nella chiesa

“Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno investito il loro sapere nell’opera di restauro della chiesa. Io come parroco posso volere fare qualcosa per smuovere le acque, ma non sono un esperto, per cui devo affidarmi agli specialisti nel campo – ha sottolineato Francetić –. È necessario fare ancora molte cose, soprattutto per proteggere gli altari. Un grande problema sono le infiltrazioni d’acqua“, ha osservato il parroco, il quale ha riferito che i ponteggi protettivi presenti ancora nella navata centrale e in quella settentrionale sono stati sistemati addirittura 27 anni fa per proteggere i cittadini da eventuali cadute di intonaco, visto il pessimo stato in cui si trovava la struttura. “Uno dei piani legati a questa chiesa è l’apertura di un piccolo museo nel quale esporre i preziosi oggetti che sono qui custoditi”, ha annunciato il parroco, esprimendo il suo rammarico per lo scarso coinvolgimento della Città di Fiume nell’intervento di recupero della chiesa.
Nel mese di giugno si pianifica di smantellare i ponteggi protettivi in tutta la chiesa, mentre in autunno dovrebbero iniziare i lavori di restauro nella navata settentrionale. Al concorso bandito dalla Città di Fiume è stata candidata l’opera di restauro di sei preziosi reliquiari risalenti al XVIII secolo, che saranno messi in mostra sull’altare principale dopo il restauro. La Città cofinanzia il loro restauro con la somma di 30mila kune, il che è sufficiente per l’intervento su due dei sei reliquiari.

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