«Devastazione di Fiume», protesta in Corso. Filipović: «Legittimo»

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«Devastazione di Fiume», protesta in Corso. Filipović: «Legittimo»
Foto Ivor Hreljanović

In concomitanza con la sessione del Consiglio cittadino, questa mattina, giovedì 27 febbraio si sono riunite davanti al municipio diverse iniziative, senza essersi accordate tra di loro, per protestare. L’iniziativa “Stop alla devastazione della città” era stata annunciata alcuni giorni fa, promossa da imprenditori e cittadini insoddisfatti per la loro situazione dovuta ai lavori che si svolgono in centro. L'”epicentro” del malcontento è in via Matija Gubec dove, dopo mesi di lavori alla rete fognaria nell’ambito dell’Agglomerazione fiumana, è stata avviata la costruzione di un albergo, ostacolando le attività degli esercizi pubblici e condizionando la vita dei residenti.

Paul Šimunović, organizzatore e portavoce dell’iniziativa, non ci è sembrato particolarmente soddisfatto quando ha visto, davanti al municipio, gli striscioni contro i grattacieli a Cantrida e gli attivisti che pochi giorni fa avevano organizzato un comizio di protesta in Belvedere. Il rumore delle trombe a gas da stadio, fischietti e tamburi si sono mischiati tra loro nelle pause tra un intervento e l’altro. Obiettivamente, non c’è stato il bagno di folla auspicato dagli organizzatori, ma in loro soccorso sono intervenuti numerosi consiglieri che hanno lasciato l’aula per qualche decina di minuti. Tranne quelli SDP, c’erano quasi tutti.

“Tutti i nostri consiglieri sono usciti per dare il loro sostegno agli organizzatori – ci ha detto Josip Ostrogović, capogruppo HDZ, presidente della sezione fiumana del partito e deputato al Sabor -, consapevoli delle difficoltà in cui si trovano cittadini e imprenditori. Nei confronti di questi ultimi la Città ha un pessimo rapporto e scarsa considerazione. Saranno costretti a chiudere. Quello che succede in via Matija Gubec è inammissibile”. Già che ci siamo, mancano due mesi e mezzo alle elezioni e l’HDZ, da più di trent’anni principale forza d’opposizione, non ha ancora reso noto il nome del proprio candidato per il posto di sindaco. A che punto siete? “Faremo sapere tutto la prossima settimana e poi, avanti tutta”. Tra stadio, grattacieli, parcheggi, imprenditori in difficoltà e poca accessibilità per le persone con disabilità, l’evento si è un po’ diluito nella confusione generale. Vi hanno partecipato un centinaio di persone.

Ivana Prica Matijaš, SDP, ha chiesto al sindaco quali misure siano state adottate per venire incontro ai problemi degli imprenditori penalizzati dai lavori che si svolgono in centro, con chiaro riferimento a ciò che proprio in quel momento, davanti all’ingresso del municipio, stava succedendo. Metà dei consiglieri era uscita per dare sostegno alla protesta. Ecco la risposta del sindaco: “Protestare è un diritto legittimo, ma in questo caso ci sono chiare connotazioni politiche in quanto l’organizzatore ha la tessera dell’HDZ. Quest’iniziativa la intendo soprattutto in chiave preelettorale. Lo accetto perché fa parte del folclore politico. Agli imprenditori che operano nei locali commerciali di porprietà della Città abbiamo dimezzato gli affitti, ridotto del 30 per cento l’affitto delle bancarelle ai mercati cittadini e abbiamo riconosciuto degli sconti anche agli esercenti in locali di proprietà privata. Sono misure che costano oltre 1,5 milioni di euro”.

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