«Con Este in allegria». Un ritorno molto atteso

Domani, assieme al gruppo Circolo del sodalizio fiumano, alla Sfilata internazionale di Carnevale in Corso ci saranno anche gli amici italiani

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«Con Este in allegria». Un ritorno molto atteso
Uno dei tanti costumi indossati dal gruppo Circolo. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

È la vigilia dell’evento più atteso dell’anno a Fiume, ovvero il gran finale del Carnevale che quest’anno è giunto alla sua 40ª edizione. Anche se per due anni gli ospiti stranieri che di solito vi partecipavano hanno dovuto fare una pausa, dettata dalla pandemia, domani, finalmente, ritorneranno in Corso per la grande sfilata di Carnevale.

Tra questi anche il gruppo di Este, che tradizionalmente si unisce a quello della Comunità degli Italiani di Fiume. Per scoprire com’è nata quest’amicizia e collaborazione, abbiamo parlato con Valter Pieressa, raggiunto telefonicamente. “Circa 40 anni fa, durante una riunione che si è tenuta a Venezia, il dott. Aldo Antonaz, che conobbi quella volta, ci parlò dell’esistenza della CI a Fiume, cosa a noi sconosciuta fino ad allora. Ci invitò a Fiume e ad accoglierci furono Mario Micheli e Elvia Fabijanić, nonché la compianta Silvana Vlahov che ci propose di partecipare assieme al gruppo Circolo al Carnevale. Fu la prima volta che la CI vi partecipava, era il 1993 e tutto fu coordinato dall’Ente per il turismo di Fiume con a capo Ines Boban Štiglić. Devo dire che Silvana era lo spiritus movens di tutto il gruppo, era lei quella che organizzava e coordinava. Ci siamo innamorati di questa manifestazione e da allora abbiamo partecipato tutti gli anni. L’ultima partecipazione è stata proprio nel 2020, quando Fiume portava il titolo di Capitale europea della Cultura. Il sabato prima della grande sfilata, come tradizione vuole, abbiamo preso parte alla serata in maschera organizzata dalla CI. Ci siamo divertiti tantissimo, senza sapere che lo stesso pomeriggio proprio la nostra cittadina aveva registrato la prima vittima da Covid. Noi eravamo ignari del tutto, però il giorno dopo, quando dovevamo andare al ricevimento dal sindaco prima della sfilata, ci venne detto che non era possibile prendervi parte in quanto provenivamo da un luogo nel quale una persona era deceduta a causa del virus. Per noi fu uno shock, anche perché appena allora avevamo scoperto questo brutto fatto. Comunque sia, fino al 2020 abbiamo sempre partecipato con grande piacere alla sfilata. Dei vari costumi ricordo in particolare quello dell’aquila bicipite, i marinai, dove ero vestito da ufficiale della marina, i pinguini… c’è sempre stata tanta fantasia nel prepararli e ci siamo divertiti ogni volta tantissimo”, ha detto Valter Pieressa.
Quest’anno si aggregheranno al gruppo Circolo 46 partecipanti da Este, dei quali la metà indosserà il costume preparato a Fiume, mentre gli altri fanno parte del Gruppo Tamburi dell’Augusta Contrada di Marendole, il fiore all’occhiello del Palio di Monselice, uno dei nove in provincia di Padova, che sfileranno assieme alla CI. Gli ospiti giungeranno oggi pomeriggio ad Abbazia, dove verranno accolti dalla presidente della CI locale, Sonja Kalafatović e dalla segretaria Norma Tuliak Srbulj. “Abbiamo stretto una bella amicizia con Norma e quindi trascorreremo il pomeriggio nella Perla del Quarnero. Poi in serata ci recheremo alla CI di Fiume per il ballo in maschera e per prepararci alla 40ª sfilata internazionale. Non vediamo l’ora”, ha concluso Pieressa.

Il Gruppo Tamburi dell’Augusta Contrada di Marendole presso la CI nel 2020.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

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