Domagoj Tramontana: «Un referendum per decidere sulla quota di Abbazia in seno a LRH»

Il colosso alberghiero privato sarà una delle questioni che intende affrontare il candidato HDZ a sindaco del capoluogo liburnico

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Domagoj Tramontana: «Un referendum per decidere sulla quota di Abbazia in seno a LRH»
Domagoj Tramontana. Foto: RONI BRMALJ

Durante lo scorso mandato è stato sicuramente tra i più attivi nel Consiglio cittadino di Abbazia. Domagoj Tramontana è il candidato dell’HDZ a sindaco di Abbazia. Venne eletto, quattro anni fa attraverso una lista civica, mentre nel luglio dello scorso anno aveva deciso di dimettersi da capogruppo e di aggregarsi all’HDZ assieme a un’altra collega, Vera Aničić. Comunque, come ci ha spiegato lui stesso durante quest’intervista, la tessera dell’HDZ ce l’ha dal 2006. Vive nella frazione di Ica, “patria” dei nonni, con la moglie e due figlie. È molto presente nella vita sociale, come allenatore e presidente del club di calcetto Gorovo, è stato presidente del Rotary, membro della Matica Hrvatska, della Cattedra ciacava… “Questa candidatura – ci ha detto –, è soltanto la continuazione del mio impegno politico e sociale in città”.

Un sindaco in carica, ricandidandosi, può elencare ciò che ha fatto e ciò che intende fare in un eventuale secondo mandato. A chi ci prova la prima volta non resta che parlare di ciò che il primo cittadino uscente non avrebbe fatto, ma anche dei piani per il futuro, qualora dovesse venire eletto. “Il motivo per cui ho deciso di candidarmi è il fatto che nello scorso mandato non è stato fatto nulla. Sono stati verniciati dei campi gioco, mentre i progetti realizzati erano stati avviati nel mandato precedente, come il parcheggio del cimitero e la rimessa pubblica Gorovo, che è in costruzione. Non direi proprio che si tratti di progetti del sindaco Fernando Kirigin. Il nostro impegno non riguarderà soltanto i grandi progetti, come la piazza e la spiaggia in Slatina, luoghi che fanno parte dell’immagine di Abbazia e a cui i cittadini sono particolarmente interessati. Lo sono anche per l’impianto di compostaggio e l’isola ecologica per raccogliere i rifiuti da costruzione, strutture di cui non disponiamo”.
Quando si parla di andamento demografico, Abbazia condivide le sorti di gran parte del Paese. L’HDZ, con il suo candidato sindaco, vuole occuparsene: “Di anno in anno cala il numero di abitanti ed è nostro dovere creare una città a misura d’uomo. Pertanto, partiamo da un aumento degli importi per i nascituri, da condizioni migliori negli asili, fino all’introduzione della scuola a tempo pieno. Non vorrei che ciò venisse interpretato in un contesto negativo. Rimanere a scuola a tempo pieno significa poter sbrigare tutti i compiti per poi avere tempo libero arrivati a casa, per stare con i genitori e per giocare. Costruiremo dei nuovi parchi giochi, moderni e multifunzionali, che non siano noiosi per chi li frequenta. Allo stesso tempo, intendiamo investire nelle strutture sportive anche in funzione delle attività ricreative”.
I temi a cui i cittadini sono particolarmente sensibili sono quelli legati alla sfera degli affari comunali: “Tra le prime cose che intendiamo fare, ci sono gli interventi per rendere più veloce e scorrevole la circolazione sulla Nova cesta. Proponiamo delle rotatorie in alcuni punti cruciali. Inoltre, prevediamo di investire nel verde pubblico e nella manutenzione delle aree pubbliche, che siano pulite come lo sono state in passato”, ha commentato Tramontana.
Gli alberghi sono un simbolo di Abbazia. Ne hanno segnato la storia. La più grande casa alberghiera in quest’area è la Liburnia Riviera Hoteli (LRH), privatizzata, che ha assunto atteggiamenti che pochi ad Abbazia condividono e sostengono. La municipalità abbaziana ha una propria quota nella società pari al 25 + 1 per cento, ma… “È una miniera d’oro da cui la Città di Abbazia non riceve nulla. Dove vanno a finire i dividendi? Se la compagnia funziona bene, perché alla Città non vengono corrisposti i dividendi? È un tema importante di cui si parla poco in questa campagna. Ritengo che il sindaco Kirigin nel suo mandato non abbia fatto nulla per risolvere la questione. Abbiamo avuto una sessione tematica del Consiglio ittadino, dedicata a LRH, ma in quel frangente non abbiamo scoperto nulla sulla gestione dell’azienda. Ci è pervenuto un comunicato da parte della dirigenza, una specie di autopromozione. Il nostro intento è chiedere ai cittadini cosa fare della nostra quota azionaria. Perché non avviare il discorso della ricapitalizzazione di LRH, con investimenti da parte della Città di Abbazia e di altri enti locali per arrivare ad aumentare la quota nella società. Altrimenti, perché non prendere in considerazione l’ipotesi di vendere la quota da cui non si ricava nulla? Queste sono le nostre possibili soluzioni al problema. In ogni caso, non dovrebbe essere la politica a decidere in questo senso, bensì i cittadini attraverso un referendum”.
Una delle risorse di Abbazia, parzialmente esaurite, è il territorio: “I danni che ci sono stati derivano principalmente dal Piano regolatore entrato in vigore ormai vent’anni fa. Purtroppo, non abbiamo la bacchetta magica per cancellare tutto quello che è stato costruito. Ciò che possiamo fare, semmai, è di regolamentare la materia per prevenire altre devastazioni. Attualmente è in corso la stesura del nuovo Piano regolatore con lo scopo di tutelare ulteriormente il territorio. In quest’ottica, è necessario arrestare la vendita di terreni da parte della Città, quelli più grandi, di 1.000 o 2.000 metri quadrati. Sono terreni su cui è possibile costruire. Noi vogliamo impedirne la svendita. Riteniamo – ha aggiunto –, che si possano vendere dei lotti edificabili soltanto per costruirvi delle piccole case individuali per gli abbaziani. Non è una mossa volta solo alla salvaguardia del territorio, ma anche una misura per attirare le persone a vivere qui, per offrire delle possibilità alle giovani famiglie”.
Per concludere, qualche parola la dedichiamo allo sport e alla straordinaria stagione dell’Opatija, capolista nel campionato di calcio di Seconda lega. “Mi auguro che possa rimanere in vetta, naturalmente, ma credo sia più importante ancora creare le condizioni per far funzionare il settore giovanile”, ha concluso Domagoj Tramontana a pochi giorni dall’appuntamento alle urne, previsto per domenica, 18 maggio.

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