
Il numero dei bambini con difficoltà nello sviluppo è in aumento. Si stima che ogni anno in Croazia nascano circa quattromila bambini a rischio di deviazioni di sviluppo e, in base ai dati dell’Istituto nazionale per l’assicurazione sanitaria, nel Paese ci sono oltre 30mila bambini con disabilità e gravi difficoltà di sviluppo, i quali hanno spesso bisogno di un intervento sin dalla più tenera età. Purtroppo, i servizi di intervento precoce che potrebbero aiutarli non sono sempre tempestivi e ugualmente disponibili per tutti coloro che ne hanno bisogno. La disponibilità degli stessi dipende anche dall’area in cui il bambino cresce, dal numero adeguato di specialisti, nonché dal livello di cooperazione tra specialisti di diversi profili. Per questo motivo ci sono sempre più enti privati che cercano di venire incontro alle famiglie con servizi di logopedia, fisiatria, ma anche con spazi in cui i bimbi possono sviluppare meglio i cinque sensi. A questo proposito, a Volosca è stata inaugurata di recente una sala multisensoriale dedicata ai bambini con difficoltà nello sviluppo di età compresa tra i 6 mesi e i 7 anni. La titolare Lea Žulić, master in educazione prescolare, ha deciso di offrire un servizio che finora non esisteva a livello nazionale.
“Ho lavorato per alcuni anni in un asilo e ho esperienza nel lavoro con i bambini che hanno necessità particolari visto che per diversi anni ho fatto volontariato con loro. L’idea di inaugurare una sala sensoriale nasce dal fatto che in Croazia esistono pochissime strutture di questo tipo dedicate ai bambini con difficoltà nello sviluppo. Allo stesso tempo non volevo che uno spazio del genere venisse limitato a chi ha dei problemi, bensì che possa venire usufruito da tutti i bambini interessati. La sala multisensoriale è divisa in due parti, ossia la stanza chiara e quella buia. Nella prima i bambini possono trovare contenuti per lo sviluppo cognitivo, sensoriale, motorio, linguistico. Sono particolarmente fiera della stanza Snoezelen, o stanza buia, dove attraverso la stimolazione multisensoriale, è possibile supportare e facilitare la comunicazione di persone con autismo e varie difficoltà dello sviluppo. Viene usata per lo più per calmare i bambini, per rilassarli e per aiutarli ad avere maggior fiducia in sé stessi”, ci ha spiegato Lea.

Foto: ŽELJKO JERNEIĆ
Come funziona la sala?
“I genitori possono prendere un abbonamento giornaliero o mensile e trascorrere 45 minuti assieme ai loro bambini in entrambe le stanze. Lo stesso vale per eventuali collaboratori esterni che desiderano effettuare la loro terapia con i bambini all’interno del nostro spazio. Ci stiamo organizzando anche per offrire la biblioterapia, mentre il mio intento è potere un giorno fruire anche di un piccolo gruppo con cui lavorare autonomamente senza la presenza dei genitori. Per il momento abbiamo molte richieste per bambini aventi meno di un anno, motivo per il quale ci sarebbero tre gruppi: fino a un anno di età, da 1 a 3 anni e poi i prescolari. Non appena avrò terminato gli studi per pedagogo sensoriale potrò lavorare con ogni bambino singolarmente”.
A quali problemi in particolare sono adatte sale di questo tipo?
“Sono ottime per i bambini che hanno disturbi dello spettro dell’autismo, disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività (ADHD), difficoltà linguistiche. Tutti questi contenuti che vengono offerti nella sala possono risultare d’aiuto in modo didattico a ogni singolo senso”.
La stanza buia è molto colorata e piena di lucine e suoni molto rilassanti. Qual è il segreto di questo spazio?
“La stanza multisensoriale nasce come ambiente progettato per il benessere, prodotto dalla stimolazione dei 5 sensi in maniera controllata. La teoria sulla quale si basa la progettazione di tale stanza, rientra nel Metodo Snoezelen, volto a sviluppare la percezione in pazienti con disabilità intellettive. Oltre all’impiego di effetti luminosi, colori, suoni, musiche rilassanti e profumi, troviamo il tubo a bolle, molto rilassante, fibre ottiche, pavimento e soffitto multicolore, superfici ‘tattili’ e a breve dovrebbe arrivare anche un proiettore. Una volta che il bambino si sente rilassato può accedere alla stanza ‘chiara’ e lavorare su altri sensi e sulle abilità motorie. Spero che in questo spazio potranno venir effettiate in futuro delle ricerche che poi presenterò anche alla Facoltà per far capire l’importanza di spazi simili”.

Foto: ŽELJKO JERNEIĆ
L’intero materiale didattico è particolare. Dove viene acquistato?
“Il Paese che produce maggiormente questo materiale è la Gran Bretagna, anche se fortunatamente c’è una ditta nel Comune di Viškovo che importa gran parte dello stesso”.
Ha fruito di sussidi per poter inaugurare questo spazio?
“Ho ottenuto sussidi da parte dell’Ufficio di collocamento per quanto riguarda l’autoimpiego, poi dalla Città di Abbazia e dalla Regione litoraneo-montana per quanto concerne l’apertura di una nuova attività artigianale”.

Foto: ŽELJKO JERNEIĆ
L’interesse esiste?
“Siamo aperti da una settimana e abbiamo già avuto i primi ospiti che si sono dimostrati molto interessati e che una volta terminati i 45 minuti non volevano abbandonare lo spazio, il che mi rende particolarmente soddisfatta perché significa che siamo sulla buona strada. Sono felice che lo spazio sia stato inaugurato a Volosca in quanto di solito si deve viaggiare fino a Fiume per terapie varie e quindi anche i genitori sono molto contenti. Devo dire che ci sono sempre più bambini con problemi anche perché c’è un uso esagerato di telefonini e tablet che portano poi a difficoltà anche per quanto riguarda la lingua”, ha concluso Lea Žulić.
Per informazioni si può telefonare allo 091 272 6164 o inviare una mail a [email protected].

Foto: ŽELJKO JERNEIĆ
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