Corva: «Buon lavoro a chi verrà dopo di me»

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Corva: «Buon lavoro a chi verrà dopo di me»

Marin Corva, presidente uscente del Comitato esecutivo della Comunità degli Italiani di Fiume, ha voluto rivolgersi ai soci della Comunità e a tutti i connazionali del territorio per un saluto di fine mandato e per un ringraziamento per tutto quello che è stato fatto insieme. “Ho raccolto questa sfida poco più di due anni fa in un momento particolarmente difficile, quando c’era molta incertezza sui fondi disponibili e dopo le dimissioni dei due presidenti precedenti. In questo periodo sono riuscito a realizzare tutto il programma elettorale con il quale il mio gruppo si era presentato agli elettori quattro anni fa, alle scorse elezioni, il che mi rende orgoglioso e felice”, ha esordito Corva.

“Il primo compito che il mio Esecutivo aveva era quello di realizzare i progetti ideati dalla gestione precedente, come la Settimana della cultura fiumana che si sarebbe svolse meno di due mesi dopo la mia nomina. Il lavoro più grande, però, è stato disporre tutto affinché i festeggiamenti per il 70º della nostra CI avvenissero in grande stile. Voglio ringraziare Rina Brumini, Flavio Cossetto, Emina Pughel, Elisa Zaina e Ornella Sciucca, che costituivano il Gruppo di lavoro per il 70º. Sono loro che hanno fatto il 90 per cento del lavoro organizzativo e senza il loro contributo la grande festa non sarebbe stata possibile”, ha affermato Corva. “Voglio ringraziare anche gli attivisti e i dirigenti artistici, che sono il cuore pulsante della nostra Comunità e che durante tutto il mio mandato hanno collaborato con costanza ed energia a tutti i progetti proposti, incluso quello del 70º del sodalizio”, ha ribadito l’ex presidente dell’Esecutivo.
Durante questi due anni ci sono state anche delle difficoltà, dei problemi complessi che in alcuni casi sono stati risolti e in altri si sarebbero potuti gestire meglio. “Ci siamo ritrovati a dovere pagare più di 165mila kune di spese per l’acqua, una cifra enorme, costituita in buona parte da interessi di mora e costi processuali. Anche qui voglio ringraziare i soci, che pagando la quota associativa hanno permesso che venisse avviata una raccolta fondi. Hanno contribuito molto anche le sezioni, che hanno raccolto mezzi alle mostre e i membri del Comitato esecutivo, che hanno sempre remato nel verso giusto. Un grazie anche al direttore della ViK, che ci è venuto incontro annullando parte degli interessi. Si sarebbe potuta gestire meglio, invece, la questione della Scuola Modello, che purtroppo è rimasta chiusa dopo anni di attività. Non è nella mia indole puntare il dito contro qualcuno, ma è indubbio che la situazione si sarebbe dovuta gestire diversamente”, ha affermato Corva.
“A chi verrà dopo di me auguro buon lavoro, con la speranza che si riesca a modificare lo Statuto, che lascia molto spazio alle interpretazioni e questo ha causato notevoli problemi nell’ultimo periodo. Quello maggiore è che non definisce bene i compiti e le responsabilità delle due massime cariche della CI. Ciononostante sono convinto di essere riuscito a fare un buon lavoro, soprattutto nel coinvolgere i giovani. Ne sono la prova coloro che si sono candidati e che sono stati eletti come consiglieri della prossima Assemblea”, ha concluso Corva.

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