“Ci scusiamo con i cittadini della zona per i problemi avuti finora, adesso è tutto sotto controllo e in futuro miglioreremo ancora”, è questo quanto affermato da Josip Dedić, direttore dell’Ekoplus, ossia dell’azienda che si occupa del Centro regionale per la gestione dei rifiuti di Marišćina.
La domanda che tutti si pongono, però, è quanto tempo Dedić avrà ancora a disposizione per occuparsi della questione, in quanto sono state chieste le sue dimissioni. Addirittura il presidente della Regione litoraneo-montana, Zlatko Komadina, soltanto poche ore prima della conferenza indetta dall’Ekoplus, ha dichiarato: “Com’è stato nominato, così può venire rimosso dall’incarico, non c’è nessun problema a riguardo”.
Ormai consapevole del rischio che corre, Dedić ha cambiato completamente registro, convocando una conferenza stampa durante la quale ha affermato l’esatto contrario di quanto è andato a dire per mesi, innanzitutto ammettendo i miasmi prodotti dal Centro, che hanno dovuto subire gli abitanti. “Ci siamo trovati in una situazione particolarmente sfortunata, in quanto la rosa dei venti ha portato sempre gli odori verso i centri abitati. Inoltre, durante i mesi di agosto e settembre siamo stati colti da un fenomeno che i meteorologi chiamano inversione atmosferica, il quale ha ulteriormente accentuato il tutto”, ha dichiarato Dedić.
Sfortuna dunque, ma anche un problema di discrepanza della teoria con la pratica. “In nessuna parte del progetto che ci è stato consegnato non si parla degli odori. Eravamo completamente impreparati a gestire questa situazione perché nessuno aveva previsto dei possibili problemi legati alla diffusione dei cattivi odori. Abbiamo portato avanti il Centro perfettamente in linea con quelle che erano le direttive progettuali, ma queste semplicemente non prevedevano neppure il monitoraggio della qualità dell’aria”, ha aggiunto il direttore.
Dedić ha poi elencato tutta una lunga serie di misure messe in atto nelle ultime due settimane, alcune delle quali stanno già avendo il loro effetto e altre che diventeranno operative a breve. Curiosamente, però, l’unica misura che si è guardato dal nominare è proprio quella chiesta dai cittadini. Ossia la raccolta differenziata, in particolare della parte umida, che secondo l’Unità per la gestione della crisi ambientale Marišćina (KESM) è la prima cosa da fare, in quanto il 100 per cento della puzza deriva dalla presenza di umido nell’immondizia. Umido, che anche secondo le direttive europee andrebbe gestito a parte, in delle compostiere che restituirebbero poi il tutto al terreno sotto forma di fertilizzante.
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