Donatori. La missione è aiutare

Premiate a livello regionale le persone che hanno raggiunto un numero ragguardevole di donazioni di sangue. Tra i laureati, anche il nostro giornalista Lucio Vidotto con le sue 150 dosi

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Donatori. La missione è aiutare

L’atto umano del donare il sangue è un gesto il cui valore non può venire descritto a parole. Nella nostra Regione sono tantissimi i donatori i quali, senza pensarci due volte, sono pronti a stendere il braccio per aiutare il prossimo, soprattutto quando le esigenze lo richiedono e gli appelli per la carenza di sangue negli ospedali si susseguono a frequenza quotidiana. Per ringraziarli del loro altruismo, la Regione litoraneo-montana, nella ricorrenza del 25 ottobre, Giornata nazionale dei donatori di sangue, organizza tradizionalmente un incontro con i pluridonatori che hanno donato per 55, 75 per le donne, 125 e 150 volte per gli uomini, per ringraziarli di quanto stanno facendo per aiutare il prossimo.

 

Nella Sala dei Marmi di Palazzo del governo i donatori, giunti dalle varie località della Regione, sono stati ricevuti dal presidente della Regione litoraneo- montana, Zlatko Komadina, affiancato dalla capodipartimento per le politiche sociali e i giovani, Dragica Marač. Non sono potute mancare la presidente e la direttrice della Croce rossa regionale, rispettivamente Karin Kuljanić e Vesna Čavar.

“La nostra gente è speciale e ha un grande cuore – ha detto Komadina –. Siamo noi a dovere ringraziare voi per questo vostro gesto che rappresenta un grande atto di umanità. So che le esigenze sono tante, motivo per cui a livello di Paese dovrebbe esistere un programma di benefici per questa categoria così speciale, dalla concessione di giornate libere, all’organizzazione di varie iniziative volte a offrire un ringraziamento più incisivo a tutti i donatori”.

”In questo giorno così speciale, noi celebriamo l’altruismo, l’umanità e i valori che voi state impartendo alla tutta la popolazione – ha detto Karin Kuljanić –. La maggior parte delle persone può diventare donatore di sangue, liquido che vale vita e che non può venire creato in laboratorio. Tutti noi siamo dei potenziali fruitori dei servizi sanitari e perciò il vostro contribuito è impagabile, unico ed eroico”, ha aggiunto.

Famiglia di pluridonatori

I laureati di quest’anno – a cui sono stati consegnati una targa ricordo realizzata in vetro di Murano, un orologio da polso e, al gentil sesso, un mazzo di fiori –, sono Jasenka Popović, Anica Šestak Jureša, Ardena Grković, Milena Levicky e Stela Pezić-Mišović che hanno donato il sangue 55 volte; Luciana Uremović con le sue 75 donazioni; Berislav Manestar, Mladen Farkaš, Milivoj Srdoč, Boris Stopinšek, Ratko Dukić, Velibor Batinić, Robert Dobovičnik, Zvonimir Iskra, Zoran Ivančević, Drago Marušić, Milan Trbović e Milivoj Zoričić arrivati a ben 125 donazioni; Siniša Tomašić, Želimir Mihalić e il connazionale Lucio Vidotto, giornalista del nostro quotidiano, che hanno donato il sangue 150 volte.

Luciana Uremović premiata per le sue 75 donazioni

Lucio Vidotto, classe 1966, che proviene da una famiglia di pluridonatori, ha ringraziato a nome di tutti i laureati presenti. “Dapprima, porgo i complimenti a tutti noi. Seppure una parte delle nostre agevolazioni siano state cancellate, la nostra missione di donatori non s’arresterà certo qui. Continueremo fino a quando la salute o i raggiunti limiti d’età ce lo permetteranno, senza chiedere nulla in cambio. Ringrazio la Regione e la Croce rossa per il supporto e perché ogni anno ricordano quest’anniversario e si mobilitano per coinvolgere nella donazione anche le giovani generazioni”, ha detto Vidotto.

Il nostro giornalista Lucio Vidotto (150 donazioni)

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