Vigili urbani a Fiume. Alen Razum: «Con l’ignoranza e l’inciviltà è una guerra impari»

A tutto tondo con Alen Razum, a capo della Direzione delle guardie comunali di Fiume

0
Vigili urbani a Fiume. Alen Razum: «Con l’ignoranza e l’inciviltà è una guerra impari»

È nella natura umana. Conosciamo bene i nostri diritti, un po’ meno i doveri, conosciamo anche le leggi e di più ancora i modi di eluderle e di evitare sanzioni, anche quando siamo palesemente colpevoli. Partendo da queste constatazioni, senza voler generalizzare, incontriamo colui che sta a capo delle guardie comunali di Fiume, un servizio pubblico che ha lo scopo di far rispettare quelle che sono spesso le più elementari regole del vivere civile. C’è poca poesia nel modo in cui iniziamo la conversazione con Alen Razum. Anzi è prosa pura. L’ispirazione arriva quando troviamo sul nostro cammino una specie di campo minato. Se non siamo distratti e procediamo consapevoli del pericolo, abbiamo delle buone chance di non calpestare una cacca di cane. Qualche volta, però, ce ne portiamo un po’ a casa oppure in macchina. Sono quei momenti in cui elenchiamo gli avi dei padroni di cani e quindi invochiamo la figura di colui che dovrebbe difenderci da certe insidie. Come si fa a punire chi non raccoglie le deiezioni canine? Chi può punirli? Quali sono le modalità per sanzionare questo tipo di comportamento poco urbano?

Non sempre i padroni di cani puliscono dietro i loro beniamini

Poteri limitati

Il preambolo diverte Alen Razum, capo della Direzione delle guardie comunali, e ci conferma immediatamente che siamo sulla strada giusta: “Le competenze vengono stabilite dal regolamento sugli animali domestici, assegnate in parte alle guardie comunali e in parte all’Ispettorato veterinario. A noi, tra le altre cose, spetta far rispettare quella che è la regola di pulire dietro di sé. Se si viene colti in flagrante, la multa è di 500 kune. Il problema consiste nel fatto che, per prima cosa, la guardia comunale dev’essere lì nel momento preciso in cui succede. C’è anche un problema più grande. Infatti, per multare un cittadino è indispensabile che questi sia disponibile a esibire un documento d’identità”.

Succede lo stesso che capita in un altro servizio cittadino, quello dei vigili del traffico stradale. In entrambi i casi si tratta di pubblici ufficiali senza armi, con precise competenze, ma senza gli strumenti per far rispettare le leggi. Possono richiedere, ma non esigere, un documento. “Se uno non collabora e non vuole mostrare un documento, la guardia comunale deve chiamare la Polizia. Nella prassi, però, la cosa non è semplice. Fino all’arrivo degli agenti c’è tutto il tempo per andarsene tranquillamente. Ne siamo consapevoli, per cui cerchiamo di indirizzare le nostre attività verso l’educazione, la prevenzione. A Fiume e nel resto della Regione sta aumentando il numero di cani e di animali domestici in generale. Sul territorio fiumano vi sono oggi circa 9.000 cani regolarmente inseriti nell’anagrafe canina, quindi vaccinati e con il microchip. Da qualche anno disponiamo dei lettori per i microchip che consentono alle guardie di controllare se il cane è in regola”, spiega Razum che, però, anche in questo caso sottolinea che è necessaria la collaborazione del padrone… e del cane stesso. Non tutti i padroni sono disposti a permetterlo e non tutti i cani sono disposti a farsi avvicinare.

Uno dei problemi ricorrenti sono i vandali che imbrattano gli edifici

In attesa dell’ecotransizione

La Croazia non è tra le prime della classe in tema di raccolta differenziata dei rifiuti e del loro trattamento. Anche se timidamente, ci sono dei progressi e negli anni a venire dovrebbero essere più evidenti. Le utenze domestiche, gradualmente, vengono provviste dei set di contenitori in cui deporre i rifiuti separatamente. Nel frattempo, qualcosa si ricicla, ma c’è ancora tanta spazzatura generica che finisce tutta in un contenitore. Non solo quella. All’interno del cassonetto finisce di tutto, dal materasso alla vecchia antenna parabolica. “Per sanzionare chi si comporta in questo modo – precisa Razum –, ci si basa sulla Legge sulle trasgressioni, secondo la quale una violazione dev’essere provata. Si può procedere nei casi in cui è testimone la guardia comunale o un pubblico ufficiale. Comunque, è difficile scoprire i colpevoli se non vengono notati, per esempio, a scendere da una macchina. In base al numero di targa si può risalire al responsabile. Se a reagire è un cittadino qualunque, fotografando o filmando delle situazioni, inviandoci poi il materiale, noi possiamo agire contattando i responsabili e mettendoli a conoscenza del fatto che hanno compiuto qualcosa di sbagliato. È già qualcosa”. Va precisato che le nostre foto o i nostri video non possono venire usati come prova. Le leggi sulla privacy tutelano tutti i cittadini, anche quelli che si comportano in modo incivile. “Sono una minoranza, per fortuna, ma ci sono anche quelli che minacciano e offendono. In questi casi si richiede tassativamente l’intervento della Polizia in quanto si tratta di reato. In Italia, per esempio, c’è la Polizia locale che ha ben altri poteri, armi comprese, rispetto alle nostre guardie comunali”, commenta Alen Razum, sottolineando l’importanza dell’informazione. Ci sono cittadini che non sanno che nel corso dell’anno possono richiedere il prelievo gratuito di rifiuti ingombranti, di rami e piante, di detriti di materiale edile e altro.

Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Prevenire è meglio che reprimere

“Con l’organico di cui disponiamo non possiamo essere onnipresenti e, come ho già detto, la nostra missione non è quella di multare a ogni costo. Procediamo gradualmente e, tutto sommato, le cose stanno migliorando”, è il messaggio di Razum, che si dice convinto che questa sia l’unica strada da percorrere. Di fronte a 17 guardie comunali, troviamo circa 140mila cittadini più e meno sensibili, tra cui i proprietari o accompagnatori di 9.000 cani che tutti i giorni hanno bisogno di uscire di casa almeno due volte. La schiacciante superiorità numerica garantisce risultati scarsi se punta a risolvere il problema con le multe. Non ci ritroveremo delle spedizioni punitive con guardie comunali e poliziotti in agguato ad aspettare il momento cruciale, ma se veniamo colti in castagna, riconosciamo le nostre colpe e collaboriamo. Infine, dipende tutto da noi. In fondo, ci sono tanti modi migliori per spendere 500 kune.

Prove d’inciviltà che spesso notiamo in giro per Fiume

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display