E’ crollata stamane una parte del tetto della rampa di lancio dell’ex Silurificio Whitehead, a Fiume. La struttura versa già da decenni in uno stato di totale degrado nonostante il grande valore storico del complesso. Uno degli ultimi testimoni del glorioso passato industriale della città, la rampa di lancio dell’ex Silurificio, rischia di sparire per sempre.
Come ha dichiarato ad aprile di quest’anno lo storico fiumano Miljenko Smokvina, in una conferenza dedicata proprio alla necessità di restaurare la rampa di lancio dell’ex Silurificio, “tutti i Paesi del mondo che si affacciano sul mare possiedono esemplari del siluro fiumano e molti li conservano nei loro musei. Pertanto, il siluro, il giroscopio e altre apparecchiature simili si possono trovare nei musei di Vienna, Venezia, Parigi, Lisbona, Budapest, Monaco di Baviera, Oslo, Londra, Stati Uniti, Danimarca, Svezia, Russia, Spagna, Turchia, Argentina, Polonia, Giappone e Australia. L’Inghilterra è stata una delle prime potenze marittime ad acquistare i siluri fiumani, mentre a Weymouth venne fondata una fabbrica di siluri nella quale la produzione si basava sui progetti fiumani. Gli archivi inglesi custodiscono una vasta documentazione sul siluro”.
Laura Marchig, segretaria dell’associazione “Stato Libero di Fiume” ha dichiarato: “Siamo estremamente tristi perché una parte importante della nostra storia sta scomparendo sotto i nostri occhi. La rampa di lancio fa parte del patrimonio storico-culturale mondiale ed è di valore inestimabile. La struttura sta crollando a pezzi e la Città di Fiume, l’amministrazione portuale e i conservatori non hanno agito. Penso sia giunto il momento che i conservatori inizino a impegnarsi in un lavoro serio, invece di guardare in silenzio la pesante devastazione del nostro patrimonio storico-culturale, come il taglio di un muro romano per la costruzione di un palazzo residenziale, il degrado dell’edificio dell’ex Teatro Fenice o come l’attuale caso della rampa di lancio. Stiamo cercando una risposta immediata da parte del Sindaco e del Dipartimento per la cultura.”
Diversi sono stati gli intellettuali fiumani che negli ultimi decenni hanno cercato di portare avanti varie iniziative di restauro, ma nessuno ci è riuscito finora. Speriamo che la realizzazione del progetto non arrivi troppo tardi.